In inglese, invece, la posizione dell'aggettivo è sostanzialmente fissa: salvo casi particolari e molto rari, l'aggettivo si mette prima del sostantivo.
Ora, non so se sia una mia ipersensibilità, da quando ho preso coscienza dei fenomeni linguistici, ma da tempo ormai ho l'impressione che anche su quest'aspetto gl'italiani si stiano a poco a poco conformando al modello dell'inglese: perdendo la capacità di distinguere la sfumatura data dalla posizione dell'aggettivo, e spostandolo spesso prima del sostantivo.
Apro il filone ora perché ho appena letto un commento su Facebook che contiene due esempi di ciò che intendo. L'argomento è severo come traduzione dell'inglese severe, e il commento si trova in un gruppo dedicato all'itanglese e critico nei suoi confronti, quindi è improbabile che il modello inglese sia seguìto consapevolmente:
- Interessante osservazione. Non so se l'autore del titolo sia stato influenzato dall'inglese, ma certamente l'aggettivo severo è poco adatto per indicare una tempesta di eccezionale forza.
- Osservazione interessante. Non so se l'autore del titolo sia stato influenzato dall'inglese, ma certamente l'aggettivo severo è poco adatto per indicare una tempesta di forza eccezionale.
Che ne dite? Avete osservato anche voi una tendenza all'anticipazione dell'aggettivo, o c'è sempre stata e sono io che ormai vedo l'inglese da tutte le parti?
