«Noto per» + infinito

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Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

«Noto per» + infinito

Intervento di Marco1971 »

Mi riferisco a quanto scritto qui da Freelancer per illustrare il costrutto in oggetto nella nostra letteratura. Esempi recenti se ne trovano facilmente, ma importava soprattutto vedere le attestazioni letterarie. :)

Lo spavento di que’ visacci e di quelle parolacce, la minaccia d’un signore noto per non minacciare invano, un sistema di quieto vivere, ch’era costato tant’anni di studio e di pazienza, sconcertato in un punto, e un passo dal quale non si poteva veder come uscirne: tutti questi pensieri ronzavano tumultuariamente nel capo basso di don Abbondio. (Manzoni, I promessi sposi, 1840)

Il luogo poi dove aveva loro trovato stanza era Montepiatto, situato sopra Torno, e noto per esservi stato un convento di monache. (Rovani, Cento anni, 1858)

Mi ricordo che una volta mentr’io compiangeva sinceramente mia cugina la quale aveva un marito di fama molto poco invidiabile, noto per passare serate intiere in case dove non s’entra per biascicar paternostri, essa cugina mi sussurrò a mezza voce... (Imbriani, Merope IV, 1867)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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