«Tilt»

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G. M.
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«Tilt»

Intervento di G. M. »

Treccani:
tilttilt〉 s. ingl. (propr. «colpo, inclinazione, ribaltamento»; pl. tiltstilts〉), usato in ital. al masch. – Nel gioco del flipper, contatto elettrico che provoca l’interruzione del gioco (e l’accensione di una spia luminosa) in seguito a una mossa scorretta da parte del giocatore che, per ottenere un migliore risultato, dà al flipper una certa inclinazione o lo scuote violentemente. Per estens., con riferimento a congegni o circuiti elettrici o elettronici, fare t., andare, essere in t., cessare di funzionare, subire un guasto: la rete elettrica ha fatto t.; il servizio telefonico, nelle ore di punta, rischia di andare in tilt; fig., perdere il controllo, la lucidità, bloccarsi, esaurire le proprie energie: il cervello gli è andato in t.; durante l’esame all’improvviso ha fatto t. e non ha aperto più bocca; è inutile far continuare la gara, ormai il concorrente è in tilt.
Se n'è parlato qua e là:
Marco1971 ha scritto: sab, 08 set 2007 17:18 Le sue proposte mi paiono ottime (alcune sono già nell’uso). Mi lascia perplesso solo andare in tilt, perché contiene un forestierismo; non andrebbero bene incantarsi e impazzire?
Cratilo ha scritto: mar, 20 apr 2010 19:19 [...] per in tilt propongo come ulteriore traducente “impallato” (diffuso nel gergo parlato).
La lista del fòro al momento ha:
tilt, in: bloccato, impazzito, impallato
Gabriele Valle propone cortocircuito, cortocircuitare.
Informalmente, aggiungo io, si potrebbe dire anche solo corto («è andato in tilt» > «è andato in corto»).

Segnalo infine una nuova nota della Crusca, «Sull'origine di andare in tilt», firmata da Luisa di Valvasone.

[Di tilt nell'àmbito delle videocamere s'è parlato in questo filone.]
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Millermann
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Re: «Tilt»

Intervento di Millermann »

Sí, «andare in corto» mi piace, semplice e immediato! :D

Devo però dire che –come qualcuno potrebbe già immaginare– per me tilt è una di quelle parole «iconiche», come dicono oggi, che, seppur forestiere, meritano di continuare a far parte dell'italiano, diciamo come... ospiti graditi. ;)

Sarà, forse, perché appartiene piú alla mia generazione che a quella dei giovani d'oggi; chi, all'uscita dalla scuola, andava a giocare a flipper per vuotare le tasche delle monete da cento lire in esubero? Oppure per riuscire a vedere la scritta «TILT» lampeggiante, quando qualcuno piú nerboruto assestava un colpo come si deve alla pesantissima macchina del gioco?

E, digiuni d'inglese, nessuno aveva idea di cosa quella scritta significasse: men che meno che alludesse al tentativo di forzare le regole piuttosto che all'irridente risposta della macchina offesa!
Fuori tema
E anche flipper è una di quelle parole «da salvare»: immagine ancor oggi legata a quel gioco (ben piú del vero nome inglese pinball, per me vuoto di significato), quando, da bambino, guardavo in tivvú le avventure del delfino Flipper, ero sicuro che il suo nome volesse ricordare il gioco, coi suoi allegri rumori simili ai versi del cetaceo, e non certo che significasse, banalmente, «pinna»! :roll:
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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Infarinato
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Re: «Tilt»

Intervento di Infarinato »

G. M. ha scritto: lun, 22 apr 2024 10:40 Informalmente, aggiungo io, si potrebbe dire anche solo corto («è andato in tilt» > «è andato in corto»).
Colloquialmente, si può dire anche andare in palla:)
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