Il nuovo forestierismo che scopro oggi è parklet: parola che non ho mai sentito prima, ma che vedo impiegata come fosse un termine normalissimo che si è sempre usato.
Una ricerca in Rete fornisce qualche informazione:
Il parklet è semplicemente un’estensione del marciapiede che offre più spazio e servizi per i cittadini che usano la strada. Solitamente i parklet sono installati su corsie di parcheggio e utilizzano diversi posti auto estendendosi in genere dal livello del marciapiede fino alla larghezza del parcheggio adiacente.
Sono estensioni dell’area pedonale pensate per le persone, offrono un posto dove fermarsi, sedersi e riposare mentre si svolgono varie attività. Nei casi in cui un parklet non è concepito per ospitare persone, può fornire vegetazione, arte o altri servizi; possono inoltre ospitare un parcheggio per biciclette e tante altre funzioni. (Fonte)
E effettivamente le attestazioni nei quotidiani non sono pochissime.
Avete idee?
Io ultimamente col diluvio inarrestabile mi sento un po' spento, scarico. Uno non fa in tempo a ragionare sulla traduzione d'un termine che ne servono già altre cinquanta.
L'etimologia sembra essere l'unione di park (parco) con il diminutivo -let dunque si potrebbe tradurre con il calco parchetto, ovvero piccolo parco (ma anche parchino andrebbe bene).
È anche vero che parchetto si può considerare l'adattamento di parquet, ma io ho sempre sentito palchetto quindi (credo?) non dovrebbe essere un problema troppo grave.
Valalli ha scritto: lun, 15 mag 2023 12:48
L'etimologia sembra essere l'unione di park (parco) con il diminutivo -let dunque si potrebbe tradurre con il calco parchetto, ovvero piccolo parco (ma anche parchino andrebbe bene).
Parchetto è la prima che è venuta in mente anche a me, anche perché somigliano spesso a dei micro-parchi. Comunque preciso che «park» non sta per parco ma per area parcheggio, perché sono delle pedane installate sulle aree adibite a questo scopo.
Io invece penso che park stia proprio per parco - anche pensando alla funzione di un parklet, ossia un piccolo parco inserito negli spazi pedonali - perché per indicare il parcheggio si usa parking [lot/space/area]. E il diminutivo parchino è disponibile per cercare di replicare il termine inglese. Io però direi microparco, è il termine che userei per chiosare (non per tentare di sostituire) parklet, che ormai mi sembra ben impiantatosi. Ma a quest'ultimo riguardo (non fare menzione del termine inglese o chiosarlo in un testo tradotto o che si redige originalmente), anche se so di sembrare un disco rotto, direi che bisogna vedere qual è il contesto.
Freelancer ha scritto: lun, 15 mag 2023 18:43
Io invece penso che park stia proprio per parco - anche pensando alla funzione di un parklet, ossia un piccolo parco inserito negli spazi pedonali - perché per indicare il parcheggio si usa parking [lot/space/area].
Park colloquialmente indica anche lo spazio adibito al parcheggio.
Merriam-Webster ha scritto:
park (noun)
3
b: PARKING LOT
Credo sia un gioco di parole. All'inizio, a San Francisco, si propose il nome walklet; poi fu cambiato in parklet perché più accattivante, e probabilmente anche perché somiglia a tutti gli effetti a un piccolo parco.
Modifica: aggiunta preposizione a
Ultima modifica di 12xu in data mar, 16 mag 2023 0:07, modificato 1 volta in totale.
È anche vero, però, che «parchetto» può essere usato, nel linguaggio comune, per indicare un parco vero e proprio, ancorché piccolo. Allora si potrebbero sfruttare le tante possibilità di formare alterati che la nostra lingua ci offre e coniare vezzeggiativi come *parcoletto o *parcolino.
Aspettate a storcere il naso: pensate che è proprio ciò che un anglofono si aspetterebbe da parte nostra! Qualcuno, infatti, li ha già proposti come ipocoristici italiani per il nome inglese Park!
Looking for an Italian nickname for Park? Here are some Italian options:
• Parketto
• Parkissimo
• Il Parko
• Parcoletto
• Parcolino
E poi, diciamoci la verità: parcoletto per parklet è davvero irresistibile!
Millermann, un caso di telepatia! Oggi pomeriggio pensavo proprio (con non molta convinzione, a dire il vero...) a parcolino.
Fra i due forse è migliore il suo parcoletto. È simpatico; e notevole nella coincidenza che è molto simile all'inglese (ne sarebbe un adattamento perfetto) e insieme suona molto italiano, col doppio diminutivo -oletto.