«Mew», «mewing»

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Lorenzo Federici
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«Mew», «mewing»

Intervento di Lorenzo Federici »

Mewing è un termine che indica l'azione di schiacciare la lingua sul palato per un'ipotetica migliore definizione della mascella. Non so dire se è un termine destinato a restare, specialmente perché ha preso piede grazie a TikTok e al gergo giovanile in generale.

Prende il nome dal cognome portato dall'ortodontista britannico John Mew e da suo figlio Micheal Mew, che hanno inventato e diffuso questa controversa tecnica.

Il cognome significherebbe «gabbiano», oppure «che lavora con gabbie per la muta dei falchi», quest'ultimo dal francese mue, cioè muta. Mewing nel Medioevo avrebbe indicato in inglese proprio la muta.

Nel secondo significato del cognome e anche considerando che cos'è [o dovrebbe essere] il mewing nella pratica, avrebbe senso espandere il significato di fare la muta, dove muta potrebbe significare sia cambiare forma del volto sia stare in silenzio.

Però mi sembra molto difficile che una soluzione così possa anche solo sperare di attecchire; avrebbe più possibilità, forse, un adattamento generico. Avevo pensato a Mevo per il cognome e quindi mevare e mevo o mevaggio per il verbo e l'azione. Volendo riprendere l'etimo, il francese ha mouette da quella radice e ou /w/ nei prestiti più recenti diventa ov in italiano: ouate e ovatta; ouest e ovest(e). Avremmo quindi Giovanni Movo e Michele Movo, movare e movo o movaggio.

Sempre restando sul filo della fantalinguistica, perché giusto quello possiamo fare, avete altre proposte?
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Carnby
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Re: «Mew», «mewing»

Intervento di Carnby »

Più precisamente mew indica la gavina, un uccello simile al gabbiano, nonché la muda degli uccelli e anche il verso del gatto.
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Millermann
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Re: «Mew», «mewing»

Intervento di Millermann »

E infatti, oltre a ciò, Mew è anche il nome d'un Pokémon dall'aspetto vagamente felino. :roll:

Proprio pensando al verso del gatto (perché, diciamolo, è cosí che suona in inglese!), se dovessi trovare un traducente per quest'inutile anglicismo, sceglierei qualcosa d'insolito e particolare da risemantizzare: gnaulare come verbo e gnaulío come sostantivo. :P

Oltre che a differenziarsi da miagolare/miagolío, in tal modo si riuscirebbe a esprimere meglio il «fastidio» suscitato da quest'ennesima trovata. ;)
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valerio_vanni
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Re: «Mew», «mewing»

Intervento di valerio_vanni »

Cruscate è la mia fonte principale di forestierismi.
La maggior parte di quelli riportati sono cose mai sentite.
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G. M.
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Re: «Mew», «mewing»

Intervento di G. M. »

valerio_vanni ha scritto: sab, 27 gen 2024 20:55 Cruscate è la mia fonte principale di forestierismi.
La maggior parte di quelli riportati sono cose mai sentite.
Beh, ma questo è il suo bello: ci fa conoscere le parole di àmbiti che di solito non frequentiamo (...e possiamo così contribuire alla conoscenza comune aiutando a definirne gli àmbiti d'uso, in negativo). :)

Personalmente l'ho incontrato varie volte in Rete (non su TikTok, che non frequento; su Facebook e Instagram). (L'avevo erroneamente inteso come un uso figurato del verbo inglese per 'falciare', che invece non è mew ma mow).
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Carnby
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Re: «Mew», «mewing»

Intervento di Carnby »

G. M. ha scritto: sab, 27 gen 2024 21:25 L'avevo erroneamente inteso come un uso figurato del verbo inglese per 'falciare', che invece non è mew ma mow).
In alcuni dialetti inglesi si usa (dal Merriam-Webster):

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Lorenzo Federici
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Re: «Mew», «mewing»

Intervento di Lorenzo Federici »

Millermann ha scritto: sab, 27 gen 2024 20:32 Proprio pensando al verso del gatto (perché, diciamolo, è cosí che suona in inglese!), se dovessi trovare un traducente per quest'inutile anglicismo, sceglierei qualcosa d'insolito e particolare da risemantizzare: gnaulare come verbo e gnaulío come sostantivo. :P
Non capisco perché associarlo al gatto però, oltre al suono. Non mi pare che gli americani confondano il mew del gatto col verbo mew: sarebbe come se non avessimo la parola lattina e venisse usato il termine can al suo posto e, piuttosto che adattarlo a orecchio (canna magari, con cui comunque condivide un significato simile), lo adattassimo con un sinonimo di potere, magari possenza, perché in inglese suonano uguale.
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Re: «Mew», «mewing»

