«Regnunitense»
Moderatore: Cruscanti
«Regnunitense»
Secondo voi è accettabile regnunitense (o anche regnounitense) invece di britannico (o inglese) per descrivere gli abitanti del Regno Unito, ora che usano costantemente UK anziché GB?
Re: «Regnunitense»
A me personalmente sembra un termine accettabile e direi anche naturale, sul modello di statunitense che conosciamo tutti.
Allo stesso tempo, al momento rilevo che nei Libri di Google non ce n'è nemmeno un'attestazione (neanche nella variante con -ou-). Mi sorprende: che il senso generale della lingua, oltre il mio particolare e minoritario, tenda a respingere questo conio, per qualche ragione che mi sfugge?
Ho provato a usarlo una volta in una [nota a piè di pagina in una] traduzione, per descrivere una moneta, ma la casa editrice (del tipo peggiore con cui abbia lavorato, però) me l'ha sùbito corretto in britannico.
Fuoritema solo parziale, leggo or ora, cercando in Rete, paesibassense, che potrebbe essere una simile alternativa al similmente «impreciso» olandese e al mai molto popolare nederlandese/neerlandese...
È anche vero che nel caso di americano ~ statunitense l'imprecisione data dalla sineddoche è enorme (si dimenticano decine di paesi indipendenti per più di mezzo miliardo di persone e un'area di terra totale più grande dell'Africa intera), mentre nei casi del Regno Unito e dei Paesi Bassi i «danni» sono molto più contenuti. Forse per questo, se una parola precisa è nata perché «necessaria» nel primo caso, negli altri due se ne sente meno il bisogno...
Allo stesso tempo, al momento rilevo che nei Libri di Google non ce n'è nemmeno un'attestazione (neanche nella variante con -ou-). Mi sorprende: che il senso generale della lingua, oltre il mio particolare e minoritario, tenda a respingere questo conio, per qualche ragione che mi sfugge?
Ho provato a usarlo una volta in una [nota a piè di pagina in una] traduzione, per descrivere una moneta, ma la casa editrice (del tipo peggiore con cui abbia lavorato, però) me l'ha sùbito corretto in britannico.
Fuoritema solo parziale, leggo or ora, cercando in Rete, paesibassense, che potrebbe essere una simile alternativa al similmente «impreciso» olandese e al mai molto popolare nederlandese/neerlandese...
È anche vero che nel caso di americano ~ statunitense l'imprecisione data dalla sineddoche è enorme (si dimenticano decine di paesi indipendenti per più di mezzo miliardo di persone e un'area di terra totale più grande dell'Africa intera), mentre nei casi del Regno Unito e dei Paesi Bassi i «danni» sono molto più contenuti. Forse per questo, se una parola precisa è nata perché «necessaria» nel primo caso, negli altri due se ne sente meno il bisogno...
- Millermann
- Interventi: 1720
- Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
- Località: Riviera dei Cedri
Re: «Regnunitense»
Anche secondo me è perfettamente accettabile, e anch'io mi meraviglio che sui Libri di Google non ve ne sia traccia. 
Leggendo qua e là si trovano commenti del tipo «regnunitense non esiste». Che razza di ragionamento è? Nello stesso istante in cui una parola la pronunci, esiste. Non è registrata nei vocabolari? E allora? Se è ben formata, cioè se rispetta le regole di derivazione accettate per la nostra lingua, esiste "in potenza" anche se nessuno [ancora] la usa.
Mi sembra la storia di petaloso –ricordate?–, con le infinite polemiche sul fatto che la Crusca avesse o no "avallato" il termine. Ma faccio anche un altro esempio, per spiegarmi meglio: recentemente è stato istituito un nuovo comune, nel Veneto, che ha preso il nome Setteville. Dato che il comune prima non esisteva, come si chiamano i suoi abitanti?
Sembra una domanda banale, ma sulla pagina guichipediana, ad esempio, quest'informazione non c'è (a differenza degli altri comuni).
Sarebbe tanto ardito supporre che si chiamino settevillesi? Io sarei pronto a scommettere che è cosí, anche se non lo trovo scritto da nessuna parte.

Leggendo qua e là si trovano commenti del tipo «regnunitense non esiste». Che razza di ragionamento è? Nello stesso istante in cui una parola la pronunci, esiste. Non è registrata nei vocabolari? E allora? Se è ben formata, cioè se rispetta le regole di derivazione accettate per la nostra lingua, esiste "in potenza" anche se nessuno [ancora] la usa.
Mi sembra la storia di petaloso –ricordate?–, con le infinite polemiche sul fatto che la Crusca avesse o no "avallato" il termine. Ma faccio anche un altro esempio, per spiegarmi meglio: recentemente è stato istituito un nuovo comune, nel Veneto, che ha preso il nome Setteville. Dato che il comune prima non esisteva, come si chiamano i suoi abitanti?

