Cosí l'inglese ha cambiato la nostra vita

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

Teo
Interventi: 174
Iscritto in data: dom, 16 apr 2006 9:47
Località: Roma

Intervento di Teo »

Marco1971 ha scritto:Grazie, Teo, di questi suggerimenti di lettura. Ne approfitto per chiederle se ha avuto modo di segnalare alla redazione del Devoto-Oli i mancati rinvii dalle voci inglesi a quelle italiane ivi registrate.
Non ancora: mi ripromettevo di farlo quando mi fosse arrivata la copia del Devoto-Oli 2007, che però sta tardando.
Teo Orlando
Avatara utente
Zabob
Interventi: 927
Iscritto in data: sab, 28 lug 2012 19:22

Intervento di Zabob »

Teo ha scritto:Segnalo il seguente libro:
Corrado Rizza: Perché parliamo inglese se siamo italiani?, Milano, Lampi di stampa, 2006 (non è un modello di rigore scientifico, ma offre spunti interessanti e divertenti).
Riesumo il filone per segnalare che questo libro è presente su Google Libri, che ne dà un'estesa anteprima. Come si può vedere, è strutturato in una dozzina di capitoli incentrati su vari àmbiti in ordine crescente di "difficoltà", dallo sport alla pubblicità passando per la moda, i viaggi... Per ogni argomento vengono portate una serie di frasi-esempio contenenti uno o più forestierismi di cui viene fornita una traduzione. Ad esempio:
Ho trovato una stupenda beauty farm con una bellissima SPA, un luogo all' insegna del wellness.
Ho trovato uno stupendo albergo con centro termale all' insegna del benessere.
Oppure:
Ecco il form dell'iscrizione in palestra: ti spiace flaggare le cose che vuoi e quelle che non vuoi fare?
Ecco il modulo per iscriverti in palestra: ti spiace spuntare le cose che vuoi e quelle che non vuoi fare?
Mi sembra un'iniziativa lodevole, anche se a volte le traduzioni proposte appaiono tanto precise quanto contorte (es. «faccio la dog sitter» diventa «mi prendo cura in tutto e per tutto dei cani in assenza dei loro padroni»).
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 5 ospiti