Salve.
In casi del genere “lo” è superfluo?
«Non lo/Non avevo capito che fosse lui.»
«Te lo avevo/Ti avevo detto che il tempo qui era tremendo.»
Inoltre, in quest’ultima frase, è giusto l’imperfetto era? Sarebbe meno appropriato il presente è?
Ho anche un altro dubbio: «Non ce lo avevi anche tu?»
In questo caso è obbligatorio l’uso di ci, oppure è anche possibile ometterlo? «Non lo avevi anche tu?»
Grazie in anticipo.
«Ti avevo detto che» o «Te lo avevo detto che»?
Moderatore: Cruscanti
- Millermann
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Re: «Ti avevo detto che» o «Te lo avevo detto che»?
Nei primi due esempi, direi che l'impiego di lo è sicuramente non obbligatorio, ma tipico del parlato. Le frasi che ne fanno uso sono marcate tramite dislocazione (o isolamento) a destra; in esse il pronome è un riferimento cataforico, cioè è impiegato per anticipare un concetto che comparirà piú avanti.
Le stesse frasi, non marcate (quindi senza l'anticipazione) suonano leggermente piú formali, e dunque adatte a un contesto scritto.
Anche nella terza frase d'esempio il ci non è obbligatorio, ma è la forma piú naturale nel parlato. Ometterlo non muta il significato: anche qui dà forse una sfumatura di linguaggio meno spontaneo.
Per quanto riguarda poi il tempo verbale, l'imperfetto mi suona bene, anche per attrazione di quello della principale, ma trovo che anche il presente sarebbe accettabile.
Le stesse frasi, non marcate (quindi senza l'anticipazione) suonano leggermente piú formali, e dunque adatte a un contesto scritto.

Anche nella terza frase d'esempio il ci non è obbligatorio, ma è la forma piú naturale nel parlato. Ometterlo non muta il significato: anche qui dà forse una sfumatura di linguaggio meno spontaneo.
Per quanto riguarda poi il tempo verbale, l'imperfetto mi suona bene, anche per attrazione di quello della principale, ma trovo che anche il presente sarebbe accettabile.

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Re: «Ti avevo detto che» o «Te lo avevo detto che»?
La ringrazio per le delucidazioni.
È quindi possibile, per riferirsi al passato, rispondere a una domanda omettendo il ci: «Sì, lo avevo»?
È quindi possibile, per riferirsi al passato, rispondere a una domanda omettendo il ci: «Sì, lo avevo»?
(Luca Serianni, Italiano, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Garzanti, 1997, cap. VII, §50).Con funzione di rinforzo semantico e fonico, «in molte frasi della lingua viva incardinate sul verbo avere l'uso di ci può dirsi obbligatorio. A una domanda come “Hai il biglietto?” si risponde: “Sì”, o “Ce l'ho”, non col semplice “l'ho”»
- Millermann
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Re: «Ti avevo detto che» o «Te lo avevo detto che»?
Credo proprio di sí. Dipende sempre, ovviamente, dal contesto, ma a orecchio direi che l'unico (o quasi) caso in cui il ci mi pare davvero necessario sia proprio quello del comune «ce l'ho[/hai/ha]», non saprei dire se per l'eccessiva brevità del semplice «l'ho» o perché è una forma ormai cristallizzata. 
Ma basta già una piccola variazione, ad esempio un plurale, per rendere accettabile anche la forma priva di «rinforzo»:
- Hai i biglietti?
- Sí, li ho.
Naturalmente, se la domanda iniziasse con «ce li hai...», anche la risposta dovrebbe adeguarsi.

Ma basta già una piccola variazione, ad esempio un plurale, per rendere accettabile anche la forma priva di «rinforzo»:
- Hai i biglietti?
- Sí, li ho.
Naturalmente, se la domanda iniziasse con «ce li hai...», anche la risposta dovrebbe adeguarsi.

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