Si può forse dire universo narrativo.L'insieme delle informazioni di carattere enciclopedico, interne o esterne a un testo o a più testi, che riguardano il mondo finzionale in cui si svolge una vicenda narrata in videogiochi, film o serie televisive, fumetti e graphic novel [sic] ma anche romanzi e racconti.
«Lore»
Moderatore: Cruscanti
«Lore»
Dai Neologismi Treccani (2023):
G.B.
Re: «Lore»
Nota a margine: lore è il secondo elemento del folklore ('sapere popolare') che abbiamo adattato in folclore.
Re: «Lore»
Consiglia perciò di adattare? Non ne vedrei la necessità...G. M. ha scritto: lun, 12 giu 2023 21:56 Nota a margine: lore è il secondo elemento del folklore ('sapere popolare') che abbiamo adattato in folclore.
D'altra parte, cosí posto, l'adattamento richiederebbe la conoscenza dell'elemento folk, che non è detto ci sia.
G.B.
Re: «Lore»
No, era più che altro perché mi sembrava un'informazione interessante e curiosa da tenere presente.
L'adattamento si potrebbe valutare come un'ultima possibilità, vista la facilità eventuale e il precedente; in tal caso, però, a me per coerenza piacerebbe usare il maschile come folclore, ma lore mi sembra usato in modo preponderante al femminile (Google al momento mi dà 33 400 la lore in italiano, contro 9650 il lore).
Credo che però si possano trovare alternative più nostrane. Secondo il contesto, in molti casi possono bastare ambientazione («Sto approfondendo la lore del Signore degli Anelli» > «Sto approfondendo l'ambientazione del Signore degli Anelli») e storia («Qual è la lore della spada del cattivo?» > «Qual è la storia della spada del cattivo?»), e lore è una sorta di versione nuova —un po' più specializzata, e ora un po' più alla moda— di background. Se si cerca invece il monotraducente, credo che parte del fascino dell'anglicismo derivi da un pensare a tradizioni e sapienza popolare, "folclorica", il che ben s'adatta al fantastico medievaleggiante:
knowledge and information related to a particular subject, especially when this is not written down; the stories and traditions of a particular group of people (Fonte)
Per cui, nell'àmbito del fantastico, si potrebbe cercare un qualche sinonimo antiquato di sapere (un altro candidato), conoscenza, sapienza, nozioni e simili, per dare la patina di antico. Un'idea su due piedi: il tràdito, aggettivo sostantivato.
L'adattamento si potrebbe valutare come un'ultima possibilità, vista la facilità eventuale e il precedente; in tal caso, però, a me per coerenza piacerebbe usare il maschile come folclore, ma lore mi sembra usato in modo preponderante al femminile (Google al momento mi dà 33 400 la lore in italiano, contro 9650 il lore).

Credo che però si possano trovare alternative più nostrane. Secondo il contesto, in molti casi possono bastare ambientazione («Sto approfondendo la lore del Signore degli Anelli» > «Sto approfondendo l'ambientazione del Signore degli Anelli») e storia («Qual è la lore della spada del cattivo?» > «Qual è la storia della spada del cattivo?»), e lore è una sorta di versione nuova —un po' più specializzata, e ora un po' più alla moda— di background. Se si cerca invece il monotraducente, credo che parte del fascino dell'anglicismo derivi da un pensare a tradizioni e sapienza popolare, "folclorica", il che ben s'adatta al fantastico medievaleggiante:
knowledge and information related to a particular subject, especially when this is not written down; the stories and traditions of a particular group of people (Fonte)
Per cui, nell'àmbito del fantastico, si potrebbe cercare un qualche sinonimo antiquato di sapere (un altro candidato), conoscenza, sapienza, nozioni e simili, per dare la patina di antico. Un'idea su due piedi: il tràdito, aggettivo sostantivato.
Re: «Lore»
Mah, io lo lascerei così com’è e lo pronuncerei all’italiana, come si fa con folclore.
Re: «Lore»
L'altro giorno mi domandavo se non sia una buona soluzione legendarium, da confrontare con la forma nostrana...
G.B.
Re: «Lore»
Se in inglese si distinguono i due significati, no, non è una buona soluzione unificarli. Anche perché qualcuno continuerà a differenziarli e usare l’anglismo. Non so se ci sia veramente differenza tra lore e legendarium (per il quale esiste l’italiano leggendario, sfortunatamente analogo all’aggettivo), ma generalmente sono restio a unificazioni forzate.G.B. ha scritto: lun, 08 gen 2024 17:08 L'altro giorno mi domandavo se non sia una buona soluzione legendarium, da confrontare con la forma nostrana...
