«Stage» e «tirocinio»
Moderatore: Cruscanti
«Stage» e «tirocinio»
Un articolo senza reale conclusione (ma copioso di «utilizz[are]»: ricorre ben dieci volte).
Una conclusione chiara potrebbe essere: non v’è sostanziale differenza tra i due termini, ed è preferibile avvalersi della parola italiana; chi volesse adoperare il forestierismo, lo pronunci sempre alla francese (se non vuole coprirsi di ridicolo). Per designare la persona abbiamo in italiano il vocabolo tirocinante, sicché appare innecessario il francesismo stagiaire; quanto a stageur, è un’invenzione: questa parola non esiste.
Una conclusione chiara potrebbe essere: non v’è sostanziale differenza tra i due termini, ed è preferibile avvalersi della parola italiana; chi volesse adoperare il forestierismo, lo pronunci sempre alla francese (se non vuole coprirsi di ridicolo). Per designare la persona abbiamo in italiano il vocabolo tirocinante, sicché appare innecessario il francesismo stagiaire; quanto a stageur, è un’invenzione: questa parola non esiste.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «Stage» e «tirocinio»
Incredibile: la rete pullula di stageur.Marco1971 ha scritto: Per designare la persona abbiamo in italiano il vocabolo tirocinante, sicché appare innecessario il francesismo stagiaire; quanto a stageur, è un’invenzione: questa parola non esiste.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
È stata inventata in Italia, perché invece di prendere in prestito la parola esistente stagiaire, si è preferito coniare il fantasmatico stageur.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Ferdinand Bardamu
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Mi chiedo da quale termine italiano possa essere sostituita quest’accezione di stage…La sinonimia tuttavia non è completa, se si considera che stage, ma non tirocinio, può indicare anche un ‘breve corso tenuto da un artista o un maestro ad un gruppo di dilettanti appassionati di una determinata arte: uno stage di mimo’ (F. Palazzi, G. Folena, Dizionario della lingua italiana, Loescher, 1992)
Da tirocinio. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Aggiungo la sottaccezione 4 di tirocinio nel Battaglia:
Formazione culturale ricevuta da una persona.
Ricevei ella e la balia nel mio contubernio e ne presi il tirocinio: l’ho imbuta di varie lettere e lingue dagli incunabuli. (Della Porta)
Ma ben sappiamo che l’estensione semantica, oltreché fossilizzata, è persino proibita...
Formazione culturale ricevuta da una persona.
Ricevei ella e la balia nel mio contubernio e ne presi il tirocinio: l’ho imbuta di varie lettere e lingue dagli incunabuli. (Della Porta)
Ma ben sappiamo che l’estensione semantica, oltreché fossilizzata, è persino proibita...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Per le sue ricerche nel passato, presumo. Nessuno dei donatori sa che non si occupa del presente né del futuro.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Ferdinand Bardamu ha scritto:Mi chiedo da quale termine italiano possa essere sostituita quest’accezione di stage…La sinonimia tuttavia non è completa, se si considera che stage, ma non tirocinio, può indicare anche un ‘breve corso tenuto da un artista o un maestro ad un gruppo di dilettanti appassionati di una determinata arte: uno stage di mimo’ (F. Palazzi, G. Folena, Dizionario della lingua italiana, Loescher, 1992)
Personalmente, ho a volte usato e sentito usare seminario e corso in tale accezione.Marco1971 ha scritto:Da tirocinio.
-Un seminario d'arti marziali. (molto comune)
-Un corso di serigrafia. (può durare sei mesi o anche una sola lezione di poche ore)
Anche io, come Jonathan, penso che seminario sostituisca perfettamente stage in questo caso. Li organizzo per lavoro e personalmente il forestierismo mi infastidisce molto, specilamente quando i corsisti, seminaristi o tirocinanti che dir si voglia, si definisco "stagisti".Ferdinand Bardamu ha scritto:Mi chiedo da quale termine italiano possa essere sostituita quest’accezione di stage…La sinonimia tuttavia non è completa, se si considera che stage, ma non tirocinio, può indicare anche un ‘breve corso tenuto da un artista o un maestro ad un gruppo di dilettanti appassionati di una determinata arte: uno stage di mimo’ (F. Palazzi, G. Folena, Dizionario della lingua italiana, Loescher, 1992)

Non voglio essere capito, voglio essere; capito?
- Ferdinand Bardamu
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- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
A dire il vero, pure io avevo pensato a seminario. Il Treccani in linea (s.v. «seminario») ne dà solo una definizione che s'avvicini alla nostra (3b):
Istituto universitario e corso specialistico di esercitazione per la formazione all’indagine scientifica; più genericam., gruppo di lavoro, anche esterno all’ambiente universitario, diretto da un professore o da un ricercatore, al quale gli studenti partecipano attivamente, intervenendo con relazioni monografiche o prendendo parte a dibattiti o svolgendo a loro volta esercitazioni.
Si tratta, com'è detto, di un termine d'ambito accademico o, comunque, scolastico. Nulla vieta però l'estensione semantica, non cosí ampia, del resto.
Anche l'inglese, almeno stando alla definizione del Cambridge Dictionary sub voce «seminar», ha un'accezione allargata del termine:
an occasion when a teacher or expert and a group of people meet to study and discuss something
[un incontro che riunisce un docente o un esperto e un gruppo di persone per studiare e discutere qualcosa]
Istituto universitario e corso specialistico di esercitazione per la formazione all’indagine scientifica; più genericam., gruppo di lavoro, anche esterno all’ambiente universitario, diretto da un professore o da un ricercatore, al quale gli studenti partecipano attivamente, intervenendo con relazioni monografiche o prendendo parte a dibattiti o svolgendo a loro volta esercitazioni.
Si tratta, com'è detto, di un termine d'ambito accademico o, comunque, scolastico. Nulla vieta però l'estensione semantica, non cosí ampia, del resto.
Anche l'inglese, almeno stando alla definizione del Cambridge Dictionary sub voce «seminar», ha un'accezione allargata del termine:
an occasion when a teacher or expert and a group of people meet to study and discuss something
[un incontro che riunisce un docente o un esperto e un gruppo di persone per studiare e discutere qualcosa]
Re: «Stage» e «tirocinio»
In ambito sportivo, e penso per esempio ai periodici stage delle Nazionali di calcio tanto in voga nell'ultimo decennio (ma naturalmente ogni disciplina di gruppo ne organizza), si può benissimo dire e scrivere [allenamento] collegiale: il collegiale della Nazionale, il collegiale degli Azzurri.
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