«Accettare che» + indicativo o congiuntivo?
Moderatore: Cruscanti
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«Accettare che» + indicativo o congiuntivo?
Buonasera,
in https://accademiadellacrusca.it/it/cons ... (ma%20all' il verbo accettare è annoverato tra quelli che reggono il congiuntivo, ma il Garzanti riporta un esempio, relativo all'accezione analoga a quella di riconoscere, coniugato all'indicativo (accettai che la mia preparazione era insufficiente); peraltro, la medesima Accademia e altre lessicografie digitali adducono esempi esclusivamente in forma negativa.
È possibile affermare che, con il significato di riconoscere, il verbo in oggetto può essere legittimamente flesso all'indicativo in un registro sostenuto?
in https://accademiadellacrusca.it/it/cons ... (ma%20all' il verbo accettare è annoverato tra quelli che reggono il congiuntivo, ma il Garzanti riporta un esempio, relativo all'accezione analoga a quella di riconoscere, coniugato all'indicativo (accettai che la mia preparazione era insufficiente); peraltro, la medesima Accademia e altre lessicografie digitali adducono esempi esclusivamente in forma negativa.
È possibile affermare che, con il significato di riconoscere, il verbo in oggetto può essere legittimamente flesso all'indicativo in un registro sostenuto?
Re: «Accettare che» + indicativo o congiuntivo?
Certo che se accettare viene effettivamente adoperato nel senso di ammettere, riconoscere si giustifica l’indicativo. Tale accezione, tuttavia, non è presente né nel Battaglia, né nel Treccani, né nelle versioni anteriori al Duemila di Garzanti, Zingarelli, Devoto-Oli, ecc. Si tratterebbe quindi di un’estensione semantica piuttosto recente, o, forse, di una falsa accezione, perché non vedo che differenza ci sia tra accettare i propri limiti e accettare la partenza di qualcuno, la situazione, la realtà...
In ogni caso, io, nella frase del Garzanti, userei ammettere/riconoscere: ammisi/riconobbi che la mia preparazione era insufficiente.
In ogni caso, io, nella frase del Garzanti, userei ammettere/riconoscere: ammisi/riconobbi che la mia preparazione era insufficiente.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «Accettare che» + indicativo o congiuntivo?
La ringrazio, sig. Marco.
Lei, in enunciati quali Fa fatica ad accettare che il figlio [essere] omosessuale/che l'attività sessuale delle donne [dover] essere libera, quale modo adopererebbe?
Lei, in enunciati quali Fa fatica ad accettare che il figlio [essere] omosessuale/che l'attività sessuale delle donne [dover] essere libera, quale modo adopererebbe?
Re: «Accettare che» + indicativo o congiuntivo?
Congiuntivo, senz’ombra di dubbio, come conferma Luciano Satta nel suo libro Ma che modo. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «Accettare che» + indicativo o congiuntivo?
Peraltro, sotto la voce ammettere, il Garzanti e il De Mauro allegano esempi all'indicativo là dove il verbo assume il significato di riconoscere (ammetto che hai ragione, ammetto che sei stato molto abile), mentre il Treccani e il Sabatini Coletti nel medesimo contesto semantico impiegano il congiuntivo (ammetto che sia così, ammetto che il compito sia difficile).
Re: «Accettare che» + indicativo o congiuntivo?
Credo che sia buona norma attenersi a questa distinzione: ammettere = riconoscere + indicativo; ammettere = supporre + congiuntivo:
(1) Ammetto che non è facile.
(2) Ammettiamo che sia innocente...
(1) Ammetto che non è facile.
(2) Ammettiamo che sia innocente...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «Accettare che» + indicativo o congiuntivo?
Nel mio Treccani l'accezione ammettere la leggo.
Re: «Accettare che» + indicativo o congiuntivo?
Che cosa intende dire? Ecco un’ennesima prova della sua oscurità. Il suo Treccani... e lei legge un’accezione del Treccani da lei compilato? O legge la versione nota a tutti? Nella quale è presente un errore.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «Accettare che» + indicativo o congiuntivo?
Nell'edizione che ho qua accanto a me. Sotto accettare trovo anche l'accezione ammettere. Non capisco ove sia tutta quest'oscurità. Lei sopra ha scritto che tale accezione non è riportata. E volevo solo riportare che è... riportata.
Poi, se estensione recente o accezione forzata, non mi pronuncio.
Poi, se estensione recente o accezione forzata, non mi pronuncio.
Re: «Accettare che» + indicativo o congiuntivo?
Non siamo proprio nell’accezione di riconoscere, secondo questa definizione del Treccani riportata sotto accettare:
«sopportare o sottomettervisi [a quanto viene offerto o proposto] con rassegnazione; ammettere: non si accettano altre iscrizioni; non accetto che si comporti in tal modo.»
Infatti, non si potrebbe dire, nello stesso senso, Non riconosco che si comporti in tal modo.
«sopportare o sottomettervisi [a quanto viene offerto o proposto] con rassegnazione; ammettere: non si accettano altre iscrizioni; non accetto che si comporti in tal modo.»
Infatti, non si potrebbe dire, nello stesso senso, Non riconosco che si comporti in tal modo.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «Accettare che» + indicativo o congiuntivo?
Su questo son d'accordo con lei. Non è certo il riconoscere o ammettere davanti al tribunale della propria coscienza (con l'indicativo).
Ma con ammettere nel senso di permettere, concedere, acconsentire (col congiuntivo) è abbastanza affine.
Ma con ammettere nel senso di permettere, concedere, acconsentire (col congiuntivo) è abbastanza affine.
Ultima modifica di DON FERRANTE in data gio, 28 gen 2021 1:07, modificato 3 volte in totale.
Re: «Accettare che» + indicativo o congiuntivo?
La questione era risolta e verteva sull’uso dell’indicativo con accettare. Ha qualche cosa da aggiungere, che non sia già stato detto, al riguardo?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «Accettare che» + indicativo o congiuntivo?
Nient'altro.
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