Ha riproposto integralmente un suo comunicato stampa precedente, compreso un brano che già allora mi aveva lasciato assai perplesso (sottolineo la parte interessata):
Nei dizionari i composti analoghi con iper-, super-, inter-, eccetera, a quanto mi risulta sono sempre registrati univerbati anche quando si produca una raddoppiamento della r (es.: iperrealismo, superradianza, interregionale...). Parimenti, scriviamo normalmente attaccate parole dove la stessa cosa succede per altre consonanti: dissacrare, circummediterraneo...Il gruppo Incipit ritiene che in italiano la parola «cibernetica», da cui si può far derivare il prefisso «ciber-» (che va pronunciato com’è scritto), indichi la strada preferibile per la formazione di neologismi: non vi è motivo di costruire ibridi linguistici con il prefisso «cyber»; quanto alla grafia, è opportuno privilegiare, quando non vi sono altri inconvenienti, la forma senza trattino, ad es. ciberdifesa, cibersicurezza, ciberprotezione, ciberminacce, ciberspazio e via dicendo.
La soluzione, che spesso è la più lineare, non può comunque essere sempre assunta come vincolante, e va evitata quando produca l’accostamento di due consonanti identiche, come nel caso di ciberrischi. Del resto anche ciber rischi dà luogo a una sequenza inusuale, per cui, in tal caso, sarà vantaggiosamente conservato il trattino: ciber-rischi.
Insomma, non riesco a capire il perché di questa indicazione, che mi sembra quasi contraria alla logica dell'italiano.
