I dark patterns sono «elementi dell’interfaccia di un sito progettati per ingannare gli utenti». In altre parole, certi siti, in particolare quelli di commercio elettronico, sono studiati per condizionare gli utenti, per esempio facendo comprare loro merce che non desiderano oppure rendendo difficile la disiscrizione da un servizio.
Sono riuscito a trovare un solo traducente nelle lingue sorelle, proposto dall’Office québécois de la langue française: interface truquée. Si potrebbe dunque tradurre con interfaccia truccata o, piú liberamente, interfaccia ingannevole.
«Dark pattern»
Moderatore: Cruscanti
- Ferdinand Bardamu
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Re: «Dark pattern»
In rete ho trovato anche percorsi ingannevoli , ma interfaccia ingannevole è di gran lunga migliore.Ferdinand Bardamu ha scritto: lun, 27 gen 2020 22:40 Si potrebbe dunque tradurre con interfaccia truccata o, piú liberamente, interfaccia ingannevole.
G.B.
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Re: «Dark pattern»
Svariate sono le rese traduttive: percorsi ingannevoli, interfacce ingannevoli, modelli scuri, modelli oscuri, schemi oscuri.
- marcocurreli
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Re: «Dark pattern»
Contenuti ingannevoli?
Mi pare di capire che sono qualcosa di molto simile alla pubblicità ingannevole.
Mi pare di capire che sono qualcosa di molto simile alla pubblicità ingannevole.
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- Ferdinand Bardamu
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Re: «Dark pattern»
Percorsi o interfacce mi paiono piú adatti, perché non si tratta soltanto di contenuti ma di una struttura predisposta per indirizzare l’utente verso certe scelte (e rendergliene piú difficili altre, per esempio la disiscrizione da un certo servizio).
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