«Far credere che»: congiuntivo o indicativo?
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«Far credere che»: congiuntivo o indicativo?
Buonasera,
nella costruzione causativa "far credere che" il verbo dell'oggettiva dev'essere coniugato al congiuntivo conformemente alla regola generale ("Egli aveva fatto credere alla moglie che la figlia fosse scappata di casa"), giusto?
nella costruzione causativa "far credere che" il verbo dell'oggettiva dev'essere coniugato al congiuntivo conformemente alla regola generale ("Egli aveva fatto credere alla moglie che la figlia fosse scappata di casa"), giusto?
Re: «Far credere che»: congiuntivo o indicativo?
Qui l’elenco dei casi in cui credere ammette l’indicativo, e la risposta alla domanda. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «Far credere che»: congiuntivo o indicativo?
"Far credere" viene a significare "convincere, rendere qualcuno certo di qualcosa". Ricordando che il verbo "credere" ammette sia l'indicativo che il congiuntivo, a seconda della sfumatura semantica: "credo=ipotizzo/suppongo che sia stato lui" o "credo=sono certo che Dio esiste".
Quindi, io propenderei per l'indicativo.
Scusi, Marco, ero in contemporanea.
Quindi, io propenderei per l'indicativo.
Scusi, Marco, ero in contemporanea.
Ultima modifica di DON FERRANTE in data mer, 01 giu 2022 18:05, modificato 2 volte in totale.
Re: «Far credere che»: congiuntivo o indicativo?
Chiedo scusa, qual è la sfumatura semantica (se c'è) che mi fa usare in 1. l'indicativo e in 2. il congiuntivo? Grazie.
1. Gli aveva fatto credere che gli asini volano.
2. Gli aveva fatto credere che la terra fosse piatta.
1. Gli aveva fatto credere che gli asini volano.
2. Gli aveva fatto credere che la terra fosse piatta.
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Re: «Far credere che»: congiuntivo o indicativo?
L’indicativo è anche comune dopo predicati complessi del tipo dar a credere, far credere, tanto piú se in tal modo viene resa l’intenzione del soggetto di convincere qualcuno della (presunta) fattualità della frase dipendente:
(80 a.) Lo faceva per dare a credere che con me aveva confidenza.
(80 b.) Tu volevi farmi credere che era stato tuo figlio, non tu a telefonarmi. (GGIC, vol. II, VIII.3.1.1.1.3., p. 435)
Userei l’indicativo anche nel secondo esempio: Gli aveva fatto credere che la Terra è / era piatta.
(80 a.) Lo faceva per dare a credere che con me aveva confidenza.
(80 b.) Tu volevi farmi credere che era stato tuo figlio, non tu a telefonarmi. (GGIC, vol. II, VIII.3.1.1.1.3., p. 435)
Userei l’indicativo anche nel secondo esempio: Gli aveva fatto credere che la Terra è / era piatta.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: «Far credere che»: congiuntivo o indicativo?
Che la Terra è piatta, non mi riuscirebbe di scriverlo neppure dopo "I terrapiattisti dicono"!. Personale idiosincrasia.
- Grazie per non avermi rimarcato la sbadataggine della Terra minuscola.
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Re: «Far credere che»: congiuntivo o indicativo?
Sono pienamente d'accordo con Marco. Il messaggio che trapela nel causativo analitico "far credere" è quello di convinzione indotta.
Non è un atto di opposizione verso di lei, Lorenzos.
C'è però una sfumatura soggettiva, psicologica diversa nei due esempi da lei riportati: il primo ha una principale al passato cui segue una subordinata con un presente acronico.
Il secondo è tutto rivolto al passato, volutamente non acronico.
Non è un atto di opposizione verso di lei, Lorenzos.

