«Hockey»
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«Hockey»
Buonasera a tutti, apro questo filone dedicato al diporto dell'hockey in generale e non nella sua forma esclusivamente su ghiaccio.
L'hockey su ghiaccio è tradotto in disco su ghiaccio e fin qui siamo tutti d'accordo. Quando però il diporto si sposta su altri tipi di terreni (terra ad esempio) non si gioca più col disco, ma con una pallina di plastica rigida.
Come tradurre il diporto se viene a mancare l'elemento disco usato nella traduzione italiana?
L'hockey su ghiaccio è tradotto in disco su ghiaccio e fin qui siamo tutti d'accordo. Quando però il diporto si sposta su altri tipi di terreni (terra ad esempio) non si gioca più col disco, ma con una pallina di plastica rigida.
Come tradurre il diporto se viene a mancare l'elemento disco usato nella traduzione italiana?
- Lorenzo Federici
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Re: «Hockey»
La carta stagnola non è fatta di carta. Non ci vedo niente di male nel chiamarlo disco anche se non c'è più il disco: per analogia. Poi, comunque, se si trova una traduzione migliore ben venga. Si potrebbe fare anche solo ochi o ochei.
Re: «Hockey»
Riporto la proposta del Dizionario di esotismi di Jacono:
HOCKEY. – Così si chiama, in inglese, una sorta di pallamaglio, molto simile al gioco del calcio (su un terreno piano ed erboso, una palla deve entrare nella porta degli avversari), che oltre cinquant'anni fa si giocava da noi con una palla di legno e un bastone ricurvo a un'estremità, detto, in quel di Alessandria, «minoia» (si chiamava «pitò» se era in forma di martello). Può darsi che giocatori nostri, emigrati in America, abbiano insegnato il gioco ai Canadesi che ce lo hanno rimandato. A ogni modo, noi potremmo dire Palla sul prato.
Se il gioco avviene sul ghiaccio, è detto, con espressione inglese, Hockey-ice (i giocatori portano i pàttini, e la palla è sostituita con una piastrella di gomma elastica). La nostra espressione corrispondente a questo Hockey-ice, è Disco sul ghiaccio, che fa progressi nell'uso.
- Millermann
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Re: «Hockey»
Vista la presenza di ocheista in diverse pubblicazioni, anche secondo me la cosa piú semplice e logica sarebbe, probabilmente, l'adattamento. Si trovano già alcuni esempi d'uso di ochei su prato. 
È vero che potrebbe essere omografo dell'adattamento italiano di okay, ma mi sembra che in quel senso sia piú diffusa (e forse piú corretta) la grafia col raddoppiamento, occhei.

È vero che potrebbe essere omografo dell'adattamento italiano di okay, ma mi sembra che in quel senso sia piú diffusa (e forse piú corretta) la grafia col raddoppiamento, occhei.

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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Re: «Hockey»
Nel DLM di Gabrielli:
hockey (hòki), ingl., letter. «bastóne ricurvo», deriv. dall’ant. fr. hocquet, st. s.: giòco che si fa con palla e bastóni ricurvi su prato o su pista, o anche su ghiàccio, e in quésto caso la palla è sostituita da un disco; in it. i tèrmini in uso sóno, rispettivaménte, palla su prato o su pista e disco su ghiàccio (ingl. hockey-ice [hòki-àis]). || Il brutto e íbrido derivato hockeísta, che índica il giocatóre di disco su ghiàccio, òggi si è trasformato mèglio in discatóre; il giocatóre di palla su pista si chiama ormai comun. rotellista.
Re: «Hockey»
Òchei (o forse òcchei, più tradizionalmente: DOP, Treccani, DiPI) sarebbe la soluzione più spontanea anche per me (anche per le mie solite ragioni d'interlinguisticità: spagnolo (proposto) jóquey, portoghese hóquei, catalano hoquei, ecc.). Ma, a forza di strutturalpuristeggiare, ora ho il dubbio che quell'uscita in -ei non accentato non sia molto italiana; ma forse si può considerarla comunque accettabile, in quanto in termine d'uso raro?Millermann ha scritto: sab, 14 gen 2023 11:40 Vista la presenza di ocheista [...], anche secondo me la cosa piú semplice e logica sarebbe, probabilmente, l'adattamento.
