La Vichipedia latina lo traduce con festum abruptionis, da cui potremmo pensare festa dell'Interruzione o festa dell'Abruzione, con le maiuscole come in festa della Liberazione. Tra queste due proposte, la prima mi sembra quella più fattibile
Fuori tema
Una proposta giocosa, forse malsana, che ho è quella di un eventuale adattamento. ʻĪd, scritto spesso eid, è un termine che indica le feste islamiche in generale. Un termine curiosamente simile che abbiamo in italiano è idi, solitamente femminile ma a volte anche maschile, che viene dal latino īdūs, anch'esso soltanto femminile plurale. In occasione delle idi, cioè a metà del mese romano, si rendeva omaggio a una data divinità; durante le idi di marzo, per esempio, era Marte il dio festeggiato.
Se andassimo a retroformare il singolare di idi, *ide, per intendere una ricorrenza in generale? Alla fine sia le idi di marzo sia l'ʻīd al-fiṭr indicano una data ricorrente; è un po' forzata come cosa, forse, ma parlare dell'Ide alfitra non mi sembra troppo esagerato. Se non piace come adattamento, si può pensare a Eda alfitra, dove eda e, in realtà, anche il plurale ede sono coincidentalmente adattamenti dal siriaco ʿēḏā.
Se andassimo a retroformare il singolare di idi, *ide, per intendere una ricorrenza in generale? Alla fine sia le idi di marzo sia l'ʻīd al-fiṭr indicano una data ricorrente; è un po' forzata come cosa, forse, ma parlare dell'Ide alfitra non mi sembra troppo esagerato. Se non piace come adattamento, si può pensare a Eda alfitra, dove eda e, in realtà, anche il plurale ede sono coincidentalmente adattamenti dal siriaco ʿēḏā.