Intervento di 12xu »

Lorenzo Federici ha scritto: dom, 28 gen 2024 0:40 Non capisco perché associarlo al gatto però, oltre al suono. Non mi pare che gli americani confondano il mew del gatto col verbo mew: sarebbe come se non avessimo la parola lattina e venisse usato il termine can al suo posto e, piuttosto che adattarlo a orecchio (canna magari, con cui comunque condivide un significato simile), lo adattassimo con un sinonimo di potere, magari possenza, perché in inglese suonano uguale.
Secondo me è una buona soluzione, o perlomeno un'ottima base: per pronunciarlo è necessario appiattire la lingua sul palato, che è proprio quel che deve indicare. Altrimenti in greco vi è il termine πλατύγλωσσος, ossia lingua-piatta, da cui si potrebbe derivare *platuglossia.

Modifica:
Aggiungo una breve riflessione: non vedo la necessità di adattare il cognome e l'azione insieme. C'è altrimenti una lista pressoché infinita di nomi e cognomi molto più popolari da adattare. Nella quasi totalità dei casi, chi pronuncia o scrive questa parola lo fa per indicare la pratica, non la persona che l'ha divulgata.
Ultima modifica di 12xu in data dom, 28 gen 2024 10:26, modificato 1 volta in totale.
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Millermann
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Re: «Mew», «mewing»

Intervento di Millermann »

Lorenzo Federici ha scritto: dom, 28 gen 2024 0:40Non mi pare che gli americani confondano il mew del gatto col verbo mew: sarebbe come se non avessimo la parola lattina e venisse usato il termine can al suo posto e, piuttosto che adattarlo a orecchio (canna magari, con cui comunque condivide un significato simile), lo adattassimo con un sinonimo di potere, magari possenza, perché in inglese suonano uguale.
Uhm, forse, però secondo me non è la stessa cosa: qui Mew è un cognome, quindi non ha un significato particolare. È piuttosto come «suona» all'orecchio di chi ascolta. Ed è piú facile che suoni come un miagolio che come un qualcosa che non c'entra nulla.

Voglio dire: nella frase citata come esempio nel suo collegamento iniziale:
Urban Dictionary ha scritto:Stacy "Yh Chad has some nice ass jaw now. He's been mewing for 6 months now"
Cosa «sentirebbe» un anglofono? Io dico che capirebbe «sta miagolando da 6 mesi» e non «gabbianando» o altro. :?

Comunque la mia era, piú che altro, una proposta provocatoria; inoltre, riflettendo meglio, si potrebbe pensare anche a un adattamento, attraverso un'alterazione di miagolare/gnaulare che lo avvicini a mewing. Ad esempio, *miu[go]lare:P
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Re: «Mew», «mewing»

Intervento di Infarinato »

12xu ha scritto: dom, 28 gen 2024 9:20 Altrimenti in greco vi è il termine πλατύγλωσσος, ossia lingua-piatta, da cui si potrebbe derivare *platuglossia.
Semmai, platiglossia;)
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Re: «Mew», «mewing»

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Infarinato ha scritto: dom, 28 gen 2024 10:23 Semmai, platiglossia;)
Non meglio *pi(e)zoglossismo?
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Re: «Mew», «mewing»

Intervento di Infarinato »

G.B. ha scritto: dom, 28 gen 2024 10:32 Non meglio *pi(e)zoglossismo?
Non necessariamente (non mi fanno impazzire né l’una né l’altra): dipende da cosa si vuole comunicare. In ogni caso, qui la e non si può omettere. ;)
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Re: «Mew», «mewing»

Intervento di G.B. »

Infarinato ha scritto: dom, 28 gen 2024 10:41 In ogni caso, qui la e non si può omettere. ;)
La possibilità di omettere la e è data dall'etimo, no? Mi sembrava piú corretto dell'usato prefissoide piezo-, una irragionata e banale traslitterazione di una prima singolare.
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Re: «Mew», «mewing»

Intervento di Infarinato »

G.B. ha scritto: dom, 28 gen 2024 10:55 La possibilità di omettere la e è data dall'etimo, no? Mi sembrava piú corretto dell'usato prefissoide piezo-, una irragionata e banale traslitterazione di una prima singolare.
D’accordo, ma πῐέζω (che è di etimo incerto) mantiene la ε in tutta la coniugazione. ;) In ogni caso, piezo‑ è un prefissoide d’uso ormai consolidato in italiano…
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