Direste anche, per esempio, ammontari? E, in generale, come comportarsi col plurale dei verbi sostantivati?entrambi ben presenti nei parlari romanzi
Parlari, ammontari, conversari etc.
Moderatore: Cruscanti
Parlari, ammontari, conversari etc.
Colgo questi fior nel grazioso prato di Marco (ma sono un poeta! ):
Be', è raro questo uso.
Per il plurale, mi sembra piú probabile usare una qualche forma sostantivale (o di aggettivo sostantivato) derivata.
Una spiegazione potrebbe essere che generalmente l'infinito sostantivato mantiene l'eco della sua funzione originaria, e pertanto porta con sé piú l'idea di un'azione astratta che quella di un fatto o oggetto specifico, e perciò difficilmente può essere plurale.
Bisognerebbe considerare qualche altro caso...
Per il plurale, mi sembra piú probabile usare una qualche forma sostantivale (o di aggettivo sostantivato) derivata.
Una spiegazione potrebbe essere che generalmente l'infinito sostantivato mantiene l'eco della sua funzione originaria, e pertanto porta con sé piú l'idea di un'azione astratta che quella di un fatto o oggetto specifico, e perciò difficilmente può essere plurale.
Bisognerebbe considerare qualche altro caso...
Gl’infiniti sostantivati diventano declinabili solo quando hanno assunto una certa indipendenza dal verbo e sono registrati come lemmi a parte: i parlari, i mangiari… per ora non me ne vengono in mente altri, ma farò una ricerchina.
Nel caso di ammontare, penso che non si possa usare al plurale, neanche invariato.
Nel caso di ammontare, penso che non si possa usare al plurale, neanche invariato.
GRADIT e persino Gabrielli danno ammontare s.m. inv. (anzi, il GRADIT specifica: solo sing.). Ma non si esclude naturalmente che possa acquisire tale autonomia da diventare declinabile, specie se, come dici, si tecnicizza.
Altri infiniti suscettibili di plurale si trovano nell’insostituibile grammatica di Luca Serianni (XI, § 410): gli averi, gli esseri, i cantari (nel senso di componimento poetico), i dispiaceri, i doveri, i mangiari, i beri, i parlari, i piaceri, i vagabondari. C’è anche una segnalazione della lingua antica, del Boccaccio: gli amorosi baciari e i piacevoli abbracciari.
Altri infiniti suscettibili di plurale si trovano nell’insostituibile grammatica di Luca Serianni (XI, § 410): gli averi, gli esseri, i cantari (nel senso di componimento poetico), i dispiaceri, i doveri, i mangiari, i beri, i parlari, i piaceri, i vagabondari. C’è anche una segnalazione della lingua antica, del Boccaccio: gli amorosi baciari e i piacevoli abbracciari.
Ma c'è una bella differenza fra "invariabile" e "solo singolare", o no? (A me sembra solo singolare e basta.)Marco1971 ha scritto:GRADIT e persino Gabrielli danno ammontare s.m. inv. (anzi, il GRADIT specifica: solo sing.).
Cioè? È per caso registrato in questa accezione specifica?Marco1971 ha scritto:E sinossi è anche GRADITa!
-
- Interventi: 131
- Iscritto in data: ven, 10 giu 2005 11:33
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 1 ospite