«Live action»
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Re: «Live action»
Mi permetta però di farle notare che nessuna delle opere da lei citate nella sua precedente «tabellina» —nemmeno The Polar Express, che è tratto da un libro illustrato— sono live action, per come il termine è stato definito nel primo intervento di questo filone («[pellicola] nel[la] quale le vicende di un noto cartone animato, fumetto o videogioco vengono interpretate da attori in carne ed ossa»), e per come il forestierismo è adoperato in italiano.
A quest’ultimo riguardo, la invito a sgugolare «live action di»: potrà certamente osservare come negli articoli si parli sempre di versioni in carne e ossa, con attori, con esseri umani, come si vuol dire, di cartoni animati, fumetti, videogiochi. Nel trovare il giusto traducente dobbiamo vedere come la parola è usata in italiano… Poi, certo, ci saranno usi piú attinenti alla definizione tecnica inglese, ma mi pare che, stando alla definizione del Devoto-Oli e a tutto ciò che abbiamo detto, quella definizione non sia qui pertinente.
Insomma: la live action di Naruto è realizzata con riprese dal vivo? Sí. È rilevante questo rispetto alle aspettative del pubblico, che vuol vedere come e da chi viene interpretato un certo personaggio disegnato? A me pare proprio di no.
A quest’ultimo riguardo, la invito a sgugolare «live action di»: potrà certamente osservare come negli articoli si parli sempre di versioni in carne e ossa, con attori, con esseri umani, come si vuol dire, di cartoni animati, fumetti, videogiochi. Nel trovare il giusto traducente dobbiamo vedere come la parola è usata in italiano… Poi, certo, ci saranno usi piú attinenti alla definizione tecnica inglese, ma mi pare che, stando alla definizione del Devoto-Oli e a tutto ciò che abbiamo detto, quella definizione non sia qui pertinente.
Insomma: la live action di Naruto è realizzata con riprese dal vivo? Sí. È rilevante questo rispetto alle aspettative del pubblico, che vuol vedere come e da chi viene interpretato un certo personaggio disegnato? A me pare proprio di no.
Re: «Live action»
Non c'è due senza tre.
citazione | origine | riferimento |
---|---|---|
Il regista sceglie ancora di utilizzare l'animazione accanto alla live-action […] | "David Lynch" di Riccardo Caccia, 1993, riguardo al cortometraggio "The Grandmother" | Google Libri |
Usando la formula mista di live action e animazione con computer […] | Panorama riguardo a "Small Soldiers", 1998 | Google Libri |
[…] un'interpolazione senza soluzione di continuità tra animazione e «live-action» […] | "Maurizio Nichetti: i film, il cinema e" di Maurizio Nichetti, Massimo Causo, Carlo Chatrian, 2005 | Google Libri |
Questa categoria raccoglie i film in tecnica mista, in cui convivono attori in carne e ossa (live action) ed elementi animati (cartoni animati). | Wikipedia italiana | Wikipedia |
Mary Poppins è un film in tecnica mista (live action e animazione) del 1964 […] | "Tutti i film vincitori degli Oscar da vedere su Disney+" di Giovanni Arestia, 2021 | Tom's Hardware |
In un misto di animazione e live action […] | Recensione di "Coma", 2023 | Coming Soon |
Purtroppo penso che molte persone si fermeranno solo sull'estetica, e non riusciranno a cogliere la feroce critica all'essere umano, alla sua società e al consumismo, mentre nelle parti in live action allo sfruttamento dei più deboli[.] | memedesimo4292 nei commenti di Youtube per "Allegro non troppo", 2024 | Youtube |
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Re: «Live action»
Apprezzo molto, davvero, le sue «tabelline», con le quali viene cortesemente incontro alle nostre capacità mentali
, ma mi preme che si torni all’argomento del filone, cosí com’è stato definito nel primo intervento. Al riguardo lei ha qualcosa da dire? Qualche traducente da proporre? Altrimenti, per evitare che si continui a rimestare senza costrutto sullo stesso punto, chiudo il filone.

