«Ognuno» e «ciascuno»
Moderatore: Cruscanti
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Cortese Marco, non ha risposto alla mia domanda riguardante il Serianni.
Termino, comunque, la bonaria "querelle" con quanto riporta il "Dizionario grammaticale" di Vincenzo Ceppellini:
Termino, comunque, la bonaria "querelle" con quanto riporta il "Dizionario grammaticale" di Vincenzo Ceppellini:
Come può vedere, gentile amico, in nessuno degli "incunaboli" consultati (SEI, se non ricordo male) ho trovato un esempio di ognuno riferito a cose. La lingua è proprio una brutta/bella bestia! Ma la amo, nonostante tutto e nonostante i pareri discordi dei grandi linguisti che in casi del genere non sono di grande aiuto, anzi...Ognuno. Pronome indefinito di quantità. Indica la totalità indeterminata con valore distributivo o partitivo. Es.: Quello che sembri lo vede ognuno (lo vedono tutti); Ognuno (ciascun uomo) è arbitro del proprio destino (...). A differenza di ciascuno, di significato assai simile, ognuno non è ormai piú usato come aggettivo.
Gentilissimo Fausto Raso, io credo, da quanto m’è stato dato osservare, che lei cerchi una norma linguistica, e questa è cosa bonissima e giustissima. Temo però che lei cerchi essa norma nei volumi sbagliati e che non sia pienamente conscio di come una norma venga stabilita. Dovrebbe forse leggere qualche libro di storia della lingua, come quello del Migliorini (ammesso e non concesso che lei l’abbia già fatto).
Chiudo qui, per quanto mi riguarda, questo filone.
Chiudo qui, per quanto mi riguarda, questo filone.
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Sí, proprio cosí, cerco una norma sul corretto uso di ognuno (ogni persona, tutti e qui i vocabolari tutti sembrano essere concordi) perché questo pronome riferito a cose mi "suona" proprio male.
Ho notato, con sommo piacere, che fa parte di quelle "strapochissime" persone che rispettano la "legge" del dittongo mobile.
Una volta scrissi sederò e fui tacciato, da uno che si picca di "fare la lingua", di analfabetismo.
Cordialmente.
Ho notato, con sommo piacere, che fa parte di quelle "strapochissime" persone che rispettano la "legge" del dittongo mobile.
Una volta scrissi sederò e fui tacciato, da uno che si picca di "fare la lingua", di analfabetismo.
Cordialmente.
Se lei cerca leggi o norme, col dittongo mobile è capitato proprio male. In questo campo la forza dell’analogia ha scompaginato le carte e non da oggi; troviamo dittonghi fuori d’accento per attrazione delle forme rizotoniche e viceversa.Fausto Raso ha scritto: Ho notato, con sommo piacere, che fa parte di quelle "strapochissime" persone che rispettano la "legge" del dittongo mobile.
Nel caso particolare di bonissimo, questa forma non dittongata, sebbene non errata, non appartiene all’italiano standard contemporaneo, nemmeno in registri alti come quello letterario. È invece la forma normale nel parlato colloquiale giovanile femminile per definire ragazzi particolarmente piacenti.
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
V. M. Illič-Svitič
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Torno un “attimino” (termine tanto orribile quanto errato ma adoperato anche da gente “di cultura”) sul pronome “ognuno” che buona parte dei vocabolari lo attestano anche come aggettivo.
Lodovico Griffa nella sua “Grammatica italiana” scrive:
Aldo Gabrielli:
Chiudo, giuro, questo filone.
Lodovico Griffa nella sua “Grammatica italiana” scrive:
Non ho trovato un esempio di ognuno riferito a cose.Ognuno vale “ogni uomo”, non ha plurale. È sempre pronome, mentre il suo sinonimo “ciascuno” può essere pronome o aggettivo. Diremo, perciò: Ognuno (o ciascuno) ha i suoi guai.
Aldo Gabrielli:
Anche nel Gabrielli non ho trovato esempi di ognuno “accordato” a cose.… Ci sono altri indefiniti che sono soltanto pronomi, non possono cioè essere aggettivi: uno, qualcuno, qualcheduno, ognuno, chiunque (…).
Chiudo, giuro, questo filone.
Marco1971 ha scritto:I dizionari non dicono sempre tutto, e spesso si scopiazzano fra loro. Bisogna consultare anche le grammatiche e vari testi specializzati.
Non che speri di convincere il buon Fausto ma riporto, ugualmente, le seguenti citazioni tratte dalla Sintassi del Fornaciari (Sintassi italiana, 1881), sicuramente la migliore grammatica della fine dell’Ottocento, il periodo delle grammatiche più normative della recente storia dell’italiano, considerata talmente valida da essere ristampata nel 1974 (prima della fioritura grammaticale dell’ultimo quarto del secolo scorso).Marco1971 ha scritto:Gentilissimo Fausto Raso, io credo, da quanto m’è stato dato osservare, che lei cerchi una norma linguistica, e questa è cosa bonissima e giustissima. Temo però che lei cerchi essa norma nei volumi sbagliati e che non sia pienamente conscio di come una norma venga stabilita.
Sottolineature e grassetti miei.Ognuno può riferirsi a cosa o persona accennata avanti, od usarsi assolutamente nel maschile per ogni persona. [cap. X, par. 25]
[...]
Ciascuno […] ha senso distributivo assai più spiccato di ogni ed ognuno, e, meglio che assolutamente, si adopera riferito a cose e persone già determinate e dette avanti. [cap. X, par. 27]
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
V. M. Illič-Svitič
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