
«Ifenazione», «ifenato»
Moderatore: Cruscanti
«Ifenazione», «ifenato»
Per la serie «tecnicismi linguistici», segnalo, dopo transultorio e sincrasi, il termine ifenazione. Di contro a noi, in questo senso gl'Inglesi dispongono anche del[l'aggettivo ricavato dal] verbo; noi solo nel senso chimico. E non mi sembra giusto (
). Pertanto, propongo di chiamare *ifenate tutte le parole composte da due elementi uniti da un trattino e *polifenate le parole composte da piú elementi uniti da piú trattini (come psico-socio-sanitario, per esempio).

G.B.
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Re: «Ifenazione», «ifenato»
Non mi è chiaro perché non si possa dire semplicemente parole composte con trattini.
Re: «Ifenazione», «ifenato»
Nessuno ha detto che non si possa.Freelancer ha scritto: ven, 04 giu 2021 18:36 Non mi è chiaro perché non si possa dire semplicemente parole composte con trattini.

G.B.
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Re: «Ifenazione», «ifenato»
Che sollievo. Mi era venuto il terrore che d'ora in poi saremmo stati costretti a dire ifenate e polifenate.
Re: «Ifenazione», «ifenato»
Lei sa meglio di me che quando «si propone» su Cruscate non «si pretende» alcunché, ma al piú s'invitano i lettori a esprimere un'opinione. Se poi quest'opinione è argomentata, il dibattito diventa un'occasione di arricchimento, anche per chi assiste in silenzio.
A Freelancer, traduttore tecnico, non piacciono ifenato e polifenato, perché li ritiene —immagino— inutili e oscuri. Bene. Affinché non escano fuori dai confini di Cruscate, entro i quali sono stati disgraziatamente proposti, gli basterà non farne mai uso. Non vedo problemi in questo.
A Freelancer, traduttore tecnico, non piacciono ifenato e polifenato, perché li ritiene —immagino— inutili e oscuri. Bene. Affinché non escano fuori dai confini di Cruscate, entro i quali sono stati disgraziatamente proposti, gli basterà non farne mai uso. Non vedo problemi in questo.

G.B.
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Re: «Ifenazione», «ifenato»
Oscuri no. Inutili sì. Soprattutto perché rientrano in una forte tendenza esistente in queste stanze: l'onomaturgia a ogni piè sospinto, per pressoché qualunque concetto, anche quando esistono già i modi adatti e consolidati per dire qualcosa. L'onomaturgia va presa con le molle, anzi per dirla tutta (e mi scuso per ripetermi per l'ennesima volta): dovrebbe essere applicata sistematicamente solo da chi ne ha le capacità e l'autorità necessarie. Che so io, Bruno Migliorini (confesso che non mi viene in mente nessun altro).
Re: «Ifenazione», «ifenato»
Sí, ho letto i dibattiti che si sono tenuti in passato in questo ambito. Ma secondo me lei, in questo caso, pecca nell'altro senso, ché io non trovo inutile avere l'aggettivo d'ifenazione. E infatti gl'Inglesi lo hanno. E ciò dimostra come pure il parametro dell'«utilità», insieme con l'onomaturgia, «vada preso cólle molle». Pensi a univerbare: è «utile»? No, si potrebbe benissimo dire unire in una parola. Eppure nel dizionario c'è.
Al che, lei ribatterà: «Allora anche gli anglicismi sono ‹utili›, per chi li usa; d'altra parte, anch'essi son sul dizionario». Vero. E infatti è la langue a stabilire se sono «utili», dopo che sono stati introdotti nella lingua ricevente. Di qui il compito piú importante del «dizionario descrittivo»: stabilire che cos'è ormai langue e che cosa invece è rimasto parole.
Lasciando perdere l'argomento «Anglicismi», però, ché ne conosciamo la solfa, io le posso dimostrare l'«utilità» d'ifenato accennando l'esempio banale d'un contesto nel quale la formulazione [scritto] con trattino risulterebbe troppe volte ripetuta. Oppure d'un ambito specialistico nel quale si senta l'esigenza d'usare un linguaggio specifico che adoperi tutta la serie (*ifenare, ifenato, ifenazione).
D'altro canto, ifenazione, se non fosse un anglicismo, morfologicamente presupporrebbe il verbo.
Al che, lei ribatterà: «Allora anche gli anglicismi sono ‹utili›, per chi li usa; d'altra parte, anch'essi son sul dizionario». Vero. E infatti è la langue a stabilire se sono «utili», dopo che sono stati introdotti nella lingua ricevente. Di qui il compito piú importante del «dizionario descrittivo»: stabilire che cos'è ormai langue e che cosa invece è rimasto parole.
Lasciando perdere l'argomento «Anglicismi», però, ché ne conosciamo la solfa, io le posso dimostrare l'«utilità» d'ifenato accennando l'esempio banale d'un contesto nel quale la formulazione [scritto] con trattino risulterebbe troppe volte ripetuta. Oppure d'un ambito specialistico nel quale si senta l'esigenza d'usare un linguaggio specifico che adoperi tutta la serie (*ifenare, ifenato, ifenazione).
D'altro canto, ifenazione, se non fosse un anglicismo, morfologicamente presupporrebbe il verbo.
G.B.
Re: «Ifenazione», «ifenato»
A me sembrerebbe piú semplice e piú perspicuo coniare trattinare, trattinazione, trattinato. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Re: «Ifenazione», «ifenato»
Non me la sento di proscrivere la parola per tre motivi:
- è fonotatticamente e graficamente italiano (ed è anche sintetico, il che non guasta);
- è attestato su un dizionario di un certo prestigio (Treccani);
- è adottato anche da altre lingue romanze (portoghese).
Re: «Ifenazione», «ifenato»
Possono non essere oscuri solo a chi conosca il greco antico (vale a dire a una piccola percentuale della popolazione), quindi se una critica si può fare è proprio quella. Ma trattandosi di linguaggio tecnico non vedo perché opporsi, sebbene ci siano alternative meno ricercate, come trattinare e trattinato, già ricordate da Marco1971.
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