tu lo faresti
Moderatore: Cruscanti
tu lo faresti
volevo porvi un semplice quesito per voi profondi conoscitori della lingua italiana
tu lo faresti.
è una frase ammissibile?
secondo me non può terminare con un punto ma dovrebbe o
terminare con un punto di domanda
oppure proseguire con una condizione.
tuttavia altre persone sostengono che la frase è corretta.
vorrei sapere la vostra opinione e le relative motivazioni
grazie
ciao
tu lo faresti.
è una frase ammissibile?
secondo me non può terminare con un punto ma dovrebbe o
terminare con un punto di domanda
oppure proseguire con una condizione.
tuttavia altre persone sostengono che la frase è corretta.
vorrei sapere la vostra opinione e le relative motivazioni
grazie
ciao
Benvenuto, enigmista! 
La frase Tu lo faresti è corretta e può assumere varie sfumature secondo il contesto e la punteggiatura:
1. Tu lo faresti? Semplice domanda.
2. Tu lo faresti! In tono minaccioso, concitato o ammirativo.
3. Tu lo faresti. Semplice affermazione (ne sono sicuro e lo confermo).
Se le servono altre precisazioni, non si periti di chiedere.

La frase Tu lo faresti è corretta e può assumere varie sfumature secondo il contesto e la punteggiatura:
1. Tu lo faresti? Semplice domanda.
2. Tu lo faresti! In tono minaccioso, concitato o ammirativo.
3. Tu lo faresti. Semplice affermazione (ne sono sicuro e lo confermo).
Se le servono altre precisazioni, non si periti di chiedere.

provo a inserire la frase nel concetto originale
situazione: cade una parte di un castello fatto con la sabbia
a: visto che hai buttato già la torre dovresti rifarla (rivolto a b)
b: tu la rifaresti. (rivolto ad a)
a: no. prova anche tu. adesso è il tuo turno. (rivolto a b)
b: no no. tu la rifaresti. (rivolto ad a)
secondo gli interpretatori la frase di b
tu la rifaresti
assume un implicito obbligo da parte di a a rifare la torre
io non sono convinto della fluidità della frase
però probabilmente mi sono sbagliato
situazione: cade una parte di un castello fatto con la sabbia
a: visto che hai buttato già la torre dovresti rifarla (rivolto a b)
b: tu la rifaresti. (rivolto ad a)
a: no. prova anche tu. adesso è il tuo turno. (rivolto a b)
b: no no. tu la rifaresti. (rivolto ad a)
secondo gli interpretatori la frase di b
tu la rifaresti
assume un implicito obbligo da parte di a a rifare la torre
io non sono convinto della fluidità della frase
però probabilmente mi sono sbagliato
sono sicuro che il significato della frase
tu la faresti
era secondo le intenzioni di queste 2 persone un obbligo velato da consiglio alla quale si era obbligati a rispondere necessariamente di sì
ho opposto delle leggere obiezioni
e proprio come ha detto marco1971 ho proposto l'uso della frase
tu dovresti farla
ma senza ottenere l'approvazione delle altre persone
e non riuscendo a provare in maniera inequivocabile l'errore
ho desistito nei miei intenti
anche ora avrei dei problemi a spiegare l'errore
ma almeno ho fugato il mio dubbio
tu la faresti
era secondo le intenzioni di queste 2 persone un obbligo velato da consiglio alla quale si era obbligati a rispondere necessariamente di sì
ho opposto delle leggere obiezioni
e proprio come ha detto marco1971 ho proposto l'uso della frase
tu dovresti farla
ma senza ottenere l'approvazione delle altre persone
e non riuscendo a provare in maniera inequivocabile l'errore
ho desistito nei miei intenti
anche ora avrei dei problemi a spiegare l'errore
ma almeno ho fugato il mio dubbio
potrei tentare di spiegare una possibile obiezione con un esempio
ti sei appena acceso la sigaretta e hai ancora l'accendino in mano quando si avvicina una persona con una sigaretta e ti dice
me la accenderesti
anche in questo caso è un condizionale e non c'è nessun obbligo esplicito nel verbo ma la situazione creatasi quasi ti costringe ad accettare la condizione
tuttavia sono convinto che le 2 situazioni siano diverse
ma non saprei come spiegare la differenza
ti sei appena acceso la sigaretta e hai ancora l'accendino in mano quando si avvicina una persona con una sigaretta e ti dice
me la accenderesti
anche in questo caso è un condizionale e non c'è nessun obbligo esplicito nel verbo ma la situazione creatasi quasi ti costringe ad accettare la condizione
tuttavia sono convinto che le 2 situazioni siano diverse
ma non saprei come spiegare la differenza
Sí, ma con un punto di domanda: «Me la accenderesti?» (frase che quando è un invito ha un'intonazione diversa ancora rispetto a una domanda generica relativa a un'ipotesi).enigmista ha scritto:ti sei appena acceso la sigaretta e hai ancora l'accendino in mano quando si avvicina una persona con una sigaretta e ti dice
me la accenderesti
riassumendo
la frase condizionale non può esprimere nessun obbligo esplicito o implicito
non può neanche essere una domanda retorica in quanto non era una domanda ma un'affermazione
se fosse stata una domanda sarebbe potuta essere retorica? penso di no perchè non c'era nessuna risposta predeterminata
quindi risulta avere il seguente significato
semplice affermazione che però potrebbe non essere corretta
qualsiasi altra possibile interpretazione è sbagliata?
la frase condizionale non può esprimere nessun obbligo esplicito o implicito
non può neanche essere una domanda retorica in quanto non era una domanda ma un'affermazione
se fosse stata una domanda sarebbe potuta essere retorica? penso di no perchè non c'era nessuna risposta predeterminata
quindi risulta avere il seguente significato
semplice affermazione che però potrebbe non essere corretta
qualsiasi altra possibile interpretazione è sbagliata?
non può essere il significato della frase in questo caso poichè non voleva fare lui la torre ma voleva farla costruire a me.«perché cerchi di impedirmelo? Non è forse vero che tu lo faresti? E perché non dovrei farlo anch'io? Perciò lo faccio»
però in ogni caso non potendo essere predeterminata la risposta
secondo me non può trattarsi di una domanda retorica
Certo, ma non si parlava in generale? Poi ovviamente dipende dal tono...enigmista ha scritto:non può essere il significato della frase in questo caso poichè non voleva fare lui la torre ma voleva farla costruire a me.«perché cerchi di impedirmelo? Non è forse vero che tu lo faresti? E perché non dovrei farlo anch'io? Perciò lo faccio»
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