Re: «Live action»
La definizione data dal dizionario è errata, in quanto non rispecchia l'uso in italiano, ma solamente un uso particolare legato alla popolarizzazione dell'espressione a seguito della serie di film della Walt Disney così pubblicizzati. Serie di film, peraltro, che ha cagionato una estensione del significato originale della locuzione, tanto in inglese quanto in italiano. Non solo, quindi, la definizione è errata in quanto, nel linguaggio tecnicistico italiano, era già presente l'uso dell'espressione nel suo senso proprio, cioè per indicare le riprese dal vivo, ma anche perché ormai si è estesa ad indicare quei lavori di animazione dall'aspetto fotorealistico. Qui bisogna fare, di nuovo, una precisazione: coloro che usano l'espressione con cognizione del significato, la usano secondo il suo significato inglese originale, i molti altri, che la usano per incerta imitazione, o si accontentano di non sapere bene quel che stanno dicendo o vanno a guardare la definizione sul dizionario e disimparano.
In quanto alle possibili traduzioni, mi rifaccio alla tabellina 2, citazione 7. I titoli di testa di "Allegro non troppo" riportano: "direttore della fotografia a disegni animati ed effetti speciali", poi "direttore della fotografia dal vero".
Comunque la stessa Wikipedia, che è, se non altro, testimone affidabile dell'uso corrente e gergale, riporta varie traduzioni nelle pagine relative.
In quanto alle possibili traduzioni, mi rifaccio alla tabellina 2, citazione 7. I titoli di testa di "Allegro non troppo" riportano: "direttore della fotografia a disegni animati ed effetti speciali", poi "direttore della fotografia dal vero".
Comunque la stessa Wikipedia, che è, se non altro, testimone affidabile dell'uso corrente e gergale, riporta varie traduzioni nelle pagine relative.
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Re: «Live action»
I risultati di Google dimostrano in maniera inconfutabile il contrario di ciò che dice lei. A titolo d’esempio, ricopio alcuni brani giornalistici pertinenti:brg ha scritto: ven, 19 lug 2024 15:55La definizione data dal dizionario è errata, in quanto non rispecchia l'uso in italiano…
Continua il trend dei film animati Disney che si trasformano in live action. Adesso toccherà a Oceania (Moana), film uscito nel 2016 e che ha esplorato e celebrato la cultura polinesiana. [Movieplayer.it, 4 aprile 2023]
Nel panorama attuale dell'intrattenimento, il termine remake è sempre più usato e, specialmente quando abbinato a quello di live-action, può spaventare. Dopotutto, si vanno a toccare storie che da anni e anni risiedono nel cuore dello spettatore con "il rischio di rovinarle"... o almeno questa può essere la visione di alcuni. […] Il prossimo live-action basato su un classico d'animazione della House of Mouse è già pronto per fare il suo debutto sugli schermi, tanto che abbiamo già una data: Snow White arriverà a marzo 2024 nelle sale. […] Uno dei live-action più attesi tra quelli ufficialmente annunciati è sicuramente Hercules […]. Dietro la cinepresa del remake del 1997 troveremo Guy Ritchie, già forte del successo del live-action di Aladdin, mentre ancora si fanno ipotesi su chi potrebbe interpretare i protagonisti del film. [Movieplayer.it, 28 agosto 2023]
One Piece di Netflix è stato annunciato diversi anni fa e i fan dell'opera di Eiichiro Oda si sono suddivisi in due categorie, fra chi desiderava ardentemente vedere come la avrebbero adattata e fra chi sperava che la notizia non fosse vera. Dopotutto, le opere live-action sui manga, soprattutto quelli di Netflix, non hanno una buona reputazione. [Everyeye.it, 9 settembre 2023]
Negli ultimi anni Disney si è impegnata a rispolverare alcuni dei suoi grandi classici, riproponendoli al pubblico in una nuova veste. Così, nel giro di pochi anni sono arrivati in sala (e su Disney +) i remake live-action di Alice in Wonderland, Cenerentola, de Il Libro della Giungla, La Bella e La Bestia, Il re leone, Aladdin, Mulan, Dumbo, La Sirenetta, Pinocchio, Peter Pan e Lilli e il Vagabondo, solo per citarne qualcuno. [Comingsoon.it, 31 maggio 2024]
Inoltre, dia un’occhiata ai dati di Google Trends e noterà un netto picco a partire dai primi mesi del 2023, in concomitanza con la versione con attori della Sirenetta.
Infine, le faccio notare come tutti i cosiddetti live action delle pellicole della Disney elencati nella pagina di Wikipedia siano rifacimenti («remake») fatti con attori di pellicole di animazione.
