Vi segnalo quest’articolo di Linkiesta.
Non sono d’accordo sulla definizione di «pleonasmo». Il ma in «Ci scusiamo ma…» non è superfluo e l’autore stesso spiega qual è il valore della congiunzione avversativa in questo caso. Il fatto, poi, che si debba preferire la coordinazione per asindeto mi sembra la classica regola fantasma.
Che ne pensate?
Linkiesta, «Il ‹ma› pleonastico che nasconde la nostra propensione a mettere le mani avanti»
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- Ferdinand Bardamu
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Re: Linkiesta, «Il ‹ma› pleonastico che nasconde la nostra propensione a mettere le mani avanti»
Dipende. Il ma sembra anticipare il dispiacere dell'interlocutore nel sentirsi chiedere scusa (il che —si giustifica— avrà un motivo e infatti è espresso poco dopo), quanto a dire: Ci dispiace, ma...
In questi casi, ci scusiamo mi pare valga ci dispiace.
Mi viene in mente che a volte si usa scusa, ma..., seppur con altro tono, anche per richiamare l'attenzione: Scusa, ma che cavolo stai facendo? In tal caso scusa, ma... non sta per mi dispiace, evidentemente.
In questi casi, ci scusiamo mi pare valga ci dispiace.
Mi viene in mente che a volte si usa scusa, ma..., seppur con altro tono, anche per richiamare l'attenzione: Scusa, ma che cavolo stai facendo? In tal caso scusa, ma... non sta per mi dispiace, evidentemente.
G.B.
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