Non so però che edizione sia: mi sembrava molto ristretta.Marco1971 ha scritto:Raccomando il De Agostini.
Dizionari della lingua italiana
Moderatore: Cruscanti
Ed io, pirla, proprio ieri ero a Milano in vena d'acquisti linguistici; s'avessi letto prima questo intervento, mi ci sarei fiondato in quel di Via Dante. Tornerò domani sperando di trovar ancora qualcosa.Federico ha scritto:Per chi abita a Milano, poi, segnalo che nella libreria di via Dante è possibile acquistare (fra l'altro):
il Gabrielli monovolume a 15€;
il Devoto-Oli 2002-2003 con CD a 25€;
il Garzanti 2004 a 30€;
il De Agostini a 13€.
«Duva vidi moju zzappa fundu»
·Dum·Doceo·Disco·
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Re: Dizionari della lingua italiana
L'edizione monovolume ( la sola che si trova) è consigliabile? Mantiene le stesse caratteristiche di quella in due volumi ad esempio per quanto riguarda la "normatività" ?Marco1971 ha scritto:
[ Gabrielli (1989, edizione in due volumi; diversa quella, postuma, monovolume)
L’ho detto e ridetto: l’ultimo dizionario normativo, purtroppo ora difficilmente reperibile sul mercato. Preziose le informazioni sulle reggenze, e assolutamente straordinaria per dovizia l’esemplificazione, quasi sempre d’autore. Il dizionario per chi vuole risposte certe.
Il Sabatini-Coletti può essere considerato un dizionario normativo ?
grazie
Benvenuto, Zac! 
L’edizione monovolume del dizionario del Gabrielli manca di quei consigli presenti in quella bivolume, però direi che mantiene l’impostazione generale e la maggior parte dell’esemplificazione.
Il Sabatini-Coletti è, come ho detto, un ottimo dizionario, forse il migliore in un volume, insieme al Devoto-Oli. Oggi tuttavia non credo che si possa piú parlare di vocabolari normativi: la maggior parte dei lessicografi tende, mi sembra, a seguire l’uso che della lingua viene fatto, senza molti vagli. È una posizione che non condivido e auspicherei minor lassismo e maggiore fermezza nel consigliare l’utente. Il paradosso è che molti italiani vorrebbero proprio un dizionario normativo...

L’edizione monovolume del dizionario del Gabrielli manca di quei consigli presenti in quella bivolume, però direi che mantiene l’impostazione generale e la maggior parte dell’esemplificazione.
Il Sabatini-Coletti è, come ho detto, un ottimo dizionario, forse il migliore in un volume, insieme al Devoto-Oli. Oggi tuttavia non credo che si possa piú parlare di vocabolari normativi: la maggior parte dei lessicografi tende, mi sembra, a seguire l’uso che della lingua viene fatto, senza molti vagli. È una posizione che non condivido e auspicherei minor lassismo e maggiore fermezza nel consigliare l’utente. Il paradosso è che molti italiani vorrebbero proprio un dizionario normativo...
Consigli di che tipo ? Comunque me lo raccomandi come unico e ultimo dizionario normativo presente sul mercato ? ( si trova a metà prezzo l'edizione del 2000)Marco1971 ha scritto:Benvenuto, Zac!
L’edizione monovolume del dizionario del Gabrielli manca di quei consigli presenti in quella bivolume, però direi che mantiene l’impostazione generale e la maggior parte dell’esemplificazione.
si è quello che vorrei anch'ioMarco1971 ha scritto: Il Sabatini-Coletti è, come ho detto, un ottimo dizionario, forse il migliore in un volume, insieme al Devoto-Oli. Oggi tuttavia non credo che si possa piú parlare di vocabolari normativi: la maggior parte dei lessicografi tende, mi sembra, a seguire l’uso che della lingua viene fatto, senza molti vagli. È una posizione che non condivido e auspicherei minor lassismo e maggiore fermezza nel consigliare l’utente. Il paradosso è che molti italiani vorrebbero proprio un dizionario normativo...

