Dal
Treccani:
corpus s. neutro lat., usato in ital. al masch. (pl. lat. corpora, ma in ital. anche invar.). – 1. Corpo, nel sign. di raccolta; è termine usato nella nomenclatura bibliografica, fin dall’antichità classica, per indicare la riunione di più opere, raccolte e pubblicate con lo scopo di fornire serie ordinate e complete degli scritti di uno o più autori o intorno a determinate materie: Corpus Hippocraticum; Corpus iuris civilis; Corpus iuris canonici; Corpus inscriptionum latinarum. In senso più ampio: il c. dei vocaboli o delle frasi di una lingua; il c. delle poesie popolari di una regione.
Un amico dagli interessi letterari mi ha scritto che «
corpo lo può sostituire perfettamente, come avveniva fino a qualche decennio fa». Per quanto "banale", mi è sembrato un po' strano, perché non ricordavo d'averlo mai incontrato. Vedo però che è più o meno in tutti dizionari. Cito ancora dal
Treccani:
còrpo s. m. [...] 6. Raccolta delle opere di un autore o di opere connesse per materia: c. tibulliano; c. delle iscrizioni latine; c. di diritto civile. In questo sign., è più frequente la forma lat. corpus.