Se però ci sono (state) alternative più diffuse, e registrate nei vocabolari, allora sembrerebbe più sensato puntare su quelle... ma allo stesso tempo, perdendo di specificità e internazionalità, potrebbero apparire meno appetibili. Sono indeciso, come mi capita spesso.

Rotellista è definito dal Treccani genericamente come (corsivo mio, qui e più sotto) «[c]hi pratica sport in cui si usano pattini a rotelle», e similmente nel Gabrielli; su altri dizionari non compare nemmeno; è definito invece «[g]iocatore di hockey a rotelle» nel Devoto-Oli.
Discatore è nel Treccani: «2. non com. Giocatore di hockey (o disco) su ghiaccio».
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Re: «Hockey»
- Ferdinand Bardamu
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Re: «Hockey»
Per quanto riguarda le discipline sportive, direi che la tendenza in italiano è quella non di adattare (come fanno, per esempio, spagnolo, portoghese, rumeno e catalano con football, mentre in francese rimane addirittura nella sua forma grafica inglese), bensí di fornire un equivalente con calchi (pallacanestro, pallavolo, pallabase) o coniazioni originali (calcio, ma pure pallacorda, se lo considerassimo un valido traducente di tennis). A mio avviso l’internazionalità e i suoi vantaggi non devono far premio su soluzioni idiomatiche, laddove esse esistano, ovviamente.G. M. ha scritto: sab, 14 gen 2023 13:23Òchei (o forse òcchei, più tradizionalmente: DOP, Treccani, DiPI) sarebbe la soluzione più spontanea anche per me (anche per le mie solite ragioni d'interlinguisticità: spagnolo (proposto) jóquey, portoghese hóquei, catalano hoquei, ecc.). Ma, a forza di strutturalpuristeggiare, ora ho il dubbio che quell'uscita in -ei non accentato non sia molto italiana; ma forse si può considerarla comunque accettabile, in quanto in termine d'uso raro?Millermann ha scritto: sab, 14 gen 2023 11:40 Vista la presenza di ocheista [...], anche secondo me la cosa piú semplice e logica sarebbe, probabilmente, l'adattamento.
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Re: «Hockey»
Sí, il dittongo in italiano dev'essere in posizione accentata, se ho ben letto in questo foro.G. M. ha scritto: sab, 14 gen 2023 13:23 Ma, a forza di strutturalpuristeggiare, ora ho il dubbio che quell'uscita in -ei non accentato non sia molto italiana; ma forse si può considerarla comunque accettabile, in quanto in termine d'uso raro?