Credo che l'assenza di vocabolari normativi possa costituire un problema abbastanza importante in varie situazioni come ad esempio in un esame universitario o in un concorso dove un professore di italiano potrebbe considerare esiziale, per la valutazione, un errore considerato invece non tale da qualche dizionario (consultato dallo sfortunato studente).
Comunque ho trovato anche il Sabatini-Coletti a metà prezzo, però l'edizione del 2003...è consigliabile? Mi viene da pensare che abbia ben poche differenze con quella successiva.
Grazie ancora per la risposta.
E infatti generalmente non si vuole un vocabolario normalitivo, bensí si è convinti che il vocabolario (come istituzione) sia normativo.zac ha scritto:si è quello che vorrei anch'ioanzi fino a poco tempo fa credevo ingenuamente che tutti i dizionari fossero normativi e consideravo certe aperture, ad esempio quelle dello Zingarelli, come delle "svolte legislative" della lingua italiana e non come semplice registrazione dell'uso ....
Consigli sul buon uso, del tipo è preferibile questo o questa forma è errata, ecc. Per le questioni ortografiche e ortoepiche c’è sempre il DOP (Dizionario d’Ortografia e di Pronunzia).zac ha scritto:Consigli di che tipo ? Comunque me lo raccomandi come unico e ultimo dizionario normativo presente sul mercato ? ( si trova a metà prezzo l'edizione del 2000)
La maggior parte della gente, compresi molti professori, considerano i vocabolari l’autorità ultima.zac ha scritto:Credo che l'assenza di vocabolari normativi possa costituire un problema abbastanza importante in varie situazioni come ad esempio in un esame universitario o in un concorso dove un professore di italiano potrebbe considerare esiziale, per la valutazione, un errore considerato invece non tale da qualche dizionario (consultato dallo sfortunato studente).
Sí, gliela raccomando.zac ha scritto:Comunque ho trovato anche il Sabatini-Coletti a metà prezzo, però l'edizione del 2003...è consigliabile? Mi viene da pensare che abbia ben poche differenze con quella successiva.

a me invece andrebbe benissimo un vocabolario normalitivo (nel senso che tende a creare la norma? ) in quanto penso che una delle caratteristiche principali della lingua sia essere una convenzione funzionale alla comunicazioneFederico ha scritto:E infatti generalmente non si vuole un vocabolario normalitivo, bensí si è convinti che il vocabolario (come istituzione) sia normativo.zac ha scritto:si è quello che vorrei anch'ioanzi fino a poco tempo fa credevo ingenuamente che tutti i dizionari fossero normativi e consideravo certe aperture, ad esempio quelle dello Zingarelli, come delle "svolte legislative" della lingua italiana e non come semplice registrazione dell'uso ....
quindi mi sembra di capire che sia mancante di una parte di quella "normatività" che lo caratterizzava nell'edizione precedente ?Marco1971 ha scritto:Consigli sul buon uso, del tipo è preferibile questo o questa forma è errata, ecc. Per le questioni ortografiche e ortoepiche c’è sempre il DOP (Dizionario d’Ortografia e di Pronunzia).zac ha scritto:Consigli di che tipo ? Comunque me lo raccomandi come unico e ultimo dizionario normativo presente sul mercato ? ( si trova a metà prezzo l'edizione del 2000)
si però, ad esempio, se scrivo scancellare, perchè un dizionario non mi segnala che è un errore o comunque un qualcosa di sconsigliabile, un professore potrebbe già pensare di darmi da 5 in giùLa maggior parte della gente, compresi molti professori, considerano i vocabolari l’autorità ultima.zac ha scritto:Credo che l'assenza di vocabolari normativi possa costituire un problema abbastanza importante in varie situazioni come ad esempio in un esame universitario o in un concorso dove un professore di italiano potrebbe considerare esiziale, per la valutazione, un errore considerato invece non tale da qualche dizionario (consultato dallo sfortunato studente).

altro esempio alle superiori un professore considerava non più errore scrivere qual' è mentre per un altro era un errore gravissimo ....quindi sarei abbastanza daccordo sui i vocabolari come autorià di riferimento (magari non ultima e lasciando all'Accademia della Crusca il ruolo di Corte Costituzionale della lingua italiana come diceva Montanelli)
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