Non so lei, ma io non riesco a trovare una frase perfettamente grammaticale con coinciso usato in funzione attributiva o aggettivale. E comunque questa non è una regola, ma solo una tendenza (si vedano le eccezioni e l’uso del condizionale richiederebbe). Per quanto mi riguarda, senza l’esempio di scrittori d’autorità, in questo caso, considero corretto solo l’ausiliare avere.Il verbo intransitivo richiederebbe essere quando il participio può adoperarsi come attributo; richiederebbe avere quando l’uso attributivo non è possibile, tranne che il participio non sia sentito come aggettivo autonomo: in tal caso «l’ausiliare avere è necessario per restituire ad esso la sua forza verbale». (Luca Serianni, Grammatica italiana, IX, § 34.)
Ausiliare di coincidere
Moderatore: Cruscanti
Gli ausiliari non possono essere comparati al condizionale, perché sono un campo con molte meno certezze.
Lei non trova una frase «perfettamente grammaticale con coinciso usato in funzione attributiva o aggettivale»; io non dico che esistano, ma solo che quell'uso non è agrammaticale: l'esempio di prima sarebbe da un punto di domanda, semmai due, ma non certo da asterisco.
Allo stesso modo, all'interno della grande variabilità dell'uso degli ausiliari nel tempo, coincidere corrisponde esattamente al profilo del verbo soggetto a fisiologiche mutazioni dell'uso nel tempo e in ogni caso a una certa variabilità e discostamento dall'uso prevalente, proprio perché non c'è nessun motivo per cui dovrebbe essere nettamente in un campo o nell'altro.
In conclusione: il suo ausiliare è avere, che l'uso piú sorvegliato impone; non si darà però dell'analfabeta a chi userà essere, né ci si strapperà i capelli se e quando questo diventerà l'ausiliare piú usato (in tutti i registri).
Tutto qui.
Tornando al caso iniziale, quell'esempio è scorretto perché l'esempio deve indicare la forma piú corretta e/o comune, specie se è uno solo, ed essere coerente colle altre indicazioni sul verbo; ma che sia rimasto tanto tempo dimostra come quella frase non si possa considerare agrammaticale, perché non è percepita come tale da nessuno.
A proposito, le hanno risposto qualcosa alla sua segnalazione?
Lei non trova una frase «perfettamente grammaticale con coinciso usato in funzione attributiva o aggettivale»; io non dico che esistano, ma solo che quell'uso non è agrammaticale: l'esempio di prima sarebbe da un punto di domanda, semmai due, ma non certo da asterisco.
Allo stesso modo, all'interno della grande variabilità dell'uso degli ausiliari nel tempo, coincidere corrisponde esattamente al profilo del verbo soggetto a fisiologiche mutazioni dell'uso nel tempo e in ogni caso a una certa variabilità e discostamento dall'uso prevalente, proprio perché non c'è nessun motivo per cui dovrebbe essere nettamente in un campo o nell'altro.
In conclusione: il suo ausiliare è avere, che l'uso piú sorvegliato impone; non si darà però dell'analfabeta a chi userà essere, né ci si strapperà i capelli se e quando questo diventerà l'ausiliare piú usato (in tutti i registri).
Tutto qui.
Tornando al caso iniziale, quell'esempio è scorretto perché l'esempio deve indicare la forma piú corretta e/o comune, specie se è uno solo, ed essere coerente colle altre indicazioni sul verbo; ma che sia rimasto tanto tempo dimostra come quella frase non si possa considerare agrammaticale, perché non è percepita come tale da nessuno.
A proposito, le hanno risposto qualcosa alla sua segnalazione?
Temo che lei abbia frainteso: non ho mai equiparato il condizionale agli ausiliari (che senso avrebbe?); ho detto che Serianni usa il condizionale, nella sua affermazione, il che le conferisce, com’è giusto in questo caso, una sfumatura di dubbio (non dice “richiede” ma “richiederebbe”). Le classificazioni esposte sono di Leone, che prese spunto da M. Porena, e sono un’«idea [...] con l’intento di arrivare a un quadro di riferimento complessivo», non già uno schema in cui rientrano tutti gli usi. Serianni insiste sull’asistematicità e le oscillazioni dell’uso: e se neanche il GRADIT, pur di manica larghissima, accetta l’ausiliare essere col verbo coincidere ciò significa che non fa [ancora] parte d’un uso sufficientemente consolidato presso gli scriventi d’una certa cultura.
La Redazione del Garzanti non risponde mai alle segnalazioni.
La Redazione del Garzanti non risponde mai alle segnalazioni.

Aggiungo altri esempi per completare l’esemplificazione.
Le nostre partenze hanno coinciso. (Gabrielli)
...nella base, dopo la rivolta del 18 maggio che aveva coinciso con la pubblicazione di un rapporto Onu che chiedeva la chiusura della prigione, per 18 ore detenuti e soldati si erano a più riprese scontrati. (Repubblica, 10.06.2006)
Il calo della qualità ha coinciso con un aumento della quantità. (Repubblica, 01.06.2006)
Perché i momenti migliori nella storia del Paese hanno coinciso con la guida democristiana che era saggia, capace di ascoltare un po’ tutti. (Corriere della sera, 21.03.2006)
...la presentazione delle liste per le amministrative avrebbe coinciso con la data del voto delle politiche... (Corriere della sera, 08.03.2006)
Ci sono anche esempi con essere, ma, sembra, secondo i miei brevi spogli, soprattutto in interviste o in testi di bassa qualità linguistica.
Le nostre partenze hanno coinciso. (Gabrielli)
...nella base, dopo la rivolta del 18 maggio che aveva coinciso con la pubblicazione di un rapporto Onu che chiedeva la chiusura della prigione, per 18 ore detenuti e soldati si erano a più riprese scontrati. (Repubblica, 10.06.2006)
Il calo della qualità ha coinciso con un aumento della quantità. (Repubblica, 01.06.2006)
Perché i momenti migliori nella storia del Paese hanno coinciso con la guida democristiana che era saggia, capace di ascoltare un po’ tutti. (Corriere della sera, 21.03.2006)
...la presentazione delle liste per le amministrative avrebbe coinciso con la data del voto delle politiche... (Corriere della sera, 08.03.2006)
Ci sono anche esempi con essere, ma, sembra, secondo i miei brevi spogli, soprattutto in interviste o in testi di bassa qualità linguistica.
Ne sono consapevole: non le prendo come regole grammaticali, e neppure come spiegazioni esaurienti: mi sembrano però ottime approssimazioni statistiche.Marco1971 ha scritto:Le classificazioni esposte sono di Leone, che prese spunto da M. Porena, e sono un’«idea [...]
Ma questo non l'ho mai negato: non servono altri esempi.Marco1971 ha scritto:se neanche il GRADIT, pur di manica larghissima, accetta l’ausiliare essere col verbo coincidere ciò significa che non fa [ancora] parte d’un uso sufficientemente consolidato presso gli scriventi d’una certa cultura.
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