Vorrei sentire il vostro parere riguardo a una questione che da tempo suscita in me qualche perplessità.
Ho l'impressione che il significato di alcune parole sia del tutto generalmente un poco alterato da quello più usuale.
Mi vengono in particolare in mente le due che danno il titolo alla discussione.
Per quanto cocerne "ameno", mi pare sia sempre da intendersi col significato di assurdo o indecente o simili (e ciò pure in televisione e similari).
Per triviale invece ho spesso notato la significazione di "bello, divertente". Ho però l'idea si tratti di un utilizzo prevalentemente locale (dalle mie parti, del resto, si sente usare anche "grezzo" col medesimo significato). Oppure no?
Vi risultano questi fatti?
"ameno" e "triviale"
Moderatore: Cruscanti
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- Iscritto in data: gio, 14 set 2006 23:04
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Questo senza dubbio, appunto.(d'altronde questo significa che il campione che ha provocato questo suo dubbio è probabilmente assai limitato)

Proprio essendo termini non particolarmente diffusi, del resto, mi son trovato in difficoltà nell'approfondire.
Trattasi più che altro di impressione per quanto riguarda ameno (di esempi specifici non me ne vengono ora; cionondimeno ho quasi la certezza che nel 90% dei casi in cui l'ho sentito utilizzare fosse da intendere a quel modo).
Per quanto riguarda triviale, l'ho sentito più volte nel linguaggio parlato (che quindi non posso riportare). Il che, per l'appunto, mi ha fatto pensare a un utilizzo locale. Del resto, in zona Livorno, una connessione semantica tra "rozzo" e "buono" non appare neanche poi così bislacca.
Ameno è registrato anche nel senso di bizzarro, singolare. Sull’estensione semantica di triviale non mi pronuncio, per ora.
P.S. Pell’amor del cielo: basta con questa lingua metallica!
Repetita iuvant?
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