«C’è morto e morto»
Moderatore: Cruscanti
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«C’è morto e morto»
Gent.mi,
Esiste una parola per designare la morte di una persona cara, che ci ha addolorato morendo? L' espressione "è morto" può essere riferita ad un nostro affetto così come ad un individuo sconosciuto. Possiamo distinguere con un solo termine le conseguenze sentimentali del morire?
Se leggo o sento dire "due morti" non capisco se la loro morte abbia addolorato qualcuno.
Spero di essermi riuscito a spiegare, grazie.
Esiste una parola per designare la morte di una persona cara, che ci ha addolorato morendo? L' espressione "è morto" può essere riferita ad un nostro affetto così come ad un individuo sconosciuto. Possiamo distinguere con un solo termine le conseguenze sentimentali del morire?
Se leggo o sento dire "due morti" non capisco se la loro morte abbia addolorato qualcuno.
Spero di essermi riuscito a spiegare, grazie.
Ultima modifica di AndreaD'Emilio in data sab, 05 dic 2020 23:56, modificato 1 volta in totale.
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Re: «C’è morto e morto»
Ci ha lasciato, si è spento, è venuto a mancare (all'affetto...), se n'è andato. Tra le varie modalità d'espressione.
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Re: «C’è morto e morto»
Gent.mo Don Ferrante,
Ho tentato di articolare meglio la domanda. Cerco una singola parola, non una locuzione. Un sinonimo di "morto", "defunto" che faccia capire subito che la persona perita è pianta da qualcuno, ha suscitato lutto. Nell'espressione " ci sono stati tre morti" la parola "morti" non mi fa capire questo aspetto sentimentale.
Ho tentato di articolare meglio la domanda. Cerco una singola parola, non una locuzione. Un sinonimo di "morto", "defunto" che faccia capire subito che la persona perita è pianta da qualcuno, ha suscitato lutto. Nell'espressione " ci sono stati tre morti" la parola "morti" non mi fa capire questo aspetto sentimentale.
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Re: «C’è morto e morto»
L'avevo capita, caro Andrea. Sinceramente, come participî sostantivati, può usare estinto, defunto, scomparso, deceduto, trapassato. Altrimenti, pena la stringatezza, dovrebbe ricorrere a qualche perifrasi, sintagma o attribuzione connotativa.
Re: «C’è morto e morto»
Compianto (accezione 2). Ma si usa come aggettivo: la nostra compianta sorella, ecc. Non esiste un sostantivo equivalente.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «C’è morto e morto»
Non si potrebbe usare come aggettivo sostantivato?
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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- marcocurreli
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Re: «C’è morto e morto»
C'è anche "buonanima".
Un esempio concreto in cui servirebbe sostituire "morto" (al di fuori della locuzione "è morto")?
Un esempio concreto in cui servirebbe sostituire "morto" (al di fuori della locuzione "è morto")?
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Re: «C’è morto e morto»
Il problema, caro Fausto, è che il compianto è largamente adoperato nel significato di lamento, dolore, cordoglio.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «C’è morto e morto»
Credo si possa correttamente dire - gentile Marco - che «ieri è venuto a mancare Pinco Panco. Il compianto sarà tumulato nella cappella di famiglia».
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Re: «C’è morto e morto»
Sicuramente. Io mi riferivo all’uso, avendo fatto una ricerca e non avendo trovato alcun esempio dell’aggettivo sostantivato. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: «C’è morto e morto»
Cercando al singolare qualcosa si trova:
Il compianto sarà ricordato con rito funebre e accolto nella Casa del Signore
Il compianto sarà ricordato anche per un interessante passaggio televisivo
il compianto verrà ricordato dalle parole dei Colleghi a Lui più vicini
Il compianto verrà sempre ricordato: è stato il fondatore, nonché il primo presidente
Il compianto sarà ricordato con rito funebre e accolto nella Casa del Signore
Il compianto sarà ricordato anche per un interessante passaggio televisivo
il compianto verrà ricordato dalle parole dei Colleghi a Lui più vicini
Il compianto verrà sempre ricordato: è stato il fondatore, nonché il primo presidente
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
Re: «C’è morto e morto»
Le occorrenze da lei riportate sostengono l’uso sostantivato di compianto, il che mi rallegra. Tuttavia, sembra che ricorrano in formule semicristallizzate nel contesto particolare del rito funebre e del ricordo. Bisognerebbe estendere la ricerca a casi in cui compare anche al plurale e non necessariamente in quel contesto per sancirne l’uso generalizzato.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Freelancer
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Re: «C’è morto e morto»
Quello che vorrei capire meglio è in quale contesto reale si potrebbe leggere o sentire quanto sopra. Se per esempio leggo su un cartellone "due compianti" (presupponendo che sia diffuso nell'uso) anziché "due morti", ricevo forse più informazioni senza sapere cosa è successo, quando e così via?AndreaD'Emilio ha scritto: sab, 05 dic 2020 23:50 Se leggo o sento dire "due morti" non capisco se la loro morte abbia addolorato qualcuno.
Qualcuno può escogitare una frase compiuta in cui compianti sostantivato - e non nell'ambito del rito funebre e del ricordo, come benissimo dice Marco - fornisca più informazioni rispetto a morti senza che esista ulteriore contesto?
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Re: «C’è morto e morto»
Ci provo. I due compianti, periti nell'incidente, avevano un ruolo importante nella formazione del personale.Freelancer ha scritto: mar, 08 dic 2020 15:01 Qualcuno può escogitare una frase compiuta in cui compianti sostantivato - e non nell'ambito del rito funebre e del ricordo, come benissimo dice Marco - fornisca più informazioni rispetto a morti senza che esista ulteriore contesto?
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Re: «C’è morto e morto»
È indubbio che compianto o buonanima sono connotati affettivamente. Più rifinito il primo, più colloquiale il secondo.
Non credo ci sia bisogno di contestualizzare tanto per farne trapelare il senso.
Se scrivo in un articolo di cronaca i morti sono tre, riporto un nudo e crudo dato di fatto, da una soggettiva indifferente, neutra: questo il dato storico e... arrivederci.
Se scrivo i compianti sono tre, riporto una partecipazione affettiva dei familiari e/o pure dello scrivente insieme a loro.
Non credo ci sia bisogno di contestualizzare tanto per farne trapelare il senso.
Se scrivo in un articolo di cronaca i morti sono tre, riporto un nudo e crudo dato di fatto, da una soggettiva indifferente, neutra: questo il dato storico e... arrivederci.
Se scrivo i compianti sono tre, riporto una partecipazione affettiva dei familiari e/o pure dello scrivente insieme a loro.
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