Canape lasco ctonio ha scritto: gio, 23 mar 2023 21:53
Non è ciò che scrive: biasima chi parla di progresso per la declinazione al femminile di professioni.
In Italia ci sono moltissime persone che si oppongono a femminili perfettamente legittimi e regolari usando argomentazioni assurde*, da persone che hanno una conoscenza superficiale della lingua, di quella
superficialità che basta a ritenersi cólti (...ci sono passato anch'io); visto che lei frequenta le reti sociali, sicuramente ne avrà incontrati. Per forza, poi, quando le femminilizzazioni arrivano a usarsi diffusamente, sembra una «conquista» del «progresso», dopo aver dovuto lottare contro un'opposizione assurda del genere.
Se si vuole criticare, quindi, mi sembra più sensato, più produttivo e più utile per l'italiano, rilevare e criticare razionalmente gli errori di grammatica, non insultare il desiderio o la soddisfazione di vedere usate forme femminili che —se costruite e usate secondo la grammatica italiana— sono perfettamente sensate. Altrimenti il risultato è —come si vede da tutta la situazione che vediamo e viviamo— controproducente.
[*Un esempio pratico, recente, da un mio contatto su Facebook:
Avrete letto su vari giornali la notizia dell'ingegnerA che rifiuta un lavoro mal retribuito. Declinando tale professione al femminile, il plurale femminile risulterà "ingegnerE" e di conseguenza si sarà creata ambiguità con il presente singolare maschile. Queste innovazioni linguistiche buoniste stanno sfasciando la lingua perché vengono introdotte a scopo buonista senza tenere conto della struttura razionale della lingua. Un simile vandalismo non può che provenire da persone che non comprendono il valore della lingua.
]