La tilde nell'italiano antico
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La tilde nell'italiano antico
Sto cercando notizie sull'uso della tilde (⟨˜⟩) nell'italiano antico, ove (come in latino e altre lingue) s'impiegò per fare delle abbreviazioni, di parole complete (p. es. qñ 'quando') o, nella scrittura generale, per sottintendere un'emme o un'enne dopo la vocale tildata (p. es. tẽpo 'tempo', nõ 'non', sẽza 'senza'; vedete qui una pagina con molti esempi). Facendo una rapida ricerca in Rete trovo poco, ma immagino che l'argomento «(para)grafematica dell'italiano antico» sia stato trattato ampiamente dagli studiosi. Sapreste consigliarmi qualche saggio dove cercare?
Re: La tilde nell'italiano antico
Come ha già detto, non è una questione solo d’italiano: le abbreviazioni erano molto comuni in passato in tutte le lingue. Può cominciare dal testo di Adriano Cappelli Dizionario di abbreviature latine ed italiane.
- Ferdinand Bardamu
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Re: La tilde nell'italiano antico
La ringrazio per il suggerimento.Carnby ha scritto: mar, 01 feb 2022 8:20 Può cominciare dal testo di Adriano Cappelli Dizionario di abbreviature latine ed italiane.
Sono un po' perplesso: non possiamo considerarli sinonimi? Non mi sembra necessario dare nomi diversi allo stesso simbolo per funzioni diverse, visto che avere più funzioni è una comune consuetudine per i simboli in generale (anche le stesse lettere dell'alfabeto). Per esempio, nei Sinonimi e Contrari Treccani il germanismo Umlaut, nell'accezione del segno grafico, ha come sinonimo dieresi.Ferdinand Bardamu ha scritto: mar, 01 feb 2022 11:34 Una piccola precisazione: il segno tachigrafico in questione si chiama titolo (accezione 9), o latinamente titulus. La tilde è invece un segno diacritico (l’etimo peraltro è sempre titulus).
- Ferdinand Bardamu
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Re: La tilde nell'italiano antico
Sí, ma in poesia si direbbe che su di una parola è stata posta la dieresi, non l’Umlaut. Umlaut e dieresi si riferiscono allo stesso segno grafico, ma al tempo stesso anche a funzioni assai diverse: perché dunque usare l’uno o l’altro termine in maniera intercambiabile? Nel tuo caso, ti riferivi alle consuetudini grafiche antiche, non al sistema ortografico spagnolo o portoghese. Ad ogni modo, se parliamo solo del segno grafico, si possono considerare sinonimi (sebbene titolo sia proprio della lingua antica, e titulus sia limitato all’uso filologico).G. M. ha scritto: mar, 01 feb 2022 17:12Sono un po' perplesso: non possiamo considerarli sinonimi? Non mi sembra necessario dare nomi diversi allo stesso simbolo per funzioni diverse, visto che avere più funzioni è una comune consuetudine per i simboli in generale (anche le stesse lettere dell'alfabeto). Per esempio, nei Sinonimi e Contrari Treccani il germanismo Umlaut, nell'accezione del segno grafico, ha come sinonimo dieresi.
Re: La tilde nell'italiano antico
Buongiorno, trovo questa discussione molto interessante ed avrei una domanda da porre: nella definizione da lei riportata vi è scritto "[...]Punto che viene scritto sopra la lettera i minuscola[...]", dunque si deve intendere per titolo qualunque segno grafico posto sopra una lettera? Cioè, quindi il titolo è un generico segno grafico posto sopra la lettera, mentre la tilde, nell'accezione corrente, è un segno grafico di forma specifica posto sopra una lettera?Ferdinand Bardamu ha scritto: mar, 01 feb 2022 11:34 Una piccola precisazione: il segno tachigrafico in questione si chiama titolo (accezione 9), o latinamente titulus. La tilde è invece un segno diacritico (l’etimo peraltro è sempre titulus).
Questa discussione mi ha fatto tornare in mente una lettera veneziana del '500, che avevo letto tempo fa: "Copia de una l~ra turchesca...".
Dall'archivio di stato di Venezia: http://asve.arianna4.cloud/patrimonio/3 ... 04-10-1562.
- Ferdinand Bardamu
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Re: La tilde nell'italiano antico
Non sono un esperto di paleografia, tuttavia le posso dire che di aver visto molto spesso il segno della tilde spagnola e portoghese, «~», su parole abbreviate, anche in iscrizioni. Il segno grafico, insomma, è quello sia per il titolo sia per la tilde (in questa pagina può vederne alcuni esempi).brg ha scritto: mer, 02 feb 2022 11:05Buongiorno, trovo questa discussione molto interessante ed avrei una domanda da porre: nella definizione da lei riportata vi è scritto "[...]Punto che viene scritto sopra la lettera i minuscola[...]", dunque si deve intendere per titolo qualunque segno grafico posto sopra una lettera? Cioè, quindi il titolo è un generico segno grafico posto sopra la lettera, mentre la tilde, nell'accezione corrente, è un segno grafico di forma specifica posto sopra una lettera?
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