Permettetemi di dissentire a d'agire da contestatore, perché reputo riduttivo ricorrere alla pronuncia normata nelle lingue straniere (peraltro essa stessa spuntata da un'ambiguità già presente nelle loro lingue quanto la nostra) al fine di dettare quella italiana.
Corriamo il rischio, seguendo raccomandazioni arbitrarie dei linguisti, di suscitare regole linguistiche infondate e, a lungo termine, dannose; per esempio, come l'evoluzione della pronuncia nella lingua madre da cui un vocabolo origini ci imponga, di riflesso, una modifica alla nostra più antiquata pronuncia. Un forestierismo in prestito perpetuo.
Sono due i parametri del mio studio: la trasparenza e l'etimologia.
Nel primo punto, per far trasparire il significato della parola ucraina, tanto nello scritto quanto nel parlato, senza alterarne la morfologia, è necessario separare la vocale tonica tra il toponimo e l'etnonimo.
Quindi ne conseguono le pronunce Ucraìna e ucràina, o il suo reciproco.
Nel secondo punto, per me il fulcro della questione, l'etimologia stessa dell'etnonimo non lascia dubbi sulla sua pronuncia, perché quest'ultimo deriva dalla semplice declinazione al maschile del toponimo, data la sua somiglianza palese con il suffisso -ìno antropomorfizzante.
Nell'etnonimo Il suffiso -ìno ci impone una pronuncia piana, ma allora il toponimo, dall'accento oscillante, sarà di conseguenza sdrucciolo!
Una profuga dall'Ucràina è ucraìna, così come un cittadino di Perùgia è perugìno e non perùgino, un cittadino di Parìgi è un parigìno e non parìgino.
Pronuncia di «Ucraina»
Moderatore: Cruscanti
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5603
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Re: Pronuncia di «Ucraina»
Asimiami ha scritto: gio, 30 mag 2024 19:46 [P]er far trasparire il significato della parola ucraina, tanto nello scritto quanto nel parlato, senza alterarne la morfologia, è necessario separare la vocale tonica tra il toponimo e l'etnonimo.


Re: Pronuncia di «Ucraina»
Prendo spunto da questa posizione. Se ci basiamo sull'etimologia non c'è contestazione per l'etnonimo, perché traiamo la sua accentazione direttamente dalla suffissazione; riguardo, invece, al toponimo, le fonti raccolte dalla Crusca stessa e le accentazioni arcaiche riportate nel DOP ci portano a conclusioni nella direzione opposta a quella raccomandata.Infarinato ha scritto: ven, 31 mag 2024 14:56No, è chiaramente necessario per Lei. Noialtri ce la caviamo benissimo lo stesso rispettando l’etimologia.
![]()
Nell'articolo della Crusca: «La pronuncia Ukràina, ukràinskij (...) ritenuta corretta o unica da quelli più antichi, ha in effetti illustri precedenti letterari», «l'accentazione ukràjnskij (dall'antiquato Ukràina), che si incontra non solo in poesia, ma anche nella conversazione comune, corrisponde alla prassi antica», e ancora, «sono accettabili entrambe le pronunce, anche se la più corretta, a rigore [arbitrario], sarebbe quella in passato spesso ritenuta sbagliata, cioè quella con l’accento sulla i.».
Nel DOP: «accentaz. -àina (...) diffusa anche in altre lingue (rum., ted., ingl.) e da molto tempo (in it., dal ’600), o in altre ancóra confermata da adattamenti che la presuppongono (sp. -ània già visto, fr. -èn, ungh. -àina)»
La pronuncia etimologicamente corretta è Ucràina, ma anche volendone ignorare l'etimologia e partendo da un presupposto di ambiguità non c'è ragione d'adottare le raccomandazioni dell'odierno russo e ucraino, per quale rigore, esistendo pari ambivalenza, dovremmo forzarci a scegliere l'alternativa ambigua?
Se vogliamo basare la nostra pronuncia sulle rivisitazioni moderne delle lingue più prossime al territorio di riferimento, possiamo farlo, ma resta il fatto che questa è una decisione arbitraria sbandierata come oggettiva. Perché, se oggettiva fosse, parole estere, come Romanìa, ci detterebbero la pronuncia anche dopo essere state assimilate dai secoli, e allora Romanìa dovremmo iniziare a pronunciarla Romània, perché cotale è la pronuncia locale.
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5603
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Re: Pronuncia di «Ucraina»
L’articolo della Crusca va letto tutto, però. Poco dopo, infatti:Asimiami ha scritto: sab, 01 giu 2024 1:49 Nell'articolo della Crusca: «La pronuncia Ukràina, ukràinskij (...) ritenuta corretta o unica da quelli più antichi, ha in effetti illustri precedenti letterari», «l'accentazione ukràjnskij (dall'antiquato Ukràina), che si incontra non solo in poesia, ma anche nella conversazione comune, corrisponde alla prassi antica»…
In ogni caso, è chiaro cosa intendessi con «etimologia» in questo caso, e quale sia la posizione della Crusca.Bisogna osservare che, prima del Seicento, il termine 'ucraina' non si riferiva specificamente alla regione che noi oggi chiamiamo così, ma a qualsiasi territorio di confine. Sul vocabolario di Vladimir Dal' (Tolkovkij slovar' zhibogo velikorusskogo jasyka, 1882) si ammette per il toponimo solo l'accento sulla a, ma l'unico aggettivo che riporta non è ukraìnskij, ma ukràjnyj, sempre col significato di dal'nyj (lontano), pogranìčnij (sul confine). Invece il recente Fasmer (Max Fasmer, Etimologičeskij slovar' russkogo jazyka, Moskva 2004, vol. 4, lemma Ukraìna) accetta solo l'accento sulla i, ma riporta anche alcune espressioni antiche in cui si usava l'accento sulla a e divide l'etimo di ukràjnyj, che deriverebbe da y kràje, presso il confine, sul bordo, dai posteriori ukraìnez (abitante dell'Ucraina) e ukraìnskij (relativo all'Ucraina), «inizialmente riferito ai soli abitanti dell'Ucraina orientale, poi diffuso su tutto il territorio (dell'attuale Ucraina)».

Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 2 ospiti