Trovo sparute attestazioni di tucullo e tuculo, qualche esempio:tucùl s. m. [voce di etimo incerto, prob. di provenienza sudanese]. – Nome usato dagli Europei per indicare l’abitazione stabile, di forma cilindrica e con tetto conico di paglia, particolarmente diffusa nell’Africa orientale e spesso riproposta altrove in villaggi di vacanze sul mare.
Tucullo:
Parlando dei costumi degli Assaortini dice, (II. p. 130) che in un tucullo osservò un vecchio che assiso comodamente fumava una pipa (hooka) del paese […] (Fonte)
[…] Venuto il tramonto, le agnelle in ischiera
Dinanzi al tucullo non videro. Orror! (Fonte)
Poco nutrimento consistente in un po' di ceci ed in una razione di pane di dura; mancanza di un letto qualsiasi, dovendo dormire sul nudo terreno, privazioni di vestimenti e di scarpe, chè tutto è messo a ruba; e fa Savoiroux poi un lavoro da stancare dieci persone, stante l'obbligo di correre da un tucullo all'altro per curare i feriti. (Fonte)
Anche nell'Abissinia, negli infidi altopiani tra i tuculli, coraggiosi italiani raccolsero osservazioni meteorologiche […] (Fonte)
Tuculo:
Ed ecco un bimbo, quasi bianco, quasi nostro, mezzo nudo sulla porta d'un tuculo in un sacchetto sulle spalle d'una donna nera: come un bimbo rapito […] (Fonte)
Fadasi è un villaggio di un migliaio di tuculi; è l'ultimo villaggio negro, o meglio il primo villaggio galla. (Fonte)