«Marinare la scuola»
Moderatore: Dialettanti
«Marinare la scuola»
Come si dice da voi? Qui la parola tradizionale è fà campagnola ma di recente è diventato più frequente fà forca (fiorentinismo).
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Re: «Marinare la scuola»
Io ricordo fare buco e fare forca (più il primo).
- Infarinato
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Re: «Marinare la scuola»
Bucare (Pisa e dintorni, ma non so se sia piú cosí).
Re: «Marinare la scuola»
Fare fogone (Parma); in dialetto fär fogón.
- andrea scoppa
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Re: «Marinare la scuola»
Salà e fà segaccio. 

È cosí piana e naturale e lontana da ogni ombra di affettazione, che i Toscani mi pare, pel pochissimo che ho potuto osservare parlando con alcuni, che favellino molto piú affettato, e i Romani senza paragone.
- Millermann
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Re: «Marinare la scuola»
Dalle mie parti (versante del Tirreno cosentino) si usa la stessa espressione diffusa in Campania e Basilicata: fare filone (che non è esattamente come aprire una nuova discussione su Cruscate!
).
Tale espressione è presente, insieme a numerose altre, tra i sinonimi di bigiare e di marinare del Treccani.
Maggiori dettagli sulla distribuzione geografica dei diversi modi di dire si possono trovare in quest'articolo.

Tale espressione è presente, insieme a numerose altre, tra i sinonimi di bigiare e di marinare del Treccani.
Maggiori dettagli sulla distribuzione geografica dei diversi modi di dire si possono trovare in quest'articolo.

