Il Dizionario di Cantabrigia in Rete lo definisce come:
Per il Merriam-Webster è:someone who gets too upset or angry over small problems
Pel Dizionario urbano (cito solo la prima definizione; ce ne sono parecchie) è:a person given to often excessively emotional performances or reactions
Dopo aver girato per anni inutilmente intorno al calco letterale, che mi soddisfaceva poco, mi è venuta in mente qualche giorno fa una soluzione "banale" a cui però non avevo pensato, e che mi pare calzante: melodrammatico, melodrammatica (secondo il genere dell'individuo a cui si riferisce): «Sei proprio una drama queen!», «Che drama queen tua sorella!» = «Sei proprio un melodrammatico!», «Che melodrammatica tua sorella!».People (mostly girls - but boys play their part) who like to blow everything totally out of proportion because they either :
[...]
- Want to seek attention
- Have some emotional dysfunction and it's their duty to make life harder for everyone around them
- Just simply can't get over it
- Extremely miserable and insecure
- All of the above
In terra italica il termine poi è inevitabilmente caricato di preziose e sottili sfumature che lo nobilitano:
...E diventa un più innocuo amante dei pettegolezzi (amante del melodramma?), come sembrerebbe dalla gallery in fondo all'articolo.Marianna Tognini su «Grazia» ha scritto:Non si tratta di scenate o di gossip, essere una drama queen è uno stile di vita - e ci si nasce: ecco come capire se la cosa vi riguarda
La traduzione italiana dell'espressione drama queen come regina del dramma, rischia di perdere la sua componente tragicomica, fondamentale invece nella descrizione di una delle personalità più divertenti del panorama delle personalità.
Perché la questione è che non si tratta banalmente di persone che provano un’attrazione irrefrenabile verso le scenate, i litigi, le piccole faide, i gossip succosi e le sceneggiate.
E non sono manco delle pettegole nel senso stretto del termine: il drama deve essere vissuto e gustato in prima persona non per essere raccontato in giro a chicchessia (per lo meno, non subito!), ma per coglierne i tentennamenti, la suspense, l’escalation e infine l’esplosione. [...]