Re: «Hockey»
Ripensandoci, è comunque un'uscita che si trova, almeno nel plurale dei termini in -eo non accentato, che sono molti: ùvei, ìgnei, ròsei, lùtei, fùmei, àurei, sidèrei, sebàcei, femmìnei, sulfùrei, subàcquei, cartilagìnei, eccetera… 
- Ferdinand Bardamu
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Re: «Hockey»
Tutte parole d’origine dòtta. Qui l’ipotesi nostra è quella di un adattamento di un anglismo, che avrebbe inevitabilmente tratti popolari. Come ho detto su, però, all’adattamento di nomi sportivi stranieri mi sembra preferibile il calco o la coniazione originale, perché questa pare essere la tendenza in italiano, almeno per le discipline di squadra.G. M. ha scritto: sab, 14 gen 2023 18:47 Ripensandoci, è comunque un'uscita che si trova, almeno nel plurale dei termini in -eo non accentato, che sono molti: ùvei, ìgnei, ròsei, lùtei, fùmei, àurei, sidèrei, sebàcei, femmìnei, sulfùrei, subàcquei, cartilagìnei, eccetera…![]()
Re: «Hockey»
Aggiungo solo, per curiosità, che l'Accademia d'Italia (nel Bollettino del 1942) mandò a confino pure ocheista, facendo conto sull'infelice *giocadisco, composto di giocare, sign. 15, direi: «[...] lanciare (la palla, la boccia, ecc.)» e disco.Daphnókomos ha scritto: sab, 14 gen 2023 12:38 Nel DLM di Gabrielli:hockey (hòki), ingl., letter. «bastóne ricurvo», deriv. dall’ant. fr. hocquet, st. s.: giòco che si fa con palla e bastóni ricurvi su prato o su pista, o anche su ghiàccio, e in quésto caso la palla è sostituita da un disco; in it. i tèrmini in uso sóno, rispettivaménte, palla su prato o su pista e disco su ghiàccio (ingl. hockey-ice [hòki-àis]). || Il brutto e íbrido derivato hockeísta, che índica il giocatóre di disco su ghiàccio, òggi si è trasformato mèglio in discatóre; il giocatóre di palla su pista si chiama ormai comun. rotellista.
G.B.
Re: «Hockey»
Posso chiederle da quale edizione, con relativo anno, è tratto il brano?
Nell'ipotesi, questo non mi sembra un problema: stiamo parlando comunque d'un adattamento moderno, che non deve necessariamente simulare un termine di tradizione ininterrotta: per cui la presenza di eventuali tratti dòtti (non troppo appariscenti) come questo ci potrebbe stare senza problemi, almeno secondo me.Ferdinand Bardamu ha scritto: sab, 14 gen 2023 19:18 Tutte parole d’origine dòtta. Qui l’ipotesi nostra è quella di un adattamento di un anglismo, che avrebbe inevitabilmente tratti popolari. [...]
Mi trovo comunque abbastanza d'accordo colle tue altre considerazioni sul fatto che potrebbe essere preferibile una soluzione di tipo diverso.
Non ci dia queste informazioni solo «per curiosità», come se fossero cose collaterali di poco conto... questo è un fatto molto interessante!G.B. ha scritto: sab, 14 gen 2023 19:22 Aggiungo solo, per curiosità, che l'Accademia d'Italia (nel Bollettino del 1942) mandò a confino pure ocheista, facendo conto sull'infelice *giocadisco [...]

- Ferdinand Bardamu
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Re: «Hockey»
Tuttavia, come esistono composti e derivati bene o male formati, cosí esistono adattamenti corretti oppure no. E, poiché l’adattamento integrale appartiene al parlato spontaneo, non si può ignorare una caratteristica come quella di cui discutiamo, ossia il fatto che ‹ei› non si trova fuori d’accento —e nemmeno in posizioni diverse dalla finale— nelle parole di tradizione ininterrotta. (A tal proposito, ho sentito da parlanti romani la pronuncia Fèsbuc per la nota piattaforma sociale: la regola dunque vige ancora, nel parlato meno sorvegliato). D’altra parte, se volessimo evitare eccezioni e creare un adattamento con tutti i crismi, ne risulterebbe un òcchi senza dubbio improponibile.G. M. ha scritto: sab, 14 gen 2023 19:55Nell'ipotesi, questo non mi sembra un problema: stiamo parlando comunque d'un adattamento moderno, che non deve necessariamente simulare un termine di tradizione ininterrotta: per cui la presenza di eventuali tratti dòtti (non troppo appariscenti) come questo ci potrebbe stare senza problemi, almeno secondo me.
Ad ogni modo, la mia preferenza va a disco su(l) ghiaccio per la disciplina, al già citato discatore per l’atleta che la pratica.
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Re: «Hockey»
«Edizioni Scolastiche Mondadori», 4a edizione, 1965.G. M. ha scritto: sab, 14 gen 2023 19:55Posso chiederle da quale edizione, con relativo anno, è tratto il brano?
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