Notazioni estemporanee sul terzo sistema fonologico dell’italiano
Moderatore: Cruscanti
Notazioni estemporanee sul terzo sistema fonologico dell’italiano
Se ne è già parlato. In breve: il terzo sistema fonologico dell'italiano, oltre a non essere propriamente sistema, cronologicamente non è manco veramente terzo. Parole come diapason e diatessaron, Niger, nel senso del fiume, e Copenaghen, Liutprando e Abacuc sono sempre state italiane.
Re: Notazioni estemporanee sul terzo sistema fonologico dell’italiano
Suvvia, non provochi.
Ricordiamo, sempre, che una parola può rimanere lungamente nell'uso d'una lingua ma mantenere comunque caratteri d'estraneità (strutturale) vistosi per i parlanti di quella stessa lingua. Non sembra giustificato fare di tutta l'erba un fascio sopprimendo sfumature e differenze importanti fra tipi di parole.

Re: Notazioni estemporanee sul terzo sistema fonologico dell’italiano
Non era mia intenzione.
È tutto molto relativo. Per uno studioso medioevale pratico di latino e di greco, o di termini grecheggianti latini, tali parole erano tutt'altro che estranee. Per un popolano avvezzo ad ascoltare storie della Bibbia, potevano benissimo essere più consuete e familiari parole come Abacuc o Ruben, che "ctonio" o "pneuma". Per questo si parla di più sistemi fonologici.G. M. ha scritto: ven, 14 giu 2024 12:08 Ricordiamo, sempre, che una parola può rimanere lungamente nell'uso d'una lingua ma mantenere comunque caratteri d'estraneità (strutturale) vistosi per i parlanti di quella stessa lingua.
Re: Notazioni estemporanee sul terzo sistema fonologico dell’italiano
Per quanto riguarda la Toscana, tra le voci «divergenti», erano conosciuti popolarmente nomi veterotestamentari come Ester e Amos nonché latinismi non adattati come lapis.brg ha scritto: sab, 15 giu 2024 15:03 È tutto molto relativo. Per uno studioso medioevale pratico di latino e di greco, o di termini grecheggianti latini, tali parole erano tutt'altro che estranee. Per un popolano avvezzo ad ascoltare storie della Bibbia, potevano benissimo essere più consuete e familiari parole come Abacuc o Ruben, che "ctonio" o "pneuma". Per questo si parla di più sistemi fonologici.
Re: Notazioni estemporanee sul terzo sistema fonologico dell’italiano
brg ha scritto: sab, 15 giu 2024 15:03Per un popolano avvezzo ad ascoltare storie della Bibbia, potevano benissimo essere più consuete e familiari parole come Abacuc o Ruben, che "ctonio" o "pneuma".
Un popolano emiliano-romagnolo poteva certamente conoscere personalmente dei non Ebrei di nome Efrem (da Efraim, uno dei figli di Giuseppe, il patriarca ebraico), molto meno probabilmente ma comunque potenzialmente degli Omar (nipote di Esaù). Ma la lista è lunga, anche al femminile (Miriam, Micol...).Carnby ha scritto: sab, 15 giu 2024 23:15Per quanto riguarda la Toscana, tra le voci «divergenti», erano conosciuti popolarmente nomi veterotestamentari come Ester e Amos nonché latinismi non adattati come lapis.
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