Ammetto che a tutta prima mi sembrava una buona soluzione, se non che dal vero si dice di un’opera realizzata «copiando un oggetto, una persona reale per rappresentarlo pittoricamente, plasticamente o, anche, letterariamente» (GDLI, «Vero»). Anche un cartone animato, dunque, può essere realizzato «dal vero»…brg ha scritto: ven, 19 lug 2024 15:55In quanto alle possibili traduzioni, mi rifaccio alla tabellina 2, citazione 7. I titoli di testa di "Allegro non troppo" riportano: "direttore della fotografia a disegni animati ed effetti speciali", poi "direttore della fotografia dal vero".
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Re: «Live action»
Tiro un po’ le fila del discorso, interrompendo questo lungo botta e risposta che, a quanto pare, non ci sta portando da nessuna parte.
Brg ha evidenziato come esista un’accezione tecnica di live action che precede quella divulgata negli ultimi due anni dai mezzi di comunicazione di massa.
G.M., che ha aperto il filone, intendeva proporre al dibattito la seconda accezione, quella nota al grande pubblico, e quella adoperata sui giornali.
A tale riguardo, i traducenti finora trovati sono:
Live action inteso come rifacimento attoriale, umano, impersonato, in carne e ossa di opere d’animazione (o fumetti, videogiochi) è errato solo se vestiamo i panni del tecnico o dell’esperto di cinema. Ma soprattutto è la sola accezione nota all’uomo della strada, sebbene sia «un uso particolare legato alla popolarizzazione dell’espressione a seguito della serie di film della Walt Disney così pubblicizzati».
Brg ha evidenziato come esista un’accezione tecnica di live action che precede quella divulgata negli ultimi due anni dai mezzi di comunicazione di massa.
G.M., che ha aperto il filone, intendeva proporre al dibattito la seconda accezione, quella nota al grande pubblico, e quella adoperata sui giornali.
A tale riguardo, i traducenti finora trovati sono:
- realizzazione/versione cinematografica
- versione in carne e ossa
- rifacimento impersonato
- impersonamento/impersonazione
- versione impersonata
- versione con attori umani/con umani
- versione umana
- versione con attori veri
- versione con attori
- versione attoriale
- azione dal vivo
- azione dal vero
Live action inteso come rifacimento attoriale, umano, impersonato, in carne e ossa di opere d’animazione (o fumetti, videogiochi) è errato solo se vestiamo i panni del tecnico o dell’esperto di cinema. Ma soprattutto è la sola accezione nota all’uomo della strada, sebbene sia «un uso particolare legato alla popolarizzazione dell’espressione a seguito della serie di film della Walt Disney così pubblicizzati».
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Re: «Live action»
Anche se non registrata come tale (credo), per casi come Chi ha incastrato Roger Rabbit è in uso l'espressione "film a tecnica mista".
Re: «Live action»
Ci sono almeno altre due questioni che ho cercato di evidenziare.
Tenendo presente ciò, rimane il fatto che, in un senso ristretto, si può comunque definire l'idea di una "ripresa dal vero". Infatti una "ripresa cinematografica dal vero" indica un'operazione piuttosto precisa, proprio nel suo significato lessicale, che esclude il resto, incluse le eccezioni da lei riportate. È vero che un disegno può essere realizzato dal vero, ma un disegno non è una "ripresa cinematografica"; per cui la dicitura "dal vero" è ambigua, ma la dicitura "ripresa cinematografica dal vero" non lo è. In particolare una "ripresa cinematografica" è l'azione della macchina da presa mentre registra, ovvero mentre cattura il movimento: ciò esclude tutte quelle tecniche, in particolare tutte le tecniche di animazione, che impiegano una presa fotogramma per fotogramma. Questo d'altra parte è proprio il senso di "live action", ovvero un'azione, che non è composta da fotogrammi artificiosamente apposti per dare il senso del movimento, ma che riprende il movimento, l'azione, dal vero.
