«Wannabe»

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Lorenzo Federici
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«Wannabe»

Intervento di Lorenzo Federici »

Un anglicismo già riportato da Treccani che inevitabilmente si diffonderà almeno un po' di più con la canzone dei Pinguini Tattici Nucleari (che sento in radio da prima che iniziasse l'estate, non che non mi piaccia, però...) è «wannabe», cioè «a person who behaves, dresses, etc. like somebody famous because they want to be like them» secondo l'Oxford. Il termine deriva da «want to be», cioè «voler essere».
Pinguini Tattici Nucleari, Giovani wannabe
Noi siamo giovani wannabe (oh-oh oh-oh)
Ti dedico le autostrade che portano al mare
Giovani wannabe (oh-oh oh-oh)
Figli dei fiori del male, guerre lontane, noi
Sopravvissuti anche alla fine della storia
Voglio incontrarti ancora al prossimo Big Bang (eh-eh)
Sul viso leggi il mio passato come Dorian
Portami dove vuoi, basta sia lontano da me
Non conosco parole italiane equivalenti e la mia mente non resisteva dal pensare a un qualche calco. Quello che mi sembra migliore è «voglièsse» o «voglièssere», univerbazione di «voglio essere», e il plurale sarebbe un regolare «voglièssi» nel primo caso («èsse» può essere inteso sia come forma dialettale sia come infinito latino sia come pianificazione — esiste come parola? comunque, come resa piana — di «èssere») e un altrettanto regolare «voglièsseri», o altrimenti «voglièssere», nel secondo.

Voi che alternative proponete?

Modifica: esiste «aspirante» che traduce perfettamente il termine, direi che il filone sia abbastanza autoconclusivo così. Vi invito comunque a cerebriluviare su una possibile nuova formazione. :D
Ultima modifica di Lorenzo Federici in data ven, 02 set 2022 22:51, modificato 2 volte in totale.
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G. M.
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Re: «Wannabe»

Intervento di G. M. »

Lorenzo Federici ha scritto: ven, 02 set 2022 20:36 [...] il plurale sarebbe [...] uguale al singolare nel secondo (non esistendo per gli infiniti sostantivati, è la cosa più sensata).
Mi pare che in molti casi comuni, quando un infinito si trasforma in sostantivo, il plurale si faccia regolarmente: un essere ~ due esseri, i viveri, gli averi, i doveri, i poteri... Qui, certo, non è necessariamente la stessa cosa, dato che non si tratta dell'infinito da solo ma come parte finale d'un'univerbazione.
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Lorenzo Federici
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Iscritto in data: sab, 27 ago 2022 16:50
Località: Frosinone

Re: «Wannabe»

Intervento di Lorenzo Federici »

G. M. ha scritto: ven, 02 set 2022 21:38
Lorenzo Federici ha scritto: ven, 02 set 2022 20:36 [...] il plurale sarebbe [...] uguale al singolare nel secondo (non esistendo per gli infiniti sostantivati, è la cosa più sensata).
Mi pare che in molti casi comuni, quando un infinito si trasforma in sostantivo, il plurale si faccia regolarmente: [...]
Giusto, giustissimo, errore mio. Stavo cercando di pensare a qualche esempio, ma non mi veniva niente in mente. Suppongo che comunque siano pochi i verbi sostantivati ad avere un plurale effettivamente usato, mi pare strano che non riuscissi a pensare a nessuna parola che rientrasse in questa categoria. :|
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Carnby
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Re: «Wannabe»

Intervento di Carnby »

Questa parola ha cominciato a girare anni fa, a causa di un singolo di successo delle Spice Girls, ma l’uso in italiano (credo) è sempre stato occasionale, almeno fino a ora.
valerio_vanni
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Re: «Wannabe»

Intervento di valerio_vanni »

Carnby ha scritto: ven, 02 set 2022 22:09 Questa parola ha cominciato a girare anni fa, a causa di un singolo di successo delle Spice Girls, ma l’uso in italiano (credo) è sempre stato occasionale, almeno fino a ora.
In quella canzone, però, non era usata come sostantivo.
Utente cancellato 2208

Re: «Wannabe»

Intervento di Utente cancellato 2208 »

Segnalo che sul vocabolario Wordreference vi è una pagina dedicata(https://www.wordreference.com/enit/wannabe) in cui ci sono traduzione che potrebbero essere interessanti. Segnalo che anche Reverso Context fornisce traduzioni che, secondo me, potrebbero rendere bene il concetto senza ricorrere all'anglismo.
Avatara utente
Carnby
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Località: Empolese-Valdelsa

Re: «Wannabe»

Intervento di Carnby »

valerio_vanni ha scritto: ven, 02 set 2022 23:08 In quella canzone, però, non era usata come sostantivo.
Vero, solo come forma univerbata di want to be.
Avatara utente
G. M.
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Iscritto in data: mar, 22 nov 2016 15:54

Re: «Wannabe»

Intervento di G. M. »

Segnalo una nuova scheda della Crusca sul termine, con questo bel finale:
È opportuno notare, in conclusione, che wannabe è un prestito “di lusso” in italiano. La nostra lingua dispone, infatti, di materiale linguistico sufficiente per esprimere le accezioni che la parola inglese veicola: da sostantivi e aggettivi quali aspirante ed emulatore fino a locuzioni aggettivali quali in erba o in potenza.
...E ancora meglio sulla «rivista della Crusca in Rete»:
Sul piano della lingua, infine, mette conto notare che wannabe è un prestito “di lusso” in italiano. La nostra lingua dispone, infatti, di materiale linguistico sufficiente per esprimere le accezioni che la parola inglese veicola: da sostantivi e aggettivi quali aspirante ed emulatore (di) fino a locuzioni aggettivali quali in erba o in potenza. Se prendessimo consapevolezza di ciò, potremmo immaginare un futuro in cui la nostra lingua sia meno wannabe inglese.
Brava Crusca. :)
domna charola
Interventi: 1782
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: «Wannabe»

Intervento di domna charola »

In effetti, a leggere i collegamenti forniti, emergono due usi diversi del termine, e secondo me con traducente diverso:
- da un lato, il "voler essere come tizio" o "voler essere un qualcosa" (attore, cantante etc.), cioè una parola che prevede un complemento, un termine di paragone: e qui allora c'è già aspirante, emulo e altre esperessioni simili, che appunto prevedono una specificazione;
- dall'altro il "voler essere" assoluto, per così dire, come appunto nella canzone dei Pinguini: e la Crusca stessa suggerisce la locuzione "vorrei ma non posso", che è tradizionale nostrana. Ricopre però solo il senso negativo, appunto quello di chi non arriva in realtà ad apparire come vorrebbe essere. Mentre il termine potrebbe assumere anche un senso positivo, di persona che vuole essere e basta, cioè sviluppare al massimo le proprie capacità o aspirazioni.
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