Il collegio dei probiviri, che dovrebbe intervenire qualora sorgessero diatribe fra i soci o fra i soci e l'associzione stessa, come è meglio definirlo nel caso siano tutte femmine?
Da un lato trasformarlo in probaefoemine mi sembra inopportuno e un po' equivoco (trad. "buonedonne"?...), dall'altro il fatto di essere un "proboviro" mi crea qualche scompenso psico-grammaticale...