C'è però una sfumatura soggettiva, psicologica diversa nei due esempi da lei riportati: il primo ha una principale al passato cui segue una subordinata con un presente acronico.
Il secondo è tutto rivolto al passato, volutamente non acronico.
Re: «Far credere che»: congiuntivo o indicativo?
In realtà intendevo riallaccciarmi all'esempio iniziale. ma se dico "Gli aveva fatto credere che la terra sia piatta" abbiamo due presenti acronici, mi pare.DON FERRANTE ha scritto: dom, 18 ott 2020 19:35 Il secondo è tutto rivolto al passato, volutamente non acronico.
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Re: «Far credere che»: congiuntivo o indicativo?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «Far credere che»: congiuntivo o indicativo?
Certo, Lorenzos. Ovviamente, come pure il Serianni scrive, l'indicativo è "comune anche...", che non significa obbligatorio. Se sposto il centro psicologico, di gravità, dall'oggetto (inteso come dato obiettivo) al soggetto, cambierà sempre la prospettiva. La forza della lessicalizzazione (=influsso del senso del verbo reggente su quello della subordinata) è attiva in tanti casi; sicuramente meno in un causativo come "far credere" o " dare ad intendere" e simili.
Lei direbbe più serenamente:
"Credo che la Terra sia piatta"
o
"Gli ho fatto credere che la Terra sia piatta"?
O, viceversa, in quale delle due userebbe meglio l'indicativo?
Il primo significa "suppongo, ipotizzo" e perciò seleziono il congiuntivo.
Il secondo significa "l'ho persuaso e ora lui ha assunto la seguente convinzione: la Terra è piatta".
Lei direbbe più serenamente:
"Credo che la Terra sia piatta"
o
"Gli ho fatto credere che la Terra sia piatta"?
O, viceversa, in quale delle due userebbe meglio l'indicativo?
Il primo significa "suppongo, ipotizzo" e perciò seleziono il congiuntivo.
Il secondo significa "l'ho persuaso e ora lui ha assunto la seguente convinzione: la Terra è piatta".
Ultima modifica di DON FERRANTE in data ven, 13 nov 2020 13:28, modificato 2 volte in totale.
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Re: «Far credere che»: congiuntivo o indicativo?
Mi viene in mente un detto, che ho sempre sentito solo con l'indicativo:
"Far credere che Cristo è morto dal freddo".
"Far credere che Cristo è morto dal freddo".
Re: «Far credere che»: congiuntivo o indicativo?
Mi permetta di farle notare che questo non lo scrive Serianni, lo scrive la GGIC, abbreviazione della Grande Grammatica Italiana di Consultazione. Solo per attenerci ai fatti.DON FERRANTE ha scritto: dom, 18 ott 2020 22:40 Ovviamente, come pure il Serianni scrive, l'indicativo è "comune anche..."
E, per favore, la Terra quando si parla del pianeta nelle sue caratteristiche di corpo celeste (cosí come la Luna).
E c’è del vero in molti detti.valerio_vanni ha scritto: dom, 18 ott 2020 23:28 Mi viene in mente un detto, che ho sempre sentito solo con l'indicativo:
"Far credere che Cristo è morto dal freddo".

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «Far credere che»: congiuntivo o indicativo?
Ha ragione, Marco. Del resto, era da lei stato citato qua sopra. Ero mentalmente e contemporaneamente sull'altro filone, ove si era citato Serianni.
Terra/terra pura distrazione. Me ne scuso.

Terra/terra pura distrazione. Me ne scuso.
Ultima modifica di DON FERRANTE in data mar, 29 mar 2022 1:07, modificato 1 volta in totale.
Re: «Far credere che»: congiuntivo o indicativo?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: «Far credere che»: congiuntivo o indicativo?
Mi prendo serenamente la bacchettata e prometto che non lo farò più, spero. Ho fatto copincolla e ho riprodotto l'errore, avendo la mente tutta presa dall'acronico. Forse sarebbe stato opportuno correggere l'intervento originale, da parte mia (ma non volevo celare l'onta) o intervenendo d'autorità.
Venendo a noi, mi sembra che non sempre regga la distinzione tra "suppongo, ipotizzo" (congiuntivo) e "sono convinto" (indicativo). In:
"Gli ha fatto credere che Gesù Cristo si salvò dalla croce e sia morto in India."
abbiamo i due modi verbali ma, direi, lo stesso grado di certezza/ipotesi.
Venendo a noi, mi sembra che non sempre regga la distinzione tra "suppongo, ipotizzo" (congiuntivo) e "sono convinto" (indicativo). In:
"Gli ha fatto credere che Gesù Cristo si salvò dalla croce e sia morto in India."
abbiamo i due modi verbali ma, direi, lo stesso grado di certezza/ipotesi.
dove si trova tutto e il contrario di tutto.
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