Buonasera,
voi direste Tizio è saltato più in alto o Tizio ha saltato più in alto?
Ausiliare di «saltare»
Moderatore: Cruscanti
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Re: Ausiliare di «saltare»
Seguendo l’indicazione del Treccani,
essere per salti singoli e con compl. o avverbî di luogo, avere per movimenti continuati o per il salto sportivo (saltare 1. c.)
direi ha saltato piú in alto.
essere per salti singoli e con compl. o avverbî di luogo, avere per movimenti continuati o per il salto sportivo (saltare 1. c.)
direi ha saltato piú in alto.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: Ausiliare di «saltare»
La ringrazio.
La locuzione più in alto può integrare un complemento di moto a luogo?
La locuzione più in alto può integrare un complemento di moto a luogo?
Re: Ausiliare di «saltare»
Veramente, non considererei piú in alto o piú a destra, ecc. complementi di moto a luogo, ma di distanza. Nel caso del verbo saltare, come di altri verbi quale correre, s’impone l’ausiliare avere quando si insiste sull’azione: ho saltato, ho corso. Quando invece l’attenzione si sposta sul movimento e la meta, si passa a essere: sono corso a casa, sono saltato sul treno.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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