«Gas»

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Lorenzo Federici
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Re: «Gas»

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G. M. ha scritto: mer, 14 giu 2023 13:23
Lorenzo Federici ha scritto: mer, 14 giu 2023 7:48 Io non riesco a non pensare che sarebbe meglio gaso con /z/ in tutti i casi [...]
Come mai questa preferenza?
Un po' la coerenza con le altre lingue romanze: spagnolo gasoducto, gasómetro, francese gazoduc, gazomètre, portoghese gasoduto, gasômetro, catalano gasoducte, rumeno gazoduct...

Un po' la preferenza per un unica forma per tutti i significati. Qui si dice /ga̍ssə/, /gaʣʣo̍sa/, /a̍kkwa gassa̍ta/; /gasa̍to/ l'ho sentito e di certo non con /z/, gli altri non mi sembra di averli mai sentiti.
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G. M.
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Re: «Gas»

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Lorenzo Federici ha scritto: mer, 14 giu 2023 23:12 Un po' la coerenza con le altre lingue romanze: spagnolo gasoducto, gasómetro [...]
...Solo per precisione puntigliosa (se non qui, dove? :mrgreen:): in ispagnolo non c'è un'opposizione simile alla nostra s ~ ss, quindi (almeno sotto questo punto di vista) l'italiano è ugualmente coerente con entrambe le scelte. :)
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Re: «Gas»

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Carnby ha scritto: mer, 14 giu 2023 18:15 A meno che non intendesse invece /ʣ/.
No, intendevo proprio la fricativa alveolare sonora. Probabile sia un ipercorrettismo come dice Infarinato.
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G. M.
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Re: «Gas»

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12xu ha scritto: gio, 15 giu 2023 14:21 Probabile sia un ipercorrettismo come dice Infarinato.
Canepari (MaPI, 2004, § 12.4.2, p. 430):
In tutta la coinè non c'è distinzione fra /s z/ posvocalici [...] notevole è il fatto che, in posizione posvocalica, la realizzazione effettiva, non è solo [s], ma anche [ṣ z̥], soprattutto nell'accento piú marcato, e indipendentemente dall'altra tendenza, piú tipica dell'accento meno marcato, che introduce qualche [z z̤ z̥] «prestigioso», senza un criterio preciso, quindi, nel complesso, con risultati abbastanza sconcertanti [...].
(Un fenomeno simile, leggevo sempre sul MaPI qualche giorno fa, si trova a Napoli).
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Lorenzo Federici
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Re: «Gas»

Intervento di Lorenzo Federici »

Riporto anche qui un'ultima mia considerazione.
Lorenzo Federici ha scritto: dom, 07 apr 2024 16:28 Avevo già spiegato qui e qui la mia preferenza per gaso e /gaz-/, ma a ripensarci oggi gasse e /gass-/ potrebbero essere migliori, sia perché attestati sia perché più toscani; gasarsi /gaz-/ essendo gergo giovanile può rimanere anche così, non sempre il gergo giovanile è coerente dopotutto, anche se gassarsi sarebbe meglio.
In breve, l'ideale, a mio avviso, sarebbe avere una forma unica in tutti i termini che si riferiscono esplicitamente al gasse, quindi gassidotto, gassometro e così via.
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Re: «Gas»

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Lorenzo Federici ha scritto: dom, 07 apr 2024 16:31 In breve, l'ideale, a mio avviso, sarebbe avere una forma unica in tutti i termini che si riferiscono esplicitamente al gasse, quindi gassidotto, gassometro e così via.
Mah? Di *gassidotto non c’è alcun bisogno ché l’assimilazione è sempre regressiva in italiano, quindi /‑z‑/ è l’unica possibilità in una parola come gasdotto, e gassometro è registrato (e in effetti è la variante piú raccomandabile).
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G. M.
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Re: «Gas»

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Infarinato ha scritto: dom, 07 apr 2024 16:45 Mah? Di *gassidotto non c’è alcun bisogno ché l’assimilazione è sempre regressiva in italiano, quindi /‑z‑/ è l’unica possibilità in una parola come gasdotto […]
Credo che Lorenzo lo proponesse non per avere artificialmente /s(s)/, ma per rifare tutto il termine integrandovi la base più italiana gasse, anziché da gas semplicemente giustapposto a dotto, senza vocale compositiva. Nelle lingue sorelle troviamo: spagnolo (gas ma) gasoducto, portoghese (gás ma) gasoduto, catalano (gas ma) gasoducte, francese (gaz ma) gazoduc.
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Re: «Gas»

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Beh, ma allora, se si parte da gasse, ché non è né greco né latino ma solo italiano, le uniche opzioni possibili sono conduttura (di) gasse per gasdotto, e misuratore (di) gasse per gassometro;) *Gassidotto è un aborto linguistico senz’alcuna logica né giustificazione.
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Re: «Gas»

