«Mai piú» ~ «maipiú»
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«Mai piú» ~ «maipiú»
- Mai più Franco laverà i piatti, ne ha rotti già troppi!
- Maipiù Franco si mette a lavare i piatti, pigro com'è!
Esiste maipiù col significato di figuriamoci se?
Grazie.
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- Ferdinand Bardamu
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Re: «Mai piú» ~ «maipiú»
È un’espressione che mi è molto familiare, perché l’uso frequentemente in dialetto (veneto). Qualche altro esempio, tratto dalla Grammatica del dialetto veronese di Filippo Bonfanti (Sommacampagna: «Cierre Edizioni», 2013, p. 135): «Mai piú te ghe lo disi in facia!», cioè «Non vorrai dirglielo in faccia!», «Mai piú el pensava de catarsela lí!», ossia «Non avrebbe mai pensato di trovarsela lí».
- Millermann
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Re: «Mai piú» ~ «maipiú»
Dalle mie parti non si usa. La seconda frase di Lorenzos non avrebbe il significato che lui intende: potrei interpretarla, sforzandomi, come la costatazione che quel pigrone, dopo aver lavato i piatti una volta, non ha alcuna intenzione di riprovarci! 
In ogni caso, visto che la domanda verte anche sulla grafematica, non credo che oggi si possa usare la forma univerbata, anche nel caso dell'espressione dialettale/regionale (o, almeno, i dizionari moderni non la riportano).
Tale possibilità veniva appena accennata nei vocabolari ottocenteschi, come quello della Crusca o del Fanfani, che però per il significato rimandavano comunque alle singole voci.

In ogni caso, visto che la domanda verte anche sulla grafematica, non credo che oggi si possa usare la forma univerbata, anche nel caso dell'espressione dialettale/regionale (o, almeno, i dizionari moderni non la riportano).
Tale possibilità veniva appena accennata nei vocabolari ottocenteschi, come quello della Crusca o del Fanfani, che però per il significato rimandavano comunque alle singole voci.

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Re: «Mai piú» ~ «maipiú»
Grazie.
(o, almeno, io non la vedo)
In realtà, pensavo fosse un toscanismo ma nei dizionari del vernaholo che ho potuto consultare non l'ho trovato.Ferdinand Bardamu ha scritto: lun, 30 nov 2020 19:21 È un’espressione che mi è molto familiare, perché l’uso frequentemente in dialetto (veneto).
Già, solo che poi la singola voce non c'è.Millermann ha scritto: lun, 30 nov 2020 21:07 Tale possibilità veniva appena accennata nei vocabolari ottocenteschi, come quello della Crusca o del Fanfani, che però per il significato rimandavano comunque alle singole voci.

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Re: «Mai piú» ~ «maipiú»
Anche per me è un'espressione totalmente sconosciuta.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Re: «Mai piú» ~ «maipiú»



Oh! mai più senti' dire che le monache si pigliassero per moglie. (Lorenzino de' Medici)
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Re: «Mai piú» ~ «maipiú»
Per l’uso antico, ecco la trattazione del Tommaseo-Bellini (alla voce mai):
15. † Unito a Più, vale Una volta, Finalmente, Alla fine. Tac. Dav. Ann. 4. 28. (Mt.) Rimettesserlo nel suo esiglio lontano da modi tali, seguisse mai più il supplizio di cotal mostro. Malm. 12. 48. Di’ mai più sì, e daccela in favore. E 5. 19. Sicchè riguarda ben s’altro ci manca, E distendi mai più questa scrittura. E Min. Annot. ivi: Mai più, oramai, cioè finiscila una volta. È termine dimostrativo d’una certa impazienza, e si dice Oh mai più; ed è il latino Tandem aliquando, e si confà con l’imperativo Oh mai più finitela.
Per l’uso moderno nel senso descritto sopra, credo che si tratti di un regionalismo.
15. † Unito a Più, vale Una volta, Finalmente, Alla fine. Tac. Dav. Ann. 4. 28. (Mt.) Rimettesserlo nel suo esiglio lontano da modi tali, seguisse mai più il supplizio di cotal mostro. Malm. 12. 48. Di’ mai più sì, e daccela in favore. E 5. 19. Sicchè riguarda ben s’altro ci manca, E distendi mai più questa scrittura. E Min. Annot. ivi: Mai più, oramai, cioè finiscila una volta. È termine dimostrativo d’una certa impazienza, e si dice Oh mai più; ed è il latino Tandem aliquando, e si confà con l’imperativo Oh mai più finitela.
Per l’uso moderno nel senso descritto sopra, credo che si tratti di un regionalismo.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: «Mai piú» ~ «maipiú»
Quando ho detto che si trattava di un'espressione sconosciuta, mi riferivo ovviamente a codesto esempio di lingua viva e contemporanea. Se poi mi vengono portati esempi d'autori di qualche secolo fa, si cambiano le carte in tavola: l'italiano si scrive e si parla da molti secoli. Quell'espressione fu probabilmente usata in passato, come ha ben dimostrato il professor Marco, ma al giorno d'oggi è un regionalismo e come tale può essere sconosciuto a molti locutori di altre parti d'Italia.lorenzos ha scritto: lun, 30 nov 2020 18:57 - Mai più Franco laverà i piatti, ne ha rotti già troppi!
- Maipiù Franco si mette a lavare i piatti, pigro com'è!
Esiste maipiù col significato di figuriamoci se?
Grazie.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Re: «Mai piú» ~ «maipiú»
Scusi Olaszinho, la citazione non l'ho riportata per contestare che si tratti di un'espressione sconosciuta ma solo come esempio di un uso che, a quanto sembra, non è diffuso quanto credevo.
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- Ferdinand Bardamu
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Re: «Mai piú» ~ «maipiú»
Vorrei sottolineare anche il fatto che il mai piú dei primi esempi di Lorenzos e quello dell’italiano tradizionale e letterario hanno un significato notevolmente diverso. Inoltre, il mai piú nell’esempio tratto da un’opera del Lorenzaccio sembra null’altro che una forma rafforzata di mai. Il primo mai piú è chiaramente connotato diatopicamente.
Re: «Mai piú» ~ «maipiú»
Ferdinand Bardamu ha scritto: gio, 03 dic 2020 9:59 Il primo mai piú è chiaramente connotato diatopicamente.

Poi, volevo chiedere: regionalismo veneto, toscano...?
Grazie.
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- Ferdinand Bardamu
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Re: «Mai piú» ~ «maipiú»
A mio parere, limitatamente alla mia esperienza di dialettofono, direi veneto. Ma non conosco la realtà dialettale toscana.
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