«Volere spiegato»
Moderatore: Cruscanti
«Volere spiegato»
Ho appena letto in rete "Lui vuole spiegato perché ...". Tale costrutto è possibile in italiano oppure c'è da aspettarsi, come al solito, l'influenza di un calco dell'inglese ?
PS Se il filone rientra in un'altra sezione notificatemelo e lo eliminerò
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- Millermann
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Re: «Volere spiegato»
Salve. Non credo proprio che derivi dall'inglese; anzi, io avrei aperto il filone addirittura nella sezione dei... dialetti. 
Non so nel suo, ma nel mio dialetto (e di conseguenza nel mio italiano regionale) la costruzione in oggetto è comunissima. Si dice proprio che «uno vuole spiegato qualcosa», che il ragazzo vuole aiutato a fare i compiti, eccetera.
Inoltre, il verbo volere è usato (in dialetto, ma anche in italiano regionale) laddove in italiano normale si userebbe il verbo andare. Quindi, ad esempio, si dirà che «i panni vogliono lavati» (cioè vanno lavati).
E, in alcuni casi, le due interpretazioni possono essere entrambe plausibili: una frase come «il bambino vuole accompagnato a scuola» può voler dire sia che il bambino desidera essere accompagnato a scuola, sia che ciò va fatto per qualche altra ragione.

Non so nel suo, ma nel mio dialetto (e di conseguenza nel mio italiano regionale) la costruzione in oggetto è comunissima. Si dice proprio che «uno vuole spiegato qualcosa», che il ragazzo vuole aiutato a fare i compiti, eccetera.
Inoltre, il verbo volere è usato (in dialetto, ma anche in italiano regionale) laddove in italiano normale si userebbe il verbo andare. Quindi, ad esempio, si dirà che «i panni vogliono lavati» (cioè vanno lavati).
E, in alcuni casi, le due interpretazioni possono essere entrambe plausibili: una frase come «il bambino vuole accompagnato a scuola» può voler dire sia che il bambino desidera essere accompagnato a scuola, sia che ciò va fatto per qualche altra ragione.

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Re: «Volere spiegato»
La ringrazio per la risposta. Purtroppo il mio dialetto lo conosco poco, e quando lo parlo tendo a italianizzarlo, per tanto tale espressione mi era estranea.
Re: «Volere spiegato»
Ahimé: non vorrei dirlo, ma temo che il fronzoluto "Lui vuole/vorrebbe che (gli) venga/venisse spiegato perché..." sia destinato a cedere il passo ad uno spiccio e dinamico "Lui vuole spiegato..." 

Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
- Millermann
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Re: «Volere spiegato»
Sono d'accordo: almeno per le frasi con agente non espresso, questo è un modo spiccio d'esprimersi. 
In altri casi, basta passare alla forma esplicita:
«Stasera voglio raccontato (=che mi racconti) per bene quello che hai combinato».
Invece, nel caso di frasi passive come *«voglio accompagnato» o *«voglio trattato bene» (costruzioni tipiche dialettali), la mia sensazione è che siano agrammaticali in italiano, tanto piú che per renderle accettabili è sufficiente esplicitare l'ausiliare «essere» dell'infinito passivo.

In altri casi, basta passare alla forma esplicita:
«Stasera voglio raccontato (=che mi racconti) per bene quello che hai combinato».

Invece, nel caso di frasi passive come *«voglio accompagnato» o *«voglio trattato bene» (costruzioni tipiche dialettali), la mia sensazione è che siano agrammaticali in italiano, tanto piú che per renderle accettabili è sufficiente esplicitare l'ausiliare «essere» dell'infinito passivo.