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Re: «Marinare la scuola»
Ovviamente, si tratta d'un articolo "di colore" che, quindi, va preso per quello che è ... Ad es., nella Liguria linguisticamente "genovese" (più o meno da Noli a Levanto oltre all'entroterra corrispondente) tutti si stupirebbero e nessuno capirebbe il significato di "conigliare" o "forcare". Che, per altro, in questo contesto geografico non ho proprio mai ascoltato pronunciare da nessuno e che non vengono impiegati neppure in altre accezioni. Tutti dicono "saltare". Ma, evidentemente, non "la scuola", "la lezione". Frase perfettamente italiana. Nello stesso modo ci si esprime, ad es., per l'appuntamento da un medico, da un terapeuta ecc. e, ad es., tutti diranno - quasi esclusivamente - che "il tale" "ha saltato" l'appuntamento o che la seduta "è stata saltata".
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Re: «Marinare la scuola»
A Piacenza si dice bigiare; in dialetto, fugä, fä fugòn, fä fugaröla oppure marinä la scòla.
Re: «Marinare la scuola»
Ovviamente, tutto quanto ho precedentemte riferito vale anche per la piccola zona appenninica caratterizzata da dialetti tradizionali liguri o "ligureggianti" (di tipo arcaico) che si trova nelle province di Piacenza e di Parma (qui un pochino più ampia).
Dove nessuno (né i vecchi dialettofoni né i giovani) capirebbero, ad es., se non con notevoli difficoltà, i rispettivi dialetti dei due centri urbani, molto lontani dalle loro "abitudini" linguistiche, pur geograficamente non così remoti ...
Certo, proprio volendo, si potrebbero rintracciare influssi liguri anche nel piacentino e, in misura maggiore, ad es., nel bobbiese (PC), ma - storicamente - anche gli abitanti meno colti di posti relativamente vicini - come Ottone (PC) e Bobbio (PC) - hanno sempre conversato tra loro esclusivamente in italiano.
In quanto parte del lessico e, soprattutto, la pronuncia permanevano significativamente diverse.
Troppo per chi non fosse un dialettologo esperto.
Infatti, i concetti linguistici di continuità e omogeneità relativi ai dialetti settentrionali valgono ... ma "moolto" in generale (tipicamente in senso "teorico") ...
Nel piccolo "confine linguistico" cui ho concretamente accennato, frequentemente lo stacco risulta piuttosto netto e l'intercomprensione, al di là dell'organizzazione amministrativa che è spesso mutata, è sempre stata garantita solo dall'uso della lingua italiana. Anticamente, inoltre, i rispettivi dialetti risultavano ancora maggiormente caratterizzati da specificità tipiche in quanto risultava molto minore l'influenza diretta dell'italiano.
Dove nessuno (né i vecchi dialettofoni né i giovani) capirebbero, ad es., se non con notevoli difficoltà, i rispettivi dialetti dei due centri urbani, molto lontani dalle loro "abitudini" linguistiche, pur geograficamente non così remoti ...
Certo, proprio volendo, si potrebbero rintracciare influssi liguri anche nel piacentino e, in misura maggiore, ad es., nel bobbiese (PC), ma - storicamente - anche gli abitanti meno colti di posti relativamente vicini - come Ottone (PC) e Bobbio (PC) - hanno sempre conversato tra loro esclusivamente in italiano.
In quanto parte del lessico e, soprattutto, la pronuncia permanevano significativamente diverse.
Troppo per chi non fosse un dialettologo esperto.
Infatti, i concetti linguistici di continuità e omogeneità relativi ai dialetti settentrionali valgono ... ma "moolto" in generale (tipicamente in senso "teorico") ...
Nel piccolo "confine linguistico" cui ho concretamente accennato, frequentemente lo stacco risulta piuttosto netto e l'intercomprensione, al di là dell'organizzazione amministrativa che è spesso mutata, è sempre stata garantita solo dall'uso della lingua italiana. Anticamente, inoltre, i rispettivi dialetti risultavano ancora maggiormente caratterizzati da specificità tipiche in quanto risultava molto minore l'influenza diretta dell'italiano.
Ultima modifica di Ligure in data mer, 03 ago 2022 14:00, modificato 1 volta in totale.
- Ferdinand Bardamu
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Re: «Marinare la scuola»
Nel veronese diciamo far bèrna. Ne riporto l’etimo presente nel Dizionario etimologico del dialetto veronese di Marcello Bondardo (Verona: «Centro per la formazione professionale grafica ‹San Zeno›», 1986, s.v. «Bèrna»): «Gergalismo dal percorso chiaramente ricostruibile: punto di partenza è il furbesco bernarda ‹notte›. ‹L’uso di questo nome in significato piú o meno dispregiativo o furbesco è molto frequente: le attestazioni piú fitte ed antiche si trovano in Francia, ma non mancano anche in Italia, specialmente nei dialetti gallo-italici e in Toscana› (B. MIGLIORINI, Dal nome proprio al nome comune). Scorciato in berna già nel gergo ottocentesco veronese significava ‹notte›, ma nel coevo vicentino già ‹vegliare gozzovigliando›, ‹far baldoria›; assume infine il significato attuale intorno al 1850».
Re: «Marinare la scuola»
In ferrarese è far fógh, fare fuoco.
Re: «Marinare la scuola»
Qui a Roma, oltre a marinare, diciamo anche pisciare, perché noi romani siamo gente molto raffinata!
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
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Re: FT [xLAZ] «Pisciare»
Fuori tema
Pisciare significa anche ‹tirare il bidone, mancare a un appuntamento›, giusto?Ozzi ha scritto: lun, 05 set 2022 12:33 Qui a Roma, oltre a marinare, diciamo anche pisciare, perché noi romani siamo gente molto raffinata!
Re: «Marinare la scuola»
L'espressione in questione è molto più volgare di quanto immagina, mi sa.Ozzi ha scritto: lun, 05 set 2022 12:33 [...] diciamo anche pisciare, perché noi romani siamo gente molto raffinata!
Re: FT [xLAZ] «Pisciare»
Fuori tema
Sí, si dice pisciare anche per dare buca ad appuntamenti, eventi e addirittura persone.Ferdinand Bardamu ha scritto: lun, 05 set 2022 14:50 Pisciare significa anche ‹tirare il bidone, mancare a un appuntamento›, giusto?
Beh, certo che è un termine volgare. Se era un intervento fuori luogo, allora scusatemi.brg ha scritto: lun, 05 set 2022 20:46 L'espressione in questione è molto più volgare di quanto immagina, mi sa.
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