Si dice «lo Stato» o «lo stato»?
Moderatore: Cruscanti
- umanista89
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- Iscritto in data: lun, 14 ago 2006 22:22
Si dice «lo Stato» o «lo stato»?
Salve a tutti. Il quesito che vi pongo, come da titolo, è il seguente:
la parola «stato», nel suo significato di 'stato' come istituzione, si scrive con l'iniziale minuscola o maiuscola?
Ho consultato il mio dizionario della lingua italiana (lo Zingarelli) ma non è affatto chiaro: non espone alcuna regola al riguardo e, negli esempi, usa a volte la maiuscola, altre volte la minuscola, senza alcun criterio logico.
Ringrazio anticipatamente quanti mi risponderanno.
la parola «stato», nel suo significato di 'stato' come istituzione, si scrive con l'iniziale minuscola o maiuscola?
Ho consultato il mio dizionario della lingua italiana (lo Zingarelli) ma non è affatto chiaro: non espone alcuna regola al riguardo e, negli esempi, usa a volte la maiuscola, altre volte la minuscola, senza alcun criterio logico.
Ringrazio anticipatamente quanti mi risponderanno.
Tendenzialmente, si usa la maiuscola in questo caso, come esemplifica Luca Serianni nella sua grammatica (I, 194, l):
E, come dice un po’ prima:Alcuni nomi che designano nozioni astratte e organismi pubblici, in contrapposizione ad omografi relativi a dati particolari o concreti: la Legge non ammette ignoranza / la legge sugli ex combattenti; un funzionario dello Stato / lo stato dei dei lavori...
Direi quindi che nel contesto si capirà senz’altro a che cosa ci si riferisce, con o senza la maiuscola. Tuttavia, l’uso prevalente prevede, per ora, la maiuscola....l’uso della maiuscola è legato a fattori stilistici: ci aspettiamo di leggere Papa se chi scrive è un cattolico o comunque un ammiratore del pontefice, papa se il discorso muove da indifferenza o addirittura da ostilità.
Ho l'impressione che ultimamente l'uso della minuscola – sempre in espansione – si sia esteso anche a questo caso; resta comunque l'utilità della maiuscola ai fini della distinzione fra istituzione e condizione, che rendono consigliabile la maiuscola forse sempre, e sicuramente quando c'è possibilità di confusione (anche solo remota).
Senza dimenticare che papa dovrebbe essere sempre minuscolo quando è apposizione, a meno di entrare nel campo della maiuscola reverenziale.Marco1971 ha scritto:...l’uso della maiuscola è legato a fattori stilistici: ci aspettiamo di leggere Papa se chi scrive è un cattolico o comunque un ammiratore del pontefice, papa se il discorso muove da indifferenza o addirittura da ostilità.
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- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
L'Ultimo dell'anno
Sulla parola ultimo, quand'è usata per indicare l"ultimo dell'anno" in maniera assoluta, può essere giustificato l'uso della maiuscola: «Cosa hai fatto l'Ultimo?».
Mi pare un po’ eccentrico: la maiuscola, di là dai nomi propri e dall’inizio di frase, serve a personificare, a sottolineare la riverenza, a indicare un che di solenne. Le parole usate assolutamente non prendono la maiuscola. Ciò detto, lo può fare per vezzo personale nella corrispondenza informale. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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- Interventi: 1303
- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
Probabilmente è dovuto al fatto che io sento l'ultimo dell'anno come un giorno "quasi festivo", un po' come avviene per la vigilia di Natale; la quale spesso viene sentita come una festività vera e propria, e anche scritta con la maiuscola, la Vigilia, proprio per indicare il 24 dicembre (e non un altro giorno!) e proprio quello che vi accade in termini di festeggiamenti.
Sí, ma Vigilia, come Natale, Pasqua, ecc., sono nomi di feste religiose, c’è in origine quel senso di sacro e di solenne. L’ultimo dell’anno è una ricorrenza laica, del tutto estranea a misteri e divinità. Per questo avverto la maiuscola inappropriata, e certamente inaccettabile in uno scritto formale.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Francamente trovo la distinzione arbitraria (come tutte, in effetti). A meno che lei si senta tedesco ma non bavarese (a giudicare da quanto dice il Treccani).Carnby ha scritto:La mia preferenza è per Stato (maiuscolo) nel senso di "stato sovrano" e stato (minuscolo) nel senso di "entità federata". Per esempio, «La Germania è uno Stato federale» e «La Baviera è uno stato federato alla Germania».
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- Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25
Cortese Federico, ho cliccato su "Treccani" ma è comparsa "Wikipedia".Federico ha scritto:Francamente trovo la distinzione arbitraria (come tutte, in effetti). A meno che lei si senta tedesco ma non bavarese (a giudicare da quanto dice il Treccani).
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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