Buonasera,
in rete i pareri sulla connotazione (positiva o negativa) di pervicacia sono discordi.
Dal raffronto testuale con l'analogo pertinacia sembra che l'accezione positiva debba attribuirsi di preferenza a quest'ultimo sostantivo (in tal senso, espressamente il Treccani e il Sabatini Coletti); tuttavia, nella terminologia religiosa è la pertinacia (e non la pervicacia) a designare l'ostinazione nel male.
Nel lessico non specialistico è possibile interpretare i due termini come fungibili, secondo il valore di volta in volta conferito dal tenore del discorso?
«Pervicacia» e «pertinacia»
Moderatore: Cruscanti
-
- Interventi: 398
- Iscritto in data: dom, 15 set 2019 2:31
Re: «Pervicacia» e «pertinacia»
Il Dizionario dei sinonimi del Tommaseo dice:
Può l’animo essere pertinace nel bene. La pertinacia indica certa forza di volontà; forza che rasenta, a dir vero, l’ostinazione, ma può tenersene qualche poco lontana. Nella pervicacia è malignità, quasi sempre voce del resto assai rara.
Può l’animo essere pertinace nel bene. La pertinacia indica certa forza di volontà; forza che rasenta, a dir vero, l’ostinazione, ma può tenersene qualche poco lontana. Nella pervicacia è malignità, quasi sempre voce del resto assai rara.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
-
- Interventi: 398
- Iscritto in data: dom, 15 set 2019 2:31
Re: «Pervicacia» e «pertinacia»
La ringrazio.
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Google [Bot] e 2 ospiti