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G. M. ha scritto: dom, 07 apr 2024 17:27 Credo che Lorenzo lo proponesse non per avere artificialmente /s(s)/, ma per rifare tutto il termine integrandovi la base più italiana gasse, anziché da gas semplicemente giustapposto a dotto, senza vocale compositiva.
Esattamente: senza contare che generalmente i nomi composti che hanno come testa il secondo termine prendono una vocale in mezzo, in italiano un troncamento che ha come consonante finale la -s non dovrebbe poter esistere: il bel vaso si può dire ma *il vas bello no, nonostante la sequenza /vazbε̍llo/ sia fonotatticamente possibile. Senza entrare nei dettagli, valgono le stesse considerazioni fatte qui e in generale in tutto il filone ancora aperto.

Per quanto riguarda la vocale compositiva, la -i- mi sembra la scelta più logica, non tanto come vocale compositiva latina ma come di un genitivo: visto acquedotto (← aquaeductusaquae ductus), avevo immaginato un ipotetico *gassī ductus (→ *gassīductus) da cui gassidotto. Notare anche che aquiductus è esistito, ma il Vichizionario lo indica come «proscritto».

Se però le lingue sorelle fanno gassodotto, forse potrebbe essere meglio seguire quello, anche perché gasse in italiano lo avremmo da un ipotetico *gassis o simile. Gassidotto potrebbe comunque esistere, visto che abbiamo già calorifero e simili.
Infarinato ha scritto: dom, 07 apr 2024 17:59 Beh, ma allora, se si parte da gasse, ché non è né greco né latino ma solo italiano, le uniche opzioni possibili sono conduttura (di) gasse per gasdotto, e misuratore (di) gasse per gassometro;) *Gassidotto è un aborto linguistico senz'alcuna logica né giustificazione.
Non è né il primo né l'ultimo che abbiamo: in generale, un termine come gas non mi spiego come possa essere diventato un termine scientifico internazionale. Avendolo, però, cercherei l'alternativa migliore, ché un termine diverso non verrebbe usato. Un cambiamento di una o due lettere è difficile da far rimanere come scelta volontaria, ma una volta in uso è più facile che vada a sostituire il termine precedentemente in uso rispetto a un nuovo termine.
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Re: «Gas»

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G. M. ha scritto: dom, 07 apr 2024 17:27 Nelle lingue sorelle troviamo […]
(Mi dimentico sempre il povero rumeno: gaz e gazoduct).
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Re: «Gas»

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Lorenzo Federici ha scritto: dom, 07 apr 2024 18:13 Se però le lingue sorelle fanno gassodotto, forse potrebbe essere meglio seguire quello, anche perché gasse in italiano lo avremmo da un ipotetico *gassis o simile. Gassidotto potrebbe comunque esistere, visto che abbiamo già calorifero e simili.
Innanzitutto, Lei, come al solito, partendo probabilmente da conoscenze linguistiche molto approssimative, fa una tale confusione di cose e concetti che è difficile venirne a capo. Per esempio, Lei chiaramente ignora che, oltre ai classici composti con ‑ĭ‑ connettivo generico (che peraltro non è nemmeno presente se la seconda parte del composto inizia per vocale), il latino possedeva anche dei composti sintattici quale, appunto, aquaeductus, quindi non c’è nessuna contraddizione, e bisogna invece conoscere la storia delle singole parole (…e non menzionerò nemmeno composti antichi come quădrŭplex o tardi come gȳrŏvăgus).

Ora, esattamente come nel caso di Wikipedia, per cui o si fanno le cose per bene e se ne fa Vicipedía o Guichipedía (e non a metà come con Vichipedia, ‑día) o non se fa nulla, cosí è pura follia proporre un’oscenità quale *gassidotto, quando abbiamo un ormai diffusissimo, oggettivamente non iscalzabile e fonotatticamente ineccepibile gasdotto (con /‑z‑/).

Quindi, se gasse è (come in effetti è) italiano, si dirà conduttura (di) gasse. E, se si vuole latinizzare a posteriori, si faranno le cose per bene, ricordando che gas non è che l’adattamento neerlandese del greco χάος (con g opportunamente fricativa ed eliminazione del secondo elemento di un dittongo innaturale nella lingua d’arrivo), per cui il nostro gasdotto diventerà un bellissimo (ancorché indecifrabile oltre che del tutto inutile) caotagogo.

P.S. Magari non si dirà vas bello, ma, se ha prestato attenzione durante l’ora d’italiano, ricorderà che Dante scrisse Vas d’elezione (ovviamente con /‑z‑/). ;)
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