Sì, è una traduzione sbagliata.venerabilejorge ha scritto: mer, 21 lug 2021 14:25 Dunque, mi chiedo: se "chalk" viene tradotto con gesso (anche in testi scientifici), possiamo considerarla davvero una traduzione sbagliata?
Grazie a chiunque vorrà aiutarmi a dirimere questo dubbio!
In antico, in Inghilterra quei sassi venivano usati come "gessetti" per scrivere, e funzionano benissimo, quindi il termine al massimo è da intendersi in quel senso… di pietra per scrivere su un'altra pietra, gessetto appunto.
Nell'uso attuale nostro, corrente e nn solo dei geologi, il gesso è CaSO4 più un tot di H2O che non mi ricordo, cioè solfato di calcio idrato.
Il Chalk inteso come formazione inglese è invece CaCO3, carbonato di calcio.
Sono due composti completamente diversi sia come chimica che come caratteristiche fisiche. Se le scogliere di Dover fossero in gesso, sarebbero ormai "la piatta spiaggia di Dover".
Il Chalk inglese si traduce come "calcare", o se si vuole essere più precisi come "calcilutite", specificando poi "del Maastrichtiano etc." cioè la datazione, perché di calcilutiti ce ne sono tante, ma solo quelle di quell'età sono il chalk.
Il modo più elegante e corretto per venirne fuori secondo me è esplicitare la cosa, mettendo in grado comunque il lettore di orientarsi su una carta geologica inglese (o altro articolo scientifico):
Il cosiddetto "chalk", una formazione litostratigrafica del Maastrichtiano etc., costituita da calcilutiti chiare…
Se dovessi fare divulgazione / traduzione divulgativa, farei così.
D'altra parte nessun inglese scrivendo di scienza penso che tradurrebbe la formazione italiana di fine Giurassico che chiamiamo "Maiolica" come majolica o pottery, "ceramica", "porcellana" o cose del genere. Lascerebbe Maiolica, così come si lascia - altro esempio - Dolomia Principale per quella italiana, Hauptdolomit per quella austriaca, mentre non si trova mai High Dolomite o Main Dolomite.