Essendo rispettivamente i troncamenti di ragazzi e frate (per «fratello»), mi verrebbe da dire raga' e fra'.
Spesso, però, fra' viene usato più come sinonimo di fratello, corrispondente all'inglese bro, che in funzione di complemento di vocazione: «MI, c'è il mio fra', arriva in cinque minuti» (Shiva, Auto blu; non sarà il migliore degli esempi ma rende l'idea).
Questo mi fa pensare che l'opzione migliore mia sia frà, non mi sembra che ci siano sostantivi che finiscono con l'accento nell'italiano contemporaneo. Altrimenti si potrebbe usare frà per il sostantivo e fra' quando ha funzione di vocativo, non saprei.
Raga' continua a sembrarmi l'alternativa migliore per il troncamento di ragazzi invece, visto che non mi risulta che possa essere usato come sostantivo — cosa che succede per raga: «il mio raga».
Voi che ne pensate?
/raga̍/ e /fra̍/: «a'» o «à»?
Moderatore: Cruscanti
- Lorenzo Federici
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