Sembra una domanda banale, ma sulla pagina guichipediana, ad esempio, quest'informazione non c'è (a differenza degli altri comuni).
Sarebbe tanto ardito supporre che si chiamino settevillesi? Io sarei pronto a scommettere che è cosí, anche se non lo trovo scritto da nessuna parte.

In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Re: «Regnunitense»
Con britannici cosa si esclude dell'intera galassia di cittadini del Regno? Giusto la parte di nordirlandesi unionista con l'Irlanda (se è così questi ultimi hanno un qualche riconoscimento nazionale che giustifichi la distinzione tra "britannico" e "abitante del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord"? Perché altrimenti regnunitense diverrebbe incriticabile, per quanto in sé semanticamente astratto tanto quanto statunitense).G. M. ha scritto: ven, 27 set 2024 11:00nei casi del Regno Unito […] i «danni» sono molto più contenuti.
Re: «Regnunitense»
Mah, se intendiamo britannico col senso di 'pertinente alla Gran Bretagna (isola)', tutti i nordirlandesi si dovrebbero considerare non britannici, indipendentemente dalle preferenze politiche.
Ci sono poi le dipendenze della corona e i territori d'oltremare (Bermude, Malvine, Gibilterra, Sant'Elena, Ascensione...), che, per quanto forse non parte a tutti gli effetti del Regno Unito dal punto di vista legale (non lo so, è cosa fuori dalle mie competenze), sono parimenti non «britannici» (nello stesso senso di sopra).

Ci sono poi le dipendenze della corona e i territori d'oltremare (Bermude, Malvine, Gibilterra, Sant'Elena, Ascensione...), che, per quanto forse non parte a tutti gli effetti del Regno Unito dal punto di vista legale (non lo so, è cosa fuori dalle mie competenze), sono parimenti non «britannici» (nello stesso senso di sopra).
Re: «Regnunitense»
Al contrario! A parte il fatto che l'Irlanda fa parte delle isole britanniche, dal punto di vista legale i sudditi della corona sono tutti britannici ("britons" in inglese).
- Millermann
- Interventi: 1720
- Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
- Località: Riviera dei Cedri
Re: «Regnunitense»
Potrebbe essere utile rileggere anche questo filone. 
E comunque Britons e UKers non è proprio la stessa cosa. Meglio avere un po' di varietà in piú, no?
P.S. Anche in piú degli stessi... regnunitensi! Da una risposta su Quora:

E comunque Britons e UKers non è proprio la stessa cosa. Meglio avere un po' di varietà in piú, no?

P.S. Anche in piú degli stessi... regnunitensi! Da una risposta su Quora:
There’s no specific term for ‘UKer’, but that’s because the United Kingdom is essentially Great Britain (England, Scotland and Wales) plus Northern Ireland. So we’re either British or Irish. There was never any need for an additional piece of nomenclature to make things even further confusing.
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Re: «Regnunitense»
Dal punto di vista legale non so, ma la pagina a cui rimanda introduce un terzo aspetto (oltre i due già implicati, legale e geografico), quello «etnico»: se vi si legge che
allo stesso tempoBritish people or Britons, also known colloquially as Brits,[22] are the citizens of the United Kingdom, the British Overseas Territories, and the Crown dependencies[,]
Un'ulteriore complicazione, per il fatto che mentre nei primi due àmbiti si possono identificare confini più o meno netti tra i vari concetti trattati, nel terzo le cose si fanno inevitabilmente più sfumate, soprattutto oggigiorno.[t]he population of the UK stands at around 67 million,[42] with 50 million being ethnic British.
Re: «Regnunitense»
Dal "Compendio di geografia moderna ed antica ad uso del Collegio Nazareno" (1762) di Urbano Tosetti:
Poi che ci sia differenza tra britannici per cittadinanza e britannici per nazionalità è ovvio a tutti, tranne che ai più ostinati sostenitori di bislacche tesi neoliberali. Tuttavia il principale e fondamentale scopo del linguaggio è intendersi e con l'attuale nomenclatura ci intendiamo benissimo: non è detto che introducendo casi e sottocasi, specifiche e sottospecifiche si raggiunga un miglior grado di comprensione, anzi, piuttosto i rischi di far solo confusione aumentano a dismisura. Sennò bisogna cominciare a considerare nomi specifici per i francesi francesi, i francesi "francesi", i francesi che si sentono francesi, ma non "francesi" e così via per tutti i casi e per tutte le condizioni e percezioni, di tutte le nazioni, gli stati, le regioni, le province, le città e pure i paesini. Roba da far girare la testa pure ad un classificatore medioevale.CAP. II.
Dell'Isole Britanniche.
L'Isole Britanniche sono moltissime, le più riguardevoli però sono due, la Brettagna Maggiore, e la Minore. La Maggiore comprende l'Inghilterra con la Scozia, la Minore l'Irlanda.
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