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Re: «Lore»
Per me farebbero a proposito, oltre a universo narrativo e l'«onomaturgico» tràdito, anche mitologia (o un sinonimo anticheggiante di quest'ultimo) e dietrologia (narrativa), a seconda dei casi.
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Re: «Lore»
Perché mai accogliere un lemma estraneo alla lingua quando abbiamo mille valide alternative da tutti comprese ed adoperate?Carnby ha scritto: mar, 13 giu 2023 9:37 Mah, io lo lascerei così com’è e lo pronuncerei all’italiana, come si fa con folclore.
Re: «Lore»
Perché ha un significato specifico e perché lore, se pronunciato come è scritto, è fonotatticamente italiano.Difesa Italiano ha scritto: mer, 22 mag 2024 10:09 Perché mai accogliere un lemma estraneo alla lingua quando abbiamo mille valide alternative da tutti comprese ed adoperate?
Re: «Lore»
Direi soprattutto "mitologia". Ad esempio il lore del Signore degli Anelli non è nient'altro che la mitologia o l'universo mitologico del Signore degli Anelli. Già abbiamo videogiochi che, nella traduzione italiana, dichiarano di essere pieni di "lore nordico". Non c'è bisogno di vedere gente che viene a vantarsi di quanto sia ferrata in lore della Grecia antica o cose del genere.
Re: «Lore»
Non so quanto sia attendibile, ma la pagina guichipediana che rimanda a oral lore è tradizione orale; quindi questo lore sarebbe più che altro una tradizione letteraria, non necessariamente mitica. L’Hazon glossa con ‘tradizioni e credenze’.
Re: «Lore»
Termine simile appena incontrato: tralatizio.
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Re: «Lore»
brg ha scritto: mer, 22 mag 2024 23:26 Direi soprattutto "mitologia". Ad esempio il lore del Signore degli Anelli non è nient'altro che la mitologia o l'universo mitologico del Signore degli Anelli. Già abbiamo videogiochi che, nella traduzione italiana, dichiarano di essere pieni di "lore nordico". Non c'è bisogno di vedere gente che viene a vantarsi di quanto sia ferrata in lore della Grecia antica o cose del genere.
Più che "mitologia" direi anch'io "tradizione". Il Signore degli Anelli - o anche Guerre stellari, per tirarsi fuori dalle narrazioni al passato - possono avere per noi che le leggiamo un complesso mitologico che fa da sfondo, ma nel quale anche l'azione in corso diventa "mitologia". Intendo dire, il tutto per noi ha l'alone di un racconto "mitico".Carnby ha scritto: gio, 23 mag 2024 11:54 Non so quanto sia attendibile, ma la pagina guichipediana che rimanda a oral lore è tradizione orale; quindi questo lore sarebbe più che altro una tradizione letteraria, non necessariamente mitica. L’Hazon glossa con ‘tradizioni e credenze’.
Ma per i personaggi che agiscono, tutta la storia passata della Terra di Mezzo è semplicemente "Storia", cioè il contesto in cui loro si muovono e che determina le loro azioni; oppure "tradizione", enfatizzando l'aspetto di trasmissione orale, perché dal nostro punto di vista anche "storia" ha una definizione precisa.
Non so se riesco a rendere l'idea, provo con un parallelismo con un mondo che conosciamo meglio: quella che definiamo "mitologia greca" era "mitologia" anche per Socrate, Pericle e Lisandro - prendo volutamente rappresentanti di ambiti diversi, un pensatore, un capo politico, un capo militare - cioè non credevano veramente che Dioniso fosse nato da Semele e che Giove corresse dietro a tutte le ninfe che passavano, mentre erano pressoché certi dell'esistenza di Troia che, bene o male, si è rivelata più di un mito… magari storicamente non era come se la raccontavano loro, però la tradizione diceva che la città aveva subito una certa sorte, plausibile in termini archeologici.
In genere per questi mondi inventati da un autore, con una perfetta coerenza interna, una Storia propria e un'ubicazione che esula dalla geografia reale - o dall'astronomia - si parla anche di "universo immaginario", proprio perché è un intero universo parallelo che viene ricreato, comprese flore e faune impensabili nella nostra realtà ma che acquisiscono credibilità all'interno del mondo in cui sono state inserite, e secondo le leggi fisiche che gli sono state attribuite dall'autore.
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