In quella lista compare, per l'appunto, "Il re leone", che è a tutti gli effetti un film d'animazione. Anche nei casi di "Lilli e il Vagabondo" ed altri si ha che la componente di animazione digitale è preponderante sulla parte di riprese dal vero. Da ciò si deve dedurre che ormai il termine "live-action", nell'uso più popolare, ha esteso il suo significato ad indicare i lavori di animazione dall'aspetto fotorealistico e non solo quelli con una fotografia dal reale. Questo avviene in parte perché c'è una effettiva ambiguità di fondo, oltre che un chiaro intento pubblicitario.Ferdinand Bardamu ha scritto: sab, 20 lug 2024 17:00 Negli ultimi anni Disney si è impegnata a rispolverare alcuni dei suoi grandi classici, riproponendoli al pubblico in una nuova veste. Così, nel giro di pochi anni sono arrivati in sala (e su Disney +) i remake live-action di Alice in Wonderland, Cenerentola, de Il Libro della Giungla, La Bella e La Bestia, Il re leone, Aladdin, Mulan, Dumbo, La Sirenetta, Pinocchio, Peter Pan e Lilli e il Vagabondo, solo per citarne qualcuno. [Comingsoon.it, 31 maggio 2024]
Questa è la seconda questione. Infatti è perlomeno dall'invenzione del rotoscopio che si hanno opere di animazione che riprendono attori, animali e scenografie dal vero. Nel primo elenco che ho sciorinato avevo intenzionalmente compilato una lista di lavori che si pongono in varie posizioni intermedie tra la ripresa dal vero e l'animazione pura, perché i puristi dell'animazione rifiutano l'uso del rotoscopio. Dall'altra parte, fino a poco tempo fa, i disegni animati erano generalmente realizzati fotografando dal vero dei disegni, dei pupazzi, degli oggetti: questo pone un'altra serie di problemi alla definizione data, ovvero di come considerare le animazioni in passo uno di oggetti reali, animali e pure persone. Esiste quindi una serie di tecniche intermedie, un vero e proprio spettro, seppur discreto, di tecniche cinematografiche tra la ripresa dal vero e l'animazione.Ferdinand Bardamu ha scritto: sab, 20 lug 2024 17:00 Ammetto che a tutta prima mi sembrava una buona soluzione, se non che dal vero si dice di un’opera realizzata «copiando un oggetto, una persona reale per rappresentarlo pittoricamente, plasticamente o, anche, letterariamente» (GDLI, «Vero»). Anche un cartone animato, dunque, può essere realizzato «dal vero»…
Tenendo presente ciò, rimane il fatto che, in un senso ristretto, si può comunque definire l'idea di una "ripresa dal vero". Infatti una "ripresa cinematografica dal vero" indica un'operazione piuttosto precisa, proprio nel suo significato lessicale, che esclude il resto, incluse le eccezioni da lei riportate. È vero che un disegno può essere realizzato dal vero, ma un disegno non è una "ripresa cinematografica"; per cui la dicitura "dal vero" è ambigua, ma la dicitura "ripresa cinematografica dal vero" non lo è. In particolare una "ripresa cinematografica" è l'azione della macchina da presa mentre registra, ovvero mentre cattura il movimento: ciò esclude tutte quelle tecniche, in particolare tutte le tecniche di animazione, che impiegano una presa fotogramma per fotogramma. Questo d'altra parte è proprio il senso di "live action", ovvero un'azione, che non è composta da fotogrammi artificiosamente apposti per dare il senso del movimento, ma che riprende il movimento, l'azione, dal vero.
I lessicografi giustamente aspettano che diventi popolare un termine anglosassone. Nel frattempo però usano l'espressione, come nell'enciclopedia del cinema Treccani.Il Dottor Mannaro ha scritto: dom, 21 lug 2024 20:37 Anche se non registrata come tale (credo), per casi come Chi ha incastrato Roger Rabbit è in uso l'espressione "film a tecnica mista".
- Millermann
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Re: «Live action»
Buongiorno, e scusate l'intrusione in un filone già troppo affollato. 
In fondo, in inglese to act è recitare, da cui appunto live action. Si potrebbe facilmente sostituire il forestierismo con versione recitata quando usato come sostantivo, e direttamente con recitato/a se aggettivo.
Ho provato a immaginare queste sostituzioni nei frammenti d'articoli riportati come esempi, e mi sembra che la maggior parte delle volte siano adeguati e poco appariscenti. Voi che ne dite?

Mi accorgo, dall'elenco presentato da Ferdinand, dell'assenza di quella che, almeno secondo me, dovrebbe essere una tra le proposte piú semplici e comprensibili: versione recitata.Ferdinand Bardamu ha scritto: sab, 20 lug 2024 18:19A tale riguardo, i traducenti finora trovati sono:Per il primo significato:
- realizzazione/versione cinematografica
- versione in carne e ossa
- rifacimento impersonato
- impersonamento/impersonazione
- versione impersonata
- versione con attori umani/con umani
- versione umana
- versione con attori veri
- versione con attori
- versione attoriale
- azione dal vivo
- azione dal vero
In fondo, in inglese to act è recitare, da cui appunto live action. Si potrebbe facilmente sostituire il forestierismo con versione recitata quando usato come sostantivo, e direttamente con recitato/a se aggettivo.