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Re: «Volere spiegato»
Chiarissimo, caro Millermann, ma secondo Lei con
«Adesso voglio spiegato per filo e per segno quello che è successo»
siamo ai margini della grammaticalità o li abbiamo superati?
Grazie.
«Adesso voglio spiegato per filo e per segno quello che è successo»
siamo ai margini della grammaticalità o li abbiamo superati?
Grazie.
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- Millermann
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Re: «Volere spiegato»
Secondo me, caro Lorenzos, siamo entro i margini: si tratta semplicemente di una forma colloquiale/popolare, ma non direi agrammaticale né [smaccatamente] regionale. 
Vedo che si era parlato di un argomento simile anche in un altro filone, in cui alcuni avevano espresso delle perplessità riguardo alla comprensibilità della frase proposta.
Tenga presente che, come dicevo prima, la mia percezione è condizionata dal fatto che questa è un'espressione tipica del mio dialetto, e perciò: (1) la comprendo senza problemi e (2) non mi suona italiana ma dialettale, e quindi non la userei se non in uno scambio colloquiale con un mio corregionale.
Distinguerei sempre, però, tra i diversi livelli dell'uso di volere seguito dal participio passato:
1) Riferito al soggetto, che subisce l'azione, con senso di richiesta o desiderio:
*Pippo vuole portato al mare
Italiano normale: Pippo vuol essere portato al mare
[Altri esempi: Pippo vuole (essere) aiutato, non vuole (essere) sgridato, ecc.]
2) Riferito al soggetto, con senso di dovere:
*La camicia di Pippo vuole stirata.
Italiano normale: La camicia di Pippo va/dev'essere stirata.
Anche con soggetto animato, se il contesto lo suggerisce: I bravi studenti vogliono (=vanno) premiati.
Queste prime due, come dicevo prima, sono per me costruzioni dialettali, quindi agrammaticali in italiano.
3) Riferito all'oggetto espresso.
?Pippo vuole stirata la camicia
Italiano normale: Pippo vuole che gli sia stirata la camicia (anche: vuole avere stirata...)
Questa, invece, mi suona colloquiale ma non agrammaticale, perché risponde alla domanda: Pippo come vuole la camicia? Stirata!
Mi sembra anche l'unica scelta possibile nel parlato informale, in cui non trovo proponibile la costruzione esplicita, di registro troppo elevato.

Vedo che si era parlato di un argomento simile anche in un altro filone, in cui alcuni avevano espresso delle perplessità riguardo alla comprensibilità della frase proposta.
Tenga presente che, come dicevo prima, la mia percezione è condizionata dal fatto che questa è un'espressione tipica del mio dialetto, e perciò: (1) la comprendo senza problemi e (2) non mi suona italiana ma dialettale, e quindi non la userei se non in uno scambio colloquiale con un mio corregionale.
Distinguerei sempre, però, tra i diversi livelli dell'uso di volere seguito dal participio passato:
1) Riferito al soggetto, che subisce l'azione, con senso di richiesta o desiderio:
*Pippo vuole portato al mare
Italiano normale: Pippo vuol essere portato al mare
[Altri esempi: Pippo vuole (essere) aiutato, non vuole (essere) sgridato, ecc.]
2) Riferito al soggetto, con senso di dovere:
*La camicia di Pippo vuole stirata.
Italiano normale: La camicia di Pippo va/dev'essere stirata.
Anche con soggetto animato, se il contesto lo suggerisce: I bravi studenti vogliono (=vanno) premiati.
Queste prime due, come dicevo prima, sono per me costruzioni dialettali, quindi agrammaticali in italiano.
3) Riferito all'oggetto espresso.
?Pippo vuole stirata la camicia
Italiano normale: Pippo vuole che gli sia stirata la camicia (anche: vuole avere stirata...)
Questa, invece, mi suona colloquiale ma non agrammaticale, perché risponde alla domanda: Pippo come vuole la camicia? Stirata!

Mi sembra anche l'unica scelta possibile nel parlato informale, in cui non trovo proponibile la costruzione esplicita, di registro troppo elevato.

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Re: «Volere spiegato»
Osservazioni pienamente condivisibili, caro Millermann, di cui la ringrazio.
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
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