Dagli esempi e dai lessemi presenti nel dizionario Battaglia si può desumere che d'altronde (disus. altrónde), del resto, peraltro e sim. possono assumere due funzioni.
Una leggermente, ma a volte anche totalmente, avversativa:
Monti, IV-57: Egli è vero che il Professore di Como mal si comporta... Altronde non è vero che quel professore sia assente dalla sua cattedra.
E. Visconti, Conc., II-114: Già i Greci non si obbligarono mai all’unità di tempo, né a quella di luogo; d’altronde i loro teatri ed i loro soggetti erano differentissimi dai nostri.
Mazzini, 14-85: Fa freddo; e iersera ho acceso il fuoco in camera mia. Le giornate peraltro sono miti, perché un po’ di sole le rende tali.
C. E. Gadda, 7-58: L’Umberto adulto, dedito al piramidone ed agli endecasillabi, ma anche ai settenari d’altronde, non si può separare da quell’immagine, che è il segno luminoso e certissimo dell’inizio della sua storia, della sua vita.
Una congiunzionale per esprimere un'idea affine a quella della frase precedente, con signicato simile a inoltre, tra l'altro, ma anche infatti, in effetti, in realtà:
Negri, 2-945 : È un poeta che non parla della sua poesia. D’altronde, scrive versi solo per sé.
Piovene, 15-9: Vide un uomo di mezza età, alto, con i capelli grigiastri un po’ trascurati, come del resto anche il vestito.
Moretti, I-308: Allora, dico, c’è un po’ di mistero. Come sempre, d’altronde, quando l’arte tiene presso di sé quella specie di suo fratellino minore che è il caso.
Slataper, 1-7: Ma cos’è questo Carso? - chiedeva una persona d’altronde coltissima. - È una montagna o una pianura?
Ecco il principio della voce peraltro nel Battaglia:
Peraltro, avv. Del resto, però, d’altronde, tuttavia, d’altra parte (e ha un valore leggermente avversativo rispetto a ciò che è stato detto in precedenza, correggendone o precisandone il significato o temperando l’assolutezza di un’affermazione; e per tale uso, mette spesso in relazione fra loro due proposizioni, ricoprendo la funzione di cong.