Va e vieni
Moderatore: Cruscanti
Va e vieni
Senza l'apostrofo?
Avrei detto con, poiché non può essere che un imperativo: lo richiede la coordinazione, ed è – credo – naturale considerando altre espressioni come fuggi fuggi.
Però mi sembra scritto spesso senza: forse perché è sulla via dell'univerbazione, o perché non c'è dubbio?
L'ho trovato senza anche in Ritratto di signora, traduzione di Carlo Linati e Silvia Linati, Einaudi (1976).
Del resto era senza anche po', ma molti elementi porterebbero a escludere la semplice distrazione.
Avrei detto con, poiché non può essere che un imperativo: lo richiede la coordinazione, ed è – credo – naturale considerando altre espressioni come fuggi fuggi.
Però mi sembra scritto spesso senza: forse perché è sulla via dell'univerbazione, o perché non c'è dubbio?
L'ho trovato senza anche in Ritratto di signora, traduzione di Carlo Linati e Silvia Linati, Einaudi (1976).
Del resto era senza anche po', ma molti elementi porterebbero a escludere la semplice distrazione.
E come la interpreta?Marco1971 ha scritto:Vedo ora che il prezioso dizionario del Gabrielli dà anche la variante va’ e vieni.
Comunque vai e vieni mi sembra discretamente meno diffuso, come sembra dimostrare anche una rapida ricerca in Rete; del resto quella i difficilmente viene pronunciata, mi pare.
Con l’apostrofo è un imperativo (o una forma toscana del presente indicativo), ma, come si vede, questa è una grafia del tutto pellegrina
, e non supportata dalla forma francese donde deriva.

Ultima modifica di Marco1971 in data gio, 27 lug 2006 1:43, modificato 1 volta in totale.
Magari mi sbaglio ma la grafia senz'apostrofo mi fa pensare ai sinonimi un andare e un venire, un viavai; con l'apostrofo invece mi fa pensare a un imperativo (va o va') e in questo caso: va' (vai) e vieni.
Felice chi con ali vigorose
le spalle alla noia e ai vasti affanni
che opprimono col peso la nebbiosa vita
si eleva verso campi sereni e luminosi!
___________
Arianna
le spalle alla noia e ai vasti affanni
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si eleva verso campi sereni e luminosi!
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Arianna
È appunto quel che dicevo: ma l'apostrofo non può essere dovuto alla quasi mancata pronuncia della i? Non mi sembra una grafia cosí «pellegrina».Marco1971 ha scritto:Con l’apostrofo è un imperativo (o una forma toscana del presente indicativo), ma, come si vede, questa è una grafia del tutto pellegrina, e non supportata dalla forma francese donde deriva.
In ogni caso, va e vieni è inaccettabile, questo lo teniamo per fermo, no?
Ah, non avevo capito: avevo frainteso i suoi «si spiega forse perché è il calco» e «mi fanno pensare piuttosto a una seconda persona singolare con valore generico», che mi avevano portato a pensare che la forma corretta fosse vai e vieni.Marco1971 ha scritto:Inaccettabile?! No, no, no: è la grafia tramandataci dalla storia, giustificata e giustificabile. O devo ripetermi?Federico ha scritto:In ogni caso, va e vieni è inaccettabile, questo lo teniamo per fermo, no?
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