Poiché Infarinato ha deciso di aprire le danze, “ballando con i lupi”, allora anch’io (che non intendevo togliere ai fondatori la primazia), mi butto e mi infarino, proponendo quattro spunti di discussione (anche se, per ora, a discutere saremo proprio in quattro!).
1) Preposizioni. Stanno inesorabilmente scomparendo dalla lingua parlata e sempre più spesso capita di sentir dire, anche dai ben parlanti, “ci sentiamo settimana prossima”, “ci vediamo davanti casa tua” eccetera. Si tratta, pure in questo caso, di "normale evoluzione" della lingua italiana, oppure è una “inosservanza condannabile” – citando Aldo Gabrielli – di una regola grammaticale?
2) Fondativo. Ho sentito Massimo D’Alema pronunciare la frase “[…] la bocciatura […] costituirebbe un valore fondativo della democrazia parlamentare europea”. Io avrei detto “fondante”, voi che ne pensate di “fondativo”?
3) Zero e zeri. Dalla traduzione di Francesca Saltarelli del libro di Fernando Savater “Etica per un figlio” (Ed. Laterza), appendice: “Quindi, per il fatto che i calendari passino dall’uno seguito da molti nove al due seguito dagli zero o da due zero e un uno […]”. Io avrei preferito “zeri”, ma sono frequenti i casi in cui “zero” rimane invariabile al plurale. Che ne dite?
4) Dittongo mobile. Sto rileggendo “Come parlare e scrivere meglio”, opera del 1986 curata da Aldo Gabrielli per il Reader’s Digest. Si tratta di un testo ancora attuale, sebbene alcune posizioni rigide con il tempo sono state certamente ammorbidite dall’uso. Trascrivo: «Perché dire, per esempio, suonare, suonatore, suonatina, quando la regola stabilisce che bisogna dire sonare, sonatore, sonatina? Perché dire buonissimo e nuovissimo mentre più correttamente diremo bonissimo e novissimo?» Poco più avanti nel testo, c’è una rassegna di «esempi sconcertanti», ed è divertente leggere, tra le parole definite “sconcertanti”: nuovamente, infuocato, rimuovevo, suonavano, buonissimo eccetera. Possibile che in soli vent’anni la regola ferrea del dittongo mobile, così strenuamente difesa da Gabrielli, sia stata quasi del tutto dimenticata?
Un saluto a tutti!
Max
