Una questione su cui mi interrogo di questi tempi è come addomesticare la parola
transfobia 'avversione nei confronti dei transessuali', con quel gruppo
-nsf- poco italiano.
La prima soluzione ovvia sarebbe la semplificazione, e quindi
trasfobia (come
trasfigurare,
trasferire,
trasformare, eccetera). Poi però mi dico che qui
trans- non è il prefisso classico, ma sta per
transessuale, come l'
omo- di
omofobia sta per
omosessuale. Allora potrebbe avere senso, invece, qualcosa come
transofobia, con
transòfobo e
transofòbico (tutti termini di cui trovo non poche attestazioni in Rete

). Poi mi viene un dubbio ulteriore: questo
trans non starà —o sarà più politicamente corretto considerare che stia— per l'inglese
transgender, che italianamente diremmo
trasgenere, già con
tras-? So che i termini (
transessuale e
transgender/
trasgenere) sono usati con significati distinti, ma non so quale sia più ampio o più appropriato qui semanticamente.
E ci sono poi da considerare i termini come
transfemminismo,
transmisoginia...
Considerazioni e pareri saranno benvenuti.
