«Sembra (che) sia» ~ «Sembra essere»
Moderatore: Cruscanti
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«Sembra (che) sia» ~ «Sembra essere»
Salve, secondo voi le frasi seguenti sono equivalenti a livello semantico?
“sua moglie sembra (che) sia molto bella”
“sua moglie sembra essere molto bella”
Saluti a tutti!
“sua moglie sembra (che) sia molto bella”
“sua moglie sembra essere molto bella”
Saluti a tutti!
- Ferdinand Bardamu
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Non c’è alcuna differenza di significato. Verbi come parere, sembrare e risultare ammettono, per la costruzione del complemento predicativo del soggetto, una proposizione completiva infinitiva o di modo finito:
- I cugini sembravano (o sembrava che fossero) essere tormentati da un oscuro male ~ I cugini sembravano tormentati da un oscuro male
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Re:
Mi scusi, vorrei un secondo esprimere un dubbio. I verbi come "sembrare", "parere" in italiano dovrebbero avere due costruzioni. Quella con il complemento predicativo del soggetto, come "Tu non sembri una cattiva persona", e quella impersonale, come "Mi pare che tu stia sbagliando". La costruzione personale, invece, dovrebbe essere corretta solo in latino con il verbo "videor" o sbaglio? Dire "Tu sembri capire le cose" o "Clara non pare agire bene" dovrebbe essere sbagliato in italiano. Questo è un mio dubbio: non sono affatto sicuro.Ferdinand Bardamu ha scritto: mer, 27 feb 2019 18:55 Non c’è alcuna differenza di significato. Verbi come parere, sembrare e risultare ammettono, per la costruzione del complemento predicativo del soggetto, una proposizione completiva infinitiva o di modo finito:(Esempio tratto dalla Grande Grammatica Italiana di Consultazione, Bologna: «Il Mulino», 2001, vol. II. I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione, § III.2.1.1.)
- I cugini sembravano (o sembrava che fossero) essere tormentati da un oscuro male ~ I cugini sembravano tormentati da un oscuro male

Re: «Sembra (che) sia» ~ «Sembra essere»
Tra i miliardi di attestazioni del costrutto sembrare/parere/ecc. + infinito, eccone solo alcune, qui con sembrare.
Quand’ecco ad un tratto io sentiva, o pareami, pronunziato il mio nome da qualcuno, che sembrava contrastare con un altro alla porta del chiuso palco. (Alfieri, Vita, 1803)
Il buon senso, che spesso è sembrato scomparire, non ha mai abbandonata del tutto la natura; qualche uomo grande ha fiorito in ogni secolo. (Leopardi, Saggio sopra gli errori popolari degli antichi, 1815)
Lo tenne per altro in sé; perché, di tanti visi, non ce n’era uno che sembrasse dire: fratello, se fallo, correggimi che l’avrò caro. (Manzoni, I promessi sposi, 1840)
E di tali anime molte s’ascondono sotto la ruvida scorza de’ nostri coloni, ne’ quali sembra trapassare per eredità e viver continuo lo spirito di qualche remoto bisnonno... (Nievo, Novelliere campagnolo, 1856)
Tratto tratto un lampeggiare vivo e frequente sembrava squarciare quel cielo di nebbia, e svelarne uno di fuoco e d’oro all’altezza della catena degli Appennini. (Verga, I carbonari della montagna, 1862)
E Andrea Sperelli continuava a tentarla, sempre in tono di scherzo o di preghiera, unendo alla seduzione della sua voce uno sguardo continuo, sottile, penetrante, quello sguardo indefinibile che sembrava svestire le donne, vederle ignude a traverso le vesti, toccarle su la pelle viva. (D’Annunzio, Il piacere, 1889)
Sul tavolino da notte, però, la boccetta dell’acqua, di cristallo verde dorato, panciuta, incappellata del suo lungo bicchiere capovolto, pigliando di tra gli scuri accostati della finestra dirimpetto un filo di luce, sembra ridere di tutto quello sgomento diffuso nella camera. (Pirandello, Candelora, 1928)
Quand’ecco ad un tratto io sentiva, o pareami, pronunziato il mio nome da qualcuno, che sembrava contrastare con un altro alla porta del chiuso palco. (Alfieri, Vita, 1803)
Il buon senso, che spesso è sembrato scomparire, non ha mai abbandonata del tutto la natura; qualche uomo grande ha fiorito in ogni secolo. (Leopardi, Saggio sopra gli errori popolari degli antichi, 1815)
Lo tenne per altro in sé; perché, di tanti visi, non ce n’era uno che sembrasse dire: fratello, se fallo, correggimi che l’avrò caro. (Manzoni, I promessi sposi, 1840)
E di tali anime molte s’ascondono sotto la ruvida scorza de’ nostri coloni, ne’ quali sembra trapassare per eredità e viver continuo lo spirito di qualche remoto bisnonno... (Nievo, Novelliere campagnolo, 1856)
Tratto tratto un lampeggiare vivo e frequente sembrava squarciare quel cielo di nebbia, e svelarne uno di fuoco e d’oro all’altezza della catena degli Appennini. (Verga, I carbonari della montagna, 1862)
E Andrea Sperelli continuava a tentarla, sempre in tono di scherzo o di preghiera, unendo alla seduzione della sua voce uno sguardo continuo, sottile, penetrante, quello sguardo indefinibile che sembrava svestire le donne, vederle ignude a traverso le vesti, toccarle su la pelle viva. (D’Annunzio, Il piacere, 1889)
Sul tavolino da notte, però, la boccetta dell’acqua, di cristallo verde dorato, panciuta, incappellata del suo lungo bicchiere capovolto, pigliando di tra gli scuri accostati della finestra dirimpetto un filo di luce, sembra ridere di tutto quello sgomento diffuso nella camera. (Pirandello, Candelora, 1928)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «Sembra (che) sia» ~ «Sembra essere»
Ok, grazie mille. Dicevo quello perché nei libri di latino sconsigliano di utilizzare la costruzione personale coll'infinito. Grazie mille.
Re: «Sembra (che) sia» ~ «Sembra essere»
Si fidi dei libri di latino per quanto riguarda il latino; per l’italiano, si fidi della grammatica di Serianni e della tradizione letteraria. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «Sembra (che) sia» ~ «Sembra essere»
Va bene, grazie per il consiglio. 

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