Ho provato a immaginare queste sostituzioni nei frammenti d'articoli riportati come esempi, e mi sembra che la maggior parte delle volte siano adeguati e poco appariscenti. Voi che ne dite?

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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Re: «Live action»
Dal canto mio, dato che la mia proposta non è stata citata nel riassuntone e sperando di non risultare per questo inopportuno, ribadisco la mia convinzione secondo cui, gergalmente, nel settore si usi comunemente l'espressione presa diretta per riferirsi non alla tecnica di registrazione ma al fatto che si tratti di attori cinematografici ripresi dal vero. Mia percezione data dall'esperienza personale, come detto, ma tuttora vagliabile da parte degli altri visionando interviste ad attori di teatro e doppiatori (a riguardo mi ripropongo di inserire qualche allaccio all'interno di questa parentesi in futuro) o cercando fra virgolette in rete l'espressione "attore di presa diretta" o simili: come dicevo mi pare proprio che nell'uso gergale fatto dagli attori (e talora dai loro commentatori) ci si riferisca genericamente a esperienze d'attore cinematografico, a prescindere dal fatto che ci si sia dovuti o meno ridoppiare successivamente: riporto anche due esempi scritti di questo uso controintuitivo, qui Omero Antonutti viene definito attore di presa diretta e qui accade a Giuseppe Rinaldi, nonostante questi si ridoppiassero spesso da soli per esigenze tecniche e produttive (o, come nel caso di Rinaldi che viene pure citato nell'articolo, venissero doppiati da altri e dunque della «presa diretta», in realtà, non rimanesse alcuna traccia!); dunque per attore di presa diretta s'intenderebbe in questo caso (per quanto impropriamente) colui che si fa "catturare" dalla macchina da presa che lo riprende dal vero. Come detto, sono consapevole del fatto che il termine sia registrato con un altro significato, ma se è per questo, menzionando e non per questo rifiutando la proposta di @Millermann, anche una trasposizione animata è recitata (dai doppiatori!) ma dal contesto si dovrebbe capire il significato dell'espressione, no? Dunque la mia domanda è: quale criterio dovremmo adottare nell'interrogarci sul migliore traducente? Quello che crea meno equivoci? Od ogni proposta può andare purché abbia un minimo di pertinenza e perspicuità in tale contesto? Parto dal fatto che il termine "originario" «live action» è esso stesso passibile di critiche, considerando i mille effetti speciali che vanno addirittura a coprire o sostituire del tutto o quasi gli attori recitanti, al punto che alle volte, come già evidenziato, il confine con l'opera di animazione può divenire paradossalmente labile... Quindi, consapevoli del fatto che è spesso più una definizione commerciale o comunque semplicistica, penso che vada dunque tenuto in considerazione come in partenza il termine non sia a prova di equivoci e imprecisioni.
Condivido in toto il suo ragionamento.brg ha scritto: dom, 21 lug 2024 22:42 Rimane il fatto che, in un senso ristretto, si può comunque definire l'idea di una "ripresa dal vero". Infatti una "ripresa cinematografica dal vero" indica un'operazione piuttosto precisa, proprio nel suo significato lessicale, che esclude il resto, incluse le eccezioni da lei riportate. È vero che un disegno può essere realizzato dal vero, ma un disegno non è una "ripresa cinematografica";[...] ciò esclude tutte quelle tecniche, in particolare tutte le tecniche di animazione, che impiegano una presa fotogramma per fotogramma. Questo d'altra parte è proprio il senso di "live action", ovvero un'azione, che non è composta da fotogrammi artificiosamente apposti per dare il senso del movimento, ma che riprende il movimento, l'azione, dal vero.
In effetti verrebbe proprio da chiedere ai lessicografi come mai non registrino espressioni che sono addirittura usate nell'enciclopedia (e non è certo un caso isolato)...I lessicografi giustamente aspettano che diventi popolare un termine anglosassone. Nel frattempo però usano l'espressione, come nell'enciclopedia del cinema Treccani.
Chi c’è in linea
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