avenue ‹avnü′› s. f., fr. [part. pass. del fr. ant. avenir «arrivare», sostantivato al femm.]. – Viale. Con pronuncia ingl. (‹ä′viniuu›, pl. avenues ‹ä′viniuu∫›), è il nome dato nella penisola di Manhattan, a New York, alle strade parallele al fiume Hudson e all’East River (mentre quello di street è dato alle strade perpendicolari).
Il problema ruota attorno agli alberi.vïale s. m. [der. di via2]. – 1. Ampia via urbana o suburbana per lo più caratterizzata dalla presenza di alberi piantati lungo il suo percorso, spesso divisa in due, tre, o più carreggiate mediante marciapiedi spartitraffico alberati e, a volte, sistemati a giardino; le carreggiate laterali (controviali) sono quasi sempre utilizzate per il traffico locale, mentre quella o quelle centrali sono riservate al traffico veloce o ai mezzi pubblici: il v. della stazione; era una città immensa, chiara, con grandi v. alberati e splendidi edifici fine secolo (Antonio Tabucchi) […]. 2. In parchi e giardini, strada, percorso che si svolge tra le aiuole, i gruppi di piante, i prati: i v. di Villa Borghese, a Roma. 3. Termine con cui si indicano spesso anche le vie private di campagna, siano o no fiancheggiate di piante, che, all’interno delle proprietà rustiche, costituiscono l’accesso alle varie parti di esse. […]
- Qual è il valore di quel «per lo più»? Mentre il Treccani (non da solo) si concede una certa vaghezza, altri vocabolari sono più netti: il Tommaseo-Bellini per viale ha «Stradone con alberi da una parte e l'altra, ameno e grato al passeggio»; il Devoto-Oli (prima edizione 1987, terza ristampa 1991) ha «Via urbana e suburbana alberata».
- Circa la presenza di alberi su un’avenue nel significato generale del termine in inglese anche i vocabolari d’inglese sembrano avere una certa vaghezza e oscillazione.
- Le avenue di Nuova Iorca in gran parte non sono alberate: se gli alberi non sono un elemento necessario nel significato dell’italiano viale, allora possiamo impiegare questo termine senza problemi.
In passato s’è usato talvolta viale col significato che c’interessa, il che potrebbe essere un punto d’appoggio per recuperare quest’uso.
In alternativa, una possibilità che al momento mi convince meno, ma va comunque presa in considerazione, potrebbe essere ammodernare avvenuta (GDLI: «Strada») per usarlo qui e in casi simili. Potrebbe sembrare una scelta bizzarra, ma in realtà in non poche lingue il termine è stato calcato o adattato (fra le nostre lingue sorelle, troviamo avenida in spagnolo, avenida in portoghese, avinguda in catalano).
